mercoledì, dicembre 18, 2002


====== MODENA ======


L'OSPEDALE SANT’AGOSTINO DIVENTERÀ
LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA


Accordo tra Comune e Provincia sulla cessione dello storico edificio realizzato nel 1700. Il sindaco: “Una novità positiva che contribuisce all’ulteriore qualificazione del centro storico”


Il Comune di Modena e la Provincia hanno raggiunto una intesa sul percorso che porterà alla cessione da parte del Comune dell’insieme degli edifici che attualmente ospitano l’ospedale Sant’Agostino e degli spazi adiacenti situati tra viale Berengario e via Ramazzini. Tale complesso di edifici sarà destinato ad ospitare la nuova sede dell’Amministrazione provinciale. La superficie complessiva che sarà ceduta è di circa 19.500 metri quadrati lordi.
Con questo passaggio, definito d’intesa con il direttore generale dell’Ausl Roberto Rubbiani, Comune e Provincia si impegnano ad avviare un percorso che porterà alla sottoscrizione di un accordo di programma tra i due enti, mentre il valore economico degli edifici sarà stabilito da una perizia giurata, depositata in Tribunale, che sarà affidata a un perito indicato di comune intesa
“L’accordo sul Sant’Agostino ­- spiega il sindaco di Modena Giuliano Barbolini ­- ritengo sia di grande valore per Modena e segna una importante intesa raggiunta dopo un proficuo confronto con l’Amministrazione provinciale. Poter infatti collocare la sede della Provincia in pieno centro storico è la conferma di una volontà condivisa di riqualificazione del cuore della città e dei suoi più significativi contenitori, mantenendovi importanti funzioni direzionali al servizio dei cittadini. Nel contempo ciò consentirà al Comune di poter completare il proprio impegno per portare a termine la realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Baggiovara. Sarà poi possibile riprendere, sulla base di una questa nuova importante certezza, il ragionamento sulla riqualificazione dello spazio di piazzale Sant’Agostino, specie per quanto attiene alle funzioni culturali e museali, anche in vista della prossima dismissione dell’ospedale Estense. Nell’occasione voglio comunque ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio per l’interesse che pure aveva manifestato alla acquisizione di parte del Sant’Agostino come propria sede, nell’ambito di un progetto culturale più ampio, su cui hanno tuttavia pesato i ritardi e le incertezze dei provvedimenti Tremonti. Sono comunque certo che il confronto su questo tema potrà trovare ulteriori opportunità per essere proficuamente sviluppato e in tal senso c’è la massima disponibilità da parte dell’Amministrazione”.
I fondi che il Comune ricaverà dalla vendita del Sant’Agostino, sulla base dell’Accordo di programma siglato nell’ottobre del 1998, hanno un vincolo di destinazione sanitaria e cioè devono obbligatoriamente andare (per una cifra minima allora stabilita in 45 miliardi e 630 milioni di lire) al completamento del nuovo ospedale di Baggiovara. E' da specificare che per garantire nell’immediato, l’avanzamento delle varie fasi dei lavori a Baggiovara, il Comune anticiperà all’incirca 6 milioni di euro all’Ausl in larga parte provenienti dalla prevista cessione delle quote della società Autobrennero.
L’iter di cessione prevede anche l’acquisizione dei pareri e delle autorizzazioni da parte della Sovrintendenza per i beni storici e della Regione Emilia Romagna.
Una nota storica: l’ospedale Sant’Agostino fu edificato per volere del Duca Francesco III a partire dal 1753 come ampliamento del cinquecentesco Ospedale della Santa Unione. L’inaugurazione avvenne nel 1758, con successivi ampliamenti a seguito della grande affluenza di malati. La porzione di isolato costituita dagli edifici prospicenti via Berengario e via Ramazzini è invece originariamente sorta come luogo di accoglienza e rieducazione e per abitazioni popolari che solo in un secondo momento sono state collegate e adattate alla destinazione sanitaria.
Il teatro anatomico e gli spazi oggi in uso all’Università (posti sulla parte iniziale di via Berengario), non fanno parte dell’accordo tra Comune e Provincia in quanto proprietà dell’ateneo modenese.

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IL MUSEO CIVICO D'ARTE
CERCA BOZZETTI DI CRESPOLANI


Appello a privati e collezionisti per una mostra che si svolgerà in primavera. Caposcuola della scenografia modenese, l'artista lavorò per teatri, chiese e palazzi


Il Museo civico d'arte di Modena cerca bozzetti scenografici del pittore Camillo Crespolani (1798-1861) per una mostra in programma in città la prossima primavera. L'invito è rivolto a privati e collezionisti disposti a partecipare all'esposizione con il prestito delle opere, che vengono tutelate dalla privacy e assicurate (per segnalazioni di può telefonare a Luana Ponzoni, tel. 059 200115).
La recente acquisizione da parte del Museo civico di 15 bozzetti acquerellati di costumi teatrali e di tre documenti di interesse biografico permette di approfondire la figura di Crespolani, nato a Modena il giorno di Natale del 1798 e morto nel 1861. Caposcuola della scenografia modenese, ornatista e docente, venne sostenuto negli studi e nella carriera dal duca Francesco IV, che gli permise di perfezionarsi all'Accademia di belle arti di Milano e di sperimentare le doti di scenografo nel Teatro di Corte, dove "debuttò" nel 1827 con l'opera "Edoardo e Cristina" di Gioachino Rossini. Da allora, la sua produzione di sviluppa ininterrottamente per 32 anni, in parallelo con il fiorire di un repertorio operistico che abbraccia le composizioni di Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, ma anche di altri maestri come Alessandro Gandini, Giovanni Pacini, Luigi Ricci, Lauro Rossi, Saverio Mercadante e Nicola Vaccaj.
Crespolani lavorò per più teatri, ideò e dipinse le scene dei melodrammi e dei balli in cartellone ad ogni stagione teatrale, realizzò scene per balli e feste pubbliche e persino costumi teatrali. Negli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento venne più volte richiesta la sua opera come pittore-ornatista di chiese e dimore in binomio con Luigi Manzini nel ruolo di figurista e partecipò alla decorazione di ambienti del Palazzo ducale.

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martedì, dicembre 17, 2002


DRAMMATICI AGGIORNAMENTI SULLA FAMIGLIA SIRIANA ESPULSA
DALL'ITALIA: MUHAMMAD AL-SAKHRI ANCORA "SCOMPARSO",
LA MOGLIE E TRE FIGLI IN CARCERE, IL PIÙ PICCOLO IN OSPEDALE.
IL COMMENTO DI MARCO BERTOTTO, PRESIDENTE DI AMNESTY ITALIA




"Si confermano i nostri timori: costringendo al rimpatrio in Siria la famiglia al-Sakhri, l'Italia ha esposto sei persone al rischio di sparizione e tortura" - ha affermato Marco Bertotto, presidente di Amnesty International Italia, commentando le ultime notizie sulla sorte della famiglia al-Sakhri, respinta dall'aeroporto di Malpensa il 28 novembre scorso nonostante avesse fatto domanda di asilo politico.
Secondo quanto appreso poche ore fa da Amnesty International, il più piccolo dei quattro figli della coppia (2 anni) è stato ricoverato in ospedale, la moglie e gli altri tre figli sono in carcere nella città di Hama, mentre Muhammad al-Sakhri risulta tuttora "scomparso".
"Per nessuna ragione l'Italia avrebbe dovuto rimandare in Siria la famiglia al-Sakhri. Il governo deve intervenire urgentemente per risolvere questa situazione" - ha dichiarato Bertotto. "Ogni giorno che passa, aumenta il rischio che una grave violazione del diritto internazionale, quale quella compiuta dalle nostre autorità, abbia conseguenze ancora più drammatiche".



IL COMMENTO DI LIVIA TURCO


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lunedì, dicembre 16, 2002


====== MODENA ======


BOOM EDILIZIA 1° SEMESTRE 2002,
MA RESTANO MOLTI I PROBLEMI


«Crescono addetti, ore lavorate e portafoglio ordini; l’edilizia modenese vive un momento molto favorevole, che deve essere sfruttato per correggere le distorsioni del settore. Insieme ai volumi, infatti, aumentano il lavoro irregolare e gli infortuni, mentre cala la professionalità dei lavoratori».
Lo afferma il nuovo segretario provinciale della FILCA-CISL Domenico Chiatto, che ha analizzato l’andamento del settore edile nel primo semestre 2002 incrociando i dati di Quasco e Casse edili.
«I numeri ci dicono che, grazie all’incremento della domanda pubblica e di quella privata, a Modena e provincia l’edilizia sta vivendo un autentico boom, con livelli occupazionali e produttivi mai così alti dopo la grande crisi seguita a Tangentopoli», spiega il segretario degli edili CISL.
Nel primo semestre 2002 i lavoratori attivi erano mediamente 5.621, pari al 2 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Rilevante l’incremento dei lavoratori extracomunitari, passati dai 1.610 del 2001 ai 2.485 del 2002 (+ 55 per cento). In aumento del 2,1 per cento anche le ore lavorate (5 milioni 7 mila nel 2001, 5 milioni 144 mila quest’anno). In leggera flessione solo il numero delle imprese, che nel primo semestre 2002 erano 1.253 contro le 1.266 del 2001.
«Lo scenario è indubbiamente positivo – commenta Chiatto – Il portafoglio ordini delle imprese segna un + 14,4 per cento. L’andamento è influenzato dal + 7,1 per cento della domanda privata, in particolare dalle opere a uso residenziale, che rappresentano il 62,5 per cento degli interventi. Notevole anche la crescita della domanda pubblica: in Emilia Romagna è salita del 27 per cento rispetto al 2001». A Modena e provincia nel primo semestre dell’anno sono stati aggiudicati 343 appalti pubblici, per un valore complessivo di 82,75 milioni di euro. Le imprese modenesi hanno vinto 229 gare (pari al 66,8 per cento del totale). Se si guarda, invece, agli importi delle opere, quelli vinti dalle imprese modenesi ammontano a 44,8 milioni di euro (pari al 54 per cento del totale). Passiamo alle note dolenti: infortuni, lavoro irregolare, scarsa professionalità.
Nel primo semestre 2002 sono state denunciate 85.929 ore di infortunio (+ 14 per cento sul 2001). «Nonostante l’entrata in vigore di varie normative ad hoc, il fenomeno riguarda tutte le tipologie d’impresa, escluse le cooperative – dice il segretario della FILCA-CISL – Il problema sicurezza investe anche i lavoratori autonomi. Quando in un cantiere muore un artigiano, e quest’anno purtroppo è già successo più di una volta, il sindacato non è indifferente. C’è, poi, tutto il discorso delle malattie professionali causate dal contatto con sostanze chimiche, da un’errata movimentazione dei carichi, da postura scorretta, da un utilizzo maldestro di strumenti che sollecitano il tunnel carpale ecc. Personalmente sono favorevole a che il tasso di infortuni e malattie sia un elemento discriminante nell’assegnazione degli appalti pubblici e privati».
Collegato all’andamento infortunistico è il permanere di sacche di lavoro sommerso, irregolare, clandestino che si annidano soprattutto nei piccoli cantieri. «Ci sono microimprese che nascono e muoiono nel giro di poco tempo, che per competere usano il basso costo del lavoro a scapito della professionalità e della specializzazione – spiega Chiatto – Non applicano i contratti, evadono i contributi e le tasse, attingono alla manodopera meno tutelata e tutelabile, cioè i lavoratori provenienti dal Sud e gli immigrati clandestini. È anche a causa di questo fenomeno che il settore registra un pauroso abbassamento della qualità e affidabilità delle opere».
Nonostante volumi d’affari in grande crescita, quindi, restano ancora molti i problemi nel settore edile. Il vero passo in avanti a cui sono chiamate le parti sociali è il cosiddetto Durc (Documento unico di regolarità contributiva), una specie di certificazione sociale delle imprese edili.
«Riportare tutte le aziende all’interno di un quadro di rispetto e applicazione di norme, contratti e accordi consentirebbe al settore edile – conclude il segretario della FILCA-CISL di Modena – di compiere quel salto di qualità di cui oggi tanto si avverte l’esigenza».


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Presentato il bilancio 2002
GRUPPO COLTIVA, FATTURATO IN AUMENTO


Il consorzio cooperativo conferma la propria posizione tra i leader nazionali del settore vitivinicolo. Buoni i risultati raggiunti sui mercati esteri grazie anche ad una accurata politica volta a garantire al consumatore una qualità globale


2002 più che lusinghiero per il Gruppo Coltiva. Il consorzio, dedito alla commercializzazione di vini e distillati, ‘chiude’, infatti, l’esercizio al 31 luglio con un fatturato superiore ai 72 milioni di Euro. L’assemblea di bilancio svoltasi con la partecipazione attiva dei Presidenti delle associate più importanti Franco Cavalieri D’Oro del GRUPPO CE.VI.CO, Vanis Bruni del CIV e dell’Amministratore del Consorzio Pierluigi Sciolette, oltre ai rappresentanti di Romandiola, Terre Cortesi Moncaro e Dister, ha espresso unanime consenso rispetto ai risultati raggiunti che registrano un incremento, rapportato all’anno precedente, pari al 3% del volume di vendita.
Coltiva, quindi, conferma, ancora una volta, la propria posizione tra le prime realtà italiane del settore vitivinicolo.

Mercato interno, export
Nell’ambito del positivo quadro generale fin qui descritto, una menzione particolare merita il capitolo dedicato all’export . Il Gruppo Coltiva consolida la sua presenza su mercati quali Stati Uniti, Centro e Sud America, Europa, Australia nonché nei Paesi dell’Est Europeo e del Sud Est Asiatico, dove il prodotto italiano sta riscuotendo sempre maggiori apprezzamenti. Buone performance sono state ottenute anche attraverso le società di distribuzione partecipate che operano in Francia (Carniato) e Germania (Vinitalia).

Marketing e distribuzione
Sul mercato nazionale, in cui è leader nella moderna Distribuzione per il segmento dei contenitori in vetro con una quota del 5%, il Gruppo Coltiva riporta un incremento molto significativo nel canale dell’HORECA (+13%), dove risulta molto apprezzata la collezione di vini, appositamente selezionata nei migliori vigneti dei propri aderenti e destinata alla ristorazione. Una collaborazione molto stretta tra il Gruppo Coltiva e alcune catene di distribuzione, vede, oggi, la realizzazione di nuove forme espositive all’interno di super ed ipermercati. L’utilità di questo servizio ai consumatori assieme all’implicita qualificazione della struttura commerciale sono ragione di un continuo sviluppo del fatturato nei punti vendita coinvolti nell’operazione.

La politica della qualità globale
Oltre a sottolineare il buon risultato operativo che ha consentito di tutelare il reddito dei produttori associati al circuito Coltiva, il Presidente Sig. Cavalieri D’Oro ha rimarcato, nel corso dell’assemblea di bilancio, l’impegno su quanto è stato fatto in questi anni per migliorare la conduzione dei vigneti e, di conseguenza, la qualità dell’uva e dei vini prodotti. “La gestione dell’intera filiera dal vigneto alla bottiglia – dichiara il massimo responsabile - sta dando vantaggi oltre che ai produttori, anche al vasto pubblico, in virtù di un ottimo rapporto qualità-prezzo.”
Concetto rafforzato dall’amministratore delegato Sig. Pierluigi Sciolette che sottolinea : “Il risultato premia le scelte strategiche decise a suo tempo dalle cantine associate volte a posizionare le produzioni sul segmento più richiesto dal mercato”.

Profilo imprenditoriale
Il Gruppo Coltiva nasce oltre dieci anni fa con l’obiettivo di valorizzare e distribuire i vini prodotti nelle proprie cantine cui fanno capo oltre 10 mila soci operanti su oltre 11 mila ettari di territorio agricolo. Rispetto e tutela dei consumatori sono per il consorzio una prerogativa imprescindibile. Prerogativa garantita attraverso l’applicazione della cosiddetta ‘lotta integrata’ che implica la difesa della vite con prodotti a bassissimo impatto ambientale. In tale contesto si aggiungono anche le produzioni biologiche che confermano il rispetto dell’habitat da parte dell’impresa. Coltiva è presente in varie località italiane con numerosi marchi delle cantine produttrici operanti nel settore vinicolo tra i quali: CIV&CIV (Emilia), Cevico (Romagna), Moncaro (Marche), Cantina Sociale di Calamandrana (Piemonte) operanti nel settore vinicolo e D&D, specializzata in grappe e liquori.


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CALENDARIO DELLA SOLIDARIETA'
PER I BAMBINI DEL MOLISE


Iniziativa del Comune e dell'associazione Modena nel cuore. Ecco dove si trova

Fino alla fine di gennaio le famiglie modenesi potranno contribuire all'acquisto di attrezzature didattiche da donare alla scuola di San Giuliano di Puglia, il centro colpito dal recente terremoto in Molise. In cambio riceveranno un calendario della solidarietà dal titolo "I bambini ritrovano la città", realizzato dall'assessorato all'Istruzione del Comune con il sostegno dell'associazione Modena nel cuore e curato da Antonella Battilani con fotografie e disegni dei bambini delle scuole comunali dell'infanzia.
Le offerte possono essere effettuate nei servizi e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Modena, al Centro Momo di piazza Matteotti, alla libreria Nuova Tarantola di via Canalino angolo via dei Tintori, alla tabaccheria Lolli di via Taglioe alla giostra "Paradiso dei bambini" in piazza Matteotti.

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PADRONI CERCANSI PER 18 CANI SENZA FAMIGLIA

Erano stati trovati dalla Polizia Municipale all'interno di un furgone in zona Albareto

18 cani, di cui 6 cuccioli, tutti di razza "indefinita" sono da oggi alla ricerca di una casa in cui vivere finalmente felici. Lo ha deciso il Sostituto Procuratore Marco Niccolini che pose sotto sequestro gli animali all'indomani del loro rinvenimento in un furgone lo scorso settembre. Al momento di aprire l'autovettura gli agenti dlla Polizia Municipale si trovarono davanti ad uno spettacolo indecoroso. I cani, fra cui una femmina con sei cuccioli, si trovavano in condizioni igienico sanitarie molto precarie, di fatto vivevano immersi nei loro escrementi, senza nulla con cui dissetarsi e alimentarsi. Informato del fatto il magistrato fece sequestrare i cani che furono affidati al Canile comunale, gestito dal Centro Soccorso Animali, dove sino ad oggi sono stati accuditi. Al termine delle indagini, che hanno portato alla denuncia del proprietario del furgone per maltrattamento degli animali, il Sostituto Procuratore Marco Niccolini ha deciso il dissequestro. L'auspicio da parte di tutti quelli che hanno seguito la vicenda è che ora le bestiole, anche senza clamore, trovino persone responsabili che se ne prendano cura. Gente cosciente che il cane non è un dono inanimato da mettere sotto l'albero di Natale.

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Al Caffè con Caracciolo
in una “Italia stile libero”


“Italia stile libero: come siamo, come ci vediamo, come ci vedono gli altri” è il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 18 dicembre alle ore 18 al Caffè Santeufemia26, nel centro di Modena. Si parlerà dell’attuale situazione dell’Italia: dalla crisi Fiat al nostro ruolo internazionale alla guerra imminente contro l’Iraq. Interverranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica “Limes”, Lorenzo Bertucelli dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Ennio Cottafavi, vice sindaco di Modena.
L’incontro ha il patrocinio del Comune di Modena e della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Lo spunto della discussione sarà l’uscita in libreria, in questi giorni, del numero 5/2002 di “Limes”. Tra i temi trattati, la situazione del nostro Paese. In particolare, come l’Italia è vista dagli altri Stati (Usa, Paesi europei, Asia), di alcuni temi di attualità interni (l'Italia a rischio Fiat, la perdita di mercati), e di cosa si può fare in una prospettiva europea (i nostri rapporti con i Balcani, la Turchia, la Russia). Si parla inoltre di guerra al terrorismo e della possibile guerra all'Iraq.
Per informazioni: tel. 059/216911 – 338/7962690.


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domenica, dicembre 15, 2002

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CHE FINE HA FATTO LA FAMIGLIA AL-SAKHRI?
AMNESTY INTERNATIONAL, CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA'
E MEDICI SENZA FRONTIERE DENUNCIANO IL RIMPATRIO FORZATO
DA MALPENSA DI UNA FAMIGLIA SIRIANA.
"SONO SCOMPARSI E RISCHIANO LA TORTURA".



Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarieta' e Medici senza Frontiere esprimono preoccupazione per la mancanza di sviluppi in relazione alla vicenda di una famiglia siriana, rimpatriata dalle autorita' italiane il 28 novembre, e di cui si e' persa ogni traccia. Il caso e' stato segnalato con urgenza al ministero degli Affari Esteri e a quello dell'Interno.
Muhammad Sa'id al-Sakhri, un ex oppositore politico del governo di Damasco, sua moglie Maysun Lababidi e i loro quattro figli di eta' compresa tra 2 e 11 anni, sono arrivati all'aeroporto milanese di Malpensa il 23 novembre, provenienti da Baghdad - dove la coppia aveva vissuto in esilio per 11 anni - via Amman. All'arrivo in Italia hanno presentato domanda di asilo. Le autorita' italiane hanno respinto la richiesta di asilo in modo del tutto sommario e, il 28 novembre, li hanno costretti a rimpatriare in Siria. Da allora non si hanno piu' loro notizie. Si teme che possano trovarsi in stato di detenzione in uno dei centri d'interrogatorio dei servizi segreti siriani, a Damasco, dove la tortura e' praticata regolarmente.
Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarieta' e Medici senza Frontiere, impegnate nella campagna "Diritto di asilo: una questione di civilta'", sottolineano che l'Italia e' uno Stato parte della Convenzione relativa allo status dei rifugiati e della Convenzione contro la tortura e gli altri trattamenti o pene crudeli, inumani e degradanti, che proibiscono espressamente il rimpatrio forzato in circostanze del genere.
Il rimpatrio forzato in Siria della famiglia al-Sakhri, senza un esame della richiesta di protezione nell'ambito di una procedura d'asilo equa, completa e soddisfacente, rappresenta una violazione dei principio di non respingimento, vincolante per tutti gli Stati, che proibisce il rimpatrio forzato di una persona in un paese nel quale la sua vita o la sua liberta' sarebbero in pericolo.
Le tre associazioni sollecitano ulteriormente le autorita' italiane affinche' intraprendano con la massima urgenza tutti i passi necessari per assicurare l'incolumita' e il pieno rispetto dei diritti di Muhammad Sa'id al-Sakhri e della sua famiglia e rinnovano la richiesta al Governo e al Parlamento di adoperarsi per dotare l'Italia di una legge specifica sul diritto di asilo, armonizzandosi alle altre normative europee.


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giovedì, dicembre 12, 2002


====== MODENA ======



NELLE SCUOLE PER PARLARE
DI UNIONE EUROPEA

Al via una serie di iniziative promosse dal Comune sul futuro dell’Europa
Previsti un concorso, itinerari e materiali didattici e seminari per insegnanti


L'Unione Europea sta per aprirsi a più di dieci nuovi stati membri, soprattutto dell'Europa centrale ed orientale. Tante sono le novità che deriveranno da un’Europa allargata a 27 paesi. Alla vigilia di questi importanti cambiamenti il Comune di Modena ha deciso di farsi promotore di un’azione di informazione e sensibilizzazione su questi temi, rivolta in particolare al mondo della scuola, che prevede un concorso, una serie di itinerari didattici e un seminario per insegnanti. Interrogarsi sull’Europa di domani rappresenta infatti una preziosa occasione di riflessione per la scuola, in virtù del ruolo educativo e formativo che le è proprio. Già da alcuni anni, l’info Point Europa ha predisposto materiali didattici per la scuola dell’obbligo, ha proposto itinerari didattici con diversi livelli di approfondimento e per i diversi ordini di scuola, ha realizzato percorsi formativi per i docenti.

1) IL CONCORSO “LA STRADA PER L’EUROPA”
Il Concorso è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Modena per la realizzazione di elaborati nelle sezioni testo, grafica, multimedialità e giochi. Per partecipare al concorso ciascun gruppo dovrà lavorare su temi quali: 1) Allargamento: il percorso di adesione all’Unione europea e l’allargamento a nuovi paesi previsto a partire dal 2004, 2) I lavori della Convenzione sull’avvenire dell’Europa: l’Unione deve diventare più democratica, più trasparente e più efficiente; come rafforzare quindi e definire autorità e ruolo delle Istituzioni europee? 3) Dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea alla Costituzione: quali diritti e doveri per i cittadini?
Le scuole possono partecipare con più gruppi di studenti e classi e non c’è limite al numero di elaborati che possono presentare per le quattro sezioni del concorso. I materiali dovranno essere recapitati o inviati tramite posta (fa fede il timbro postale) o posta elettronica entro Martedì 8 Aprile 2003 ore 19.00 a: Info Point Europa del Comune di Modena - Piazza Grande 17 - 41100 Modena. E-mail: ipe@comune.modena.it
Tutti gli elaborati raccolti saranno esposti in una mostra che inaugurerà il 9 maggio 2003.. In occasione dell’inaugurazione della mostra si procederà alla premiazione degli elaborati vincitori e saranno gli stessi studenti ad illustrare i materiali realizzati. I docenti interessati potranno ritirare presso l’Info Point Europa una cartellina con materiale informativo specifico.

2) INIZIATIVE A SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
MATERIALI DIDATTICI: “L’allargamento dell’Unione europea” è il titolo fascicolo realizzato per i bambini delle scuole elementari che si aggiunge al materiale didattico “Unione europea un Percorso da Fiaba”, a disposizione degli insegnanti già dal 1998. Con l’aiuto di disegni e giochi realizzati dagli studenti del Liceo artistico Venturi di Modena coordinati dalla docente Antonella Battilani, i bambini scoprono che altri paesi entreranno nell’Unione europea, conoscono le regole e le modalità in base alle quali un paese può entrare nell’Unione e apprendono le curiosità, le tradizioni e le fiabe dei “nuovi” paesi candidati all’adesione.
ITINERARI DIDATTICI PER LE SCUOLE: L'Info Point (nel periodo novembre 2002-maggio 2003) propone alle Scuole di ogni ordine e grado cinque itinerari di visita al servizio della durata di 1 ora e trenta. I percorsi, differenziati per età, consentono agli studenti di conoscere a grandi linee le tappe storico politiche che hanno portato alla nascita dell'Unione europea, il funzionamento delle istituzioni, le opportunità per i giovani e i grandi temi d'attualità quali la Carta dei diritti, il futuro dell'Unione europea, l'allargamento dell’Unione europea. Conduttori dei seminari saranno operatori Info Point e cittadini provenienti dai paesi in via d’adesione.
Ecco i cinque itinerari: Unione europea un percorso da fiaba (per il primo ciclo delle scuole elementari); Alla scoperta dell’UE (per il secondo ciclo delle elementari e le medie inferiori); Dalla Comunità europea del carbone e dell’acciaio all’Unione europea (per le medie superiori); Il futuro dell’Unione europea (per le medie superiori); L’allargamento dell’UE (per le medie superiori). Per accompagnare il lavoro degli insegnanti nelle classi sono a disposizione dei materiali didattici.

3) CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI
Si è poi appena concluso il corso di formazione la Strada per l’Europa rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado, promosso in collaborazione con il Centro di documentazione educativa del Comune di Modena. Il corso, che si è svolto dal 9 ottobre e al 22 novembre 2002, ha visto la partecipazione di circa 25 insegnanti per lezione. Obiettivo del corso, modulato su 5 lezioni, approfondire la conoscenza del processo storico, politico ed economico che porterà, probabilmente già dal 1 maggio 2004, all’adesione di 10 paesi. Docenti del corso sono stati, oltre a personale dell’Info Point Europa e della Cooperativa Integra, Daniela Ermini dell’Agenzia nazionale Socrates Italia, Luigi Maiocchi docente di Storia dell’integrazione dell’Unione europea dell’Università di Pavia, Marco Gestri docente di Diritto delle Comunità Europee della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena, Franco Mosconi docente di Economia dell’Impresa alla Facoltà di Economia dell’Università di Bologna (sede di Forlì) e Gianfranco Pasquino docente di Scienza Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna


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"ELEZIONI A SOLIERA, 1861-2001"
Presentazione del libro di Azzurro Manicardi, sabato 14 dicembre 2002



Sarà lo storico Nicola Tranfaglia a presentare sabato 14 dicembre alle ore 15.30 presso il Nuovo Cinema-Teatro Italia il libro dello studioso Azzurro Manicardi "Elezioni a Soliera, 1861-2001".
Edito dal Centro Studi Storici Solieresi e dal Comune di Soliera, il volume di Manicardi ricostruisce per la prima volta in modo completo la serie storica dei dati elettorali solieresi dall’unità d’Italia ai giorni nostri, e si offre come strumento indispensabile per qualsiasi altro lavoro di ricerca sulle vicende politico-sociali del Comune.
Frutto di un’accurata ricerca in archivi e biblioteche locali e nazionali, la ricostruzione dello studioso solierese si basa anche su un’ampia consultazione della stampa d’epoca da "Il Falco" a "Il Domani", dalla "Gazzetta dell’Emilia" a "Il Resto del Carlino".
Nella minuziosa ricostruzione di 150 anni di elezioni politiche e amministrative, sfilano nomi, fatti e personaggi della storia più recente e lontana di Soliera.
La famiglia Benvenuti Messerotti, proprietari terrieri con estesi possedimenti fra Soliera e Modena, diede diversi sindaci al Comune, fra cui Ferdinando, primo cittadino dal 1862 al 1866 nei primi anni dopo l’unità d’Italia e l’istituzione del Comune di Soliera.
Espressione del notabilato locale eletto su base censitaria, fu anche Lodovico Benvenuti Messerotti, sindaco dal 1895 al 1900, rimasto ucciso in un incidente ferroviario di ritorno da Roma dalla festa di incoronazione di re Umberto I. Fra gli esponenti della classe dirigente che amministrò Soliera in età liberale, Filippo Feltri, sindaco nel 1892 e 1893, era membro di una delle famiglie ancora oggi presenti nel Comune, mentre della famiglia dei marchesi Campori, si ricorda Matteo, storico, erudito e collezionista d’arte, che fu a lungo presente in Consiglio comunale.
Con le grandi trasformazioni economico-sociali e politiche tra Otto e Novecento e il passaggio al suffragio universale maschile, si instaura nel 1914 la prima giunta socialista a Soliera, guidata dall’avvocato Cesare Marverti sino al 1920. Il suo successore, Geminiano Loschi, socialista di professione sarto, potrà invece governare solo fino al 1921, costretto a dimettersi sotto i colpi della violenza fascista, ritornando poi alla guida del Comune nel 1945 su nomina del Cnl.
Fra i podestà, spiccano i nomi di Dario Franciosi, sindaco nel 1922 e successivamente podestà di nomina prefettizia per ben 3 volte, e Sergio Saltini, ultimo podestà di Soliera, fratello di don Zeno, il fondatore di Nomadelfia, e di mamma Nina, fondatrice della Casa della Divina Provvidenza di Carpi per fanciulle orfane.
Fra i solieresi eletti al Parlamento italiano, il socialista Oreste Chiossi e il comunista Olinto Cremaschi. Il primo eletto nel 1919 nel collegio di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, emigrò in Argentina nel 1921 per sfuggire all’arresto per aver guidato lotte contadine, non godendo più dell’immunità parlamentare. Il secondo eletto all’Assemblea Costituente nel 1946, fu deputato nel 1948.
La ricostruzione storica arriva sino ai giorni nostri, e sfogliando le serie delle elezioni si riconoscono i nomi dei sindaci dal dopoguerra ad oggi, da Roncaglia a Lusvardi, da Flammia a Cottafavi, Levizzani, Baruffi, e anche fra i componenti del Consiglio comunale si ritrovano i nomi che hanno fatto la storia più recente del Comune, come il dottor Giovanni Lodi, dal 1945 al 1970 nelle fila del gruppo democristiano di opposizione.
Ricco di curiosità e minute informazioni, l’opera di Manicardi presenta anche documenti e fotografie inediti, come il manifesto che il 21 aprile del 1921 annuncia le dimissioni della giunta Loschi o la fotografia del 1916 che ritrae al completo la famiglia Saltini, o l’immagine recente della casa del popolo di cui molti hanno perso memoria.


Azzurro Manicardi, studioso e appassionato di storia locale, è socio fondatore e vicepresidente del Centro Studi Storici Solieresi. E’ autore di diverse opere di storia locale, fra cui, "Chiese, oratori e maestà delle parrocchie di Soliera, Limidi e Sozzigalli" (1997), "Il fiume Secchia nel solierese" (1998), "Il dialetto solierese" (2000).

Nicola Tranfaglia, storico ed editorialista, è preside della Facoltà di lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dove insegna Storia dell’Europa e Storia del Giornalismo. E’ studioso del fascismo, della stampa e dell’opinione pubblica, del Mezzogiorno negli anni Sessanta e Settanta e della mafia. Fra le sue opere più importanti, "Stampa e sistema politico nell’Italia unita" (1986), "Il corporativismo e l’economia dell’Italia fascista" (1990), "La mafia come metodo nell’Italia contemporanea" (1991), "La prima guerra mondiale e il fascismo" (1995), "La tradizione repubblicana" (1997), "Un passato scomodo. Fascismo e postfascismo" (1999), "Fascismi e modernizzazione in Europa" (2001), "L’Italia repubblicana e l’eredità del fascismo" (2001).


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mercoledì, dicembre 11, 2002




====== MODENA ======



A TAVOLA TRIONFANO LASAGNE,
MERENDINE E PIZZA

Un'indagine fotografa le preferenze alimentari dei bambini dai 6 agli 11 anni, che ignorano pesce e verdure e amano cibi ricchi e salati. Rischi di obesità e colesterolo



Chiedono cibi da fast food, stile McDonald's, come patatine fritte, Coca-cola, gelato, pizza, hamburger, ketchup e crocchette di pollo. Amano molto anche i cibi confezionati o pronti, dai sapori decisi e dagli aromi artificiali, come merendine, cioccolato, maionese, sofficini e crocchette. Salvano tuttavia la tradizione gastronomica modenese e apprezzano tortellini, tortelloni, lasagne, prosciutto, insaccati, gnocco fritto e tigelle.
Sono i bambini dai 6 agli 11 anni che pranzano nelle mense delle scuole elementari di Modena, coinvolti in un'indagine sulla qualità del servizio di ristorazione scolastica condotta dall'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con il Comune e la Cooperativa italiana di ristorazione (Cir).
L'indagine, presentata oggi a Modena nel corso di un seminario, è stata condotta nel marzo dello scorso anno in trenta classi di otto scuole elementari (Bersani, Rodari, Ceccherelli, San Giovanni Bosco, Buon Pastore, Palestrina, Giovanni XXIII, Don Milani) e ha coinvolto 556 bambini, cioè il 13,3 per cento degli alunni delle elementari che quotidianamente usufruiscono del servizio mensa.
I primi piatti più apprezzati sono un vero trionfo della tradizione gastronomica modenese: lasagne al forno (73 per cento), tagliatelle al ragù (68 per cento) e tortellini al burro e parmigiano (67 per cento). I secondi preferiti sono invece prosciutto cotto (80 per cento), portafogli al forno (75 per cento), cotolette e polpettine di tacchino (67 per cento), possibilmente con contorno di patate e purè (75 per cento) e piselli al sugo (59 per cento). Tra i dessert, il budino al cioccolato e il tortello con marmellata e pesche sciroppate conquistano il 73 per cento delle preferenze, seguiti dalla frutta fresca (64 per cento). Pesce e verdura, più vicini al modello alimentare mediterraneo che alla tradizione modenese, sono, al contrario, gli alimenti meno graditi, mentre i piatti suggeriti o desiderati, perchè consumati in famiglia o non presenti nel menù scolastico, sono pizza, patate fritte, gelato, merendine, insaccati, pasta farcita, gnocco e tigelle, paste con sughi elaborati, salse, fragole e piatti pronti.
Tra fast food, cibi confezionati e lasagne non c'è molto spazio per accogliere nuovi sapori e preparazioni culinarie innovative, come il tortino al miglio, la mousse di frutta o la spinacina.
In sintesi, registra l'indagine, gli alimenti salutari o comunque promotori di un buon stato di salute, come pesce, verdura e legumi, lasciano il posto a cibi elaborati, tecnologicamente trasformati e ad altra densità energetica, come paste ripiene e farcite, salse, dolciumi, alimenti fritti o precotti. "Queste preferenze e scelte alimentari, dettate da abitudini familiari forse già consolidate - osserva la ricerca - implicano squilibri nutrizionali arrecati da un eccessivo apporto alimentare di proteine, grassi, zuccheri semplici e sale a scapito di un'adeguata assunzione di carboidrati complessi e fibra; ne consegue un aumento della prevalenza di obesità e di ipercolesterolemia nella popolazione infantile italiana e soprattutto in quella modenese".
Il questionario sottoposto agli oltre 500 bambini modenesi, dal titolo "La mia mensa", si proponeva di "fotografare", attraverso risposte e disegni, anche altri aspetti del servizio di ristorazione scolastica. Al 67 per cento degli alunni piace mangiare a scuola perchè "il cibo è buono" ed è "piacevole e divertente pranzare con gli amici", mentre al 33 per cento non piace perchè il pasto è poco appetibile e l'ambiente e troppo rumoroso e caotico.


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LA SOLIDARIETA' NAVIGA IN INTERNET

La Consulta delle politiche solidali del Comune di Modena da oggi è anche sul web



La Consulta delle politiche solidali del Comune di Modena, che riunisce 105 associazioni, è da oggi anche sul web con notizie su corsi, servizi e iniziative del volontariato e del terzo settore (l'indirizzo Internet è www.comune.modena.it/consultapolitichesolidali).
Realizzato da Valentino Bergamini, il sito - che si propone di facilitare lo scambio e la conoscenza tra le forme associative e i cittadini - contiene inoltre la pubblicazione "Sfogliando la Consulta" (utilizzata da numerosi volontari per orientarsi nel mondo del terzo settore e scegliere dove impegnare una parte del proprio tempo a servizio della comunità), progetti collettivi come "Le città visibili", "Globalizza che?" e la "Festa del volontariato".
"Conoscere, conoscerci, partecipare - spiega la presidente Rosanna Galli - devono costituire la base del nostro lavoro, se si vuole davvero dare impulso al terzo settore e contribuire allo sviluppo dello stato sociale con culture e politiche finalizzate alla valorizzazione delle differenze, da quelle di genere e di generazione fino a quelle etniche".


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CIRIO DEL MONTE
I LAVORATORI PROSEGUONO LA LOTTA


Ombre pesanti sulla praticabilità a breve dell’ipotesi a suo tempo avanzata dal ministro Marzano per tentare di salvare il gruppo Cirio. Sono quelle gettate dalla mancata messa in agenda dell’incontro presso il Ministero delle Attività produttive che avrebbe dovuto servire per conoscere l’esito delle pressioni sul sistema bancario per ottenere un finanziamento ponte, con il Ministero nella veste di garante dell’accordo di ristrutturazione industriale del gruppo alimentare di Sergio Cragnotti.
Lo affermano le segreterie provinciali di FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL di Modena, che esprimono forte preoccupazione perché tutto ciò avviene mentre il gruppo si trova in uno stato di salute industriale più che buono, ma si avvia alla paralisi operativa in conseguenza dello strangolamento finanziario operato dalle banche che stanno incassando i proventi della Cirio Del Monte a garanzia dell’insolvenza “bond” di Cragnotti. «A causa di questo comportamento delle banche l’azienda non ha liquidità per pagare gli stipendi ai lavoratori, le spettanze ai fornitori, l’attività di logistica. La miopia di questi comportamenti bancari – proseguono i sindacati alimentaristi modenesi - potrà comportare la perdita dei mercati per mancata consegna dei prodotti e, quindi, la crisi di un’industria sana con un marchio di prestigio che fa utili».
Contro questa prospettiva le segreterie nazionali e provinciali FAI-FLAI-UILA e le Rsu chiamano tutti i lavoratori alla lotta. Sono state indette due ore di assemblee con fermate della produzione a sostegno di iniziative atte a sensibilizzare i soggetti istituzionali locali sulla portata della vertenza Cirio, mentre per la prossima settimana le segreterie nazionali delle tre organizzazioni convocheranno una riunione del coordinamento e delle strutture interessate alla Cirio per definire forme di lotta più incisive. «Tutto ciò nella speranza che intervengano positive novità, compresa l’autoconvocazione presso il Ministero delle Attività produttive, per risolvere la vertenza attraverso l’acquisizione di un tavolo di trattativa affidabile».


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FONDAZIONE "BIAGI",
DAL COMUNE "COLLABORAZIONE E SOSTEGNO"
Votato a larga maggioranza dal Consiglio un Odg proposto da Fi



Collaborazione e sostegno per la Fondazione Marco Biagi. L'impegno è del Consiglio comunale che ha recentemente approvato a larga maggioranza un Ordine del Giorno con il quale si chiede alla Giunta e al Sindaco di attivarsi, di concerto con la Regione e le Provincie di Modena e di Reggio, per individuare con l'Università e la Famiglia Biagi, le forme più opportune di collaborazione e di sostegno diretto alla Fondazione. Il documento, votato da tutti i gruppi con la sola astensione di Rc, era stato presentato da Fi certa che "la creazione della Fondazione sia un atto di fondamentale importanza per non dimenticare il professore scomparso" oltre che "una risposta efficace e di alto profilo culturale agli ispiratori dell'assassinio terroristico".


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martedì, dicembre 10, 2002

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====== MODENA ======


RISPARMIO ENERGETICO, PREMIO EUROPEO AL COMUNE
Ricevuto in Austria il Climate star per la riduzione del 28% delle emissioni di CO2 nelle proprie centrali termiche. In lizza 141 città di 13 nazioni


Nella avveniristica cornice del Festspielhaus di Skt. Poelten, capitale della Regione dell'Alta Austria, il Comune di Modena ha ricevuto, primo Comune italiano ad essere insignito di tale riconoscimento, il Climate Star 2002. Il prestigioso riconoscimento europeo è promosso dalla Alleanza per il Clima di Francoforte che, riunendo oltre 1000 pubbliche amministrazioni europee, premia le migliori attività degli Enti locali mirate alla protezione del clima. Esso è stato assegnato da una giuria internazionale che ha esaminato ben 141 proposte provenienti da 13 nazioni secondo i criteri di efficacia, innovazione, riproducibilità dell'esperienza e riduzione nella emissione dei gas serra.
Le categorie premiate prevedevano progetti nei campi: Energia, Trasporti, Utilizzo del Territorio e Cooperazione Nord-Sud. Il Comune di Modena, assieme alle città di Kopenhagen (Danimarca) ed Heidelberg (Germania), ha vinto il premio nella categoria "Energie Pulite per il Clima", riservato alle città sopra i 100.000 abitanti, per la riduzione del 28% nelle emissioni di CO2 delle proprie centrali termiche con un risparmio annuale di circa 175.000 €.
"È un risultato veramente notevole" commenta l'Assessore alle politiche ambientali Mauro Tesauro "soprattutto se si considera che è stato raggiunto in soli sei anni. La sua importanza però sta nel fatto che l'incisiva azione di rinnovamento tecnologico svolta dal Servizio Energia del Comune si è venuta in varie occasioni ad affiancare a miglioramenti gestionali promossi dai patti volontari con le scuole, recentemente stretti nell'ambito del processo di Agenda XXI locale. E non solo: è importante evidenziare che risparmi di questo genere sono a portata di mano di tutti coloro che, singoli cittadini o amministratori di condominio, rinnovino i loro impianti di riscaldamento con queste nuove tecnologie più risparmiose e meno inquinanti".
Il premio, una stella di cristallo, montata su un massiccia base di granito , è stata ritirata dall'Energy Manager del Comune Sandro Picchiolutto, l'attività del cui ufficio è rivolta proprio alla riduzione dei consumi energetici ed alla promozione delle Energie Rinnovabili del Comune di Modena.


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CIRCOSCRIZIONI, UN RUOLO DI PRIMO PIANO
Dal rapporto col territorio a quello con la giunta, ecco le novità contenute nel nuovo regolamento


Dare maggior peso al ruolo delle Circoscrizioni cittadine, sia sul piano politico, ma soprattutto per ancorarle sempre più al territorio per essere primo riferimento delle istanze promosse dai cittadini. E’ questo il senso del nuovo regolamento dei consigli di circoscrizione che approda al Consiglio comunale dopo il lungo cammino di confronto all’interno della Commissione affari istituzionali e ovviamente in stretto rapporto con le circoscrizioni stesse. Il nuovo regolamento, che aggiorna quello del 1995, sarà composto da 44 articoli, contro i 50 del precedente. La sua impostazione si fonda su alcune scelte di base già definite, come l’elezione a suffragio universale dei consiglieri (ricordiamo facoltativa ma non obbligatoria secondo la legge) e con un premio di maggioranza portato dal 55% al 60% per la lista (o le liste collegate) che raggiungono almeno il 40% dei voti validi.
Ma vediamo in concreto le novità del regolamento. All’articolo 3 si stabilisce che le Circoscrizioni si configurino come “primario punto di riferimento istituzionale e di comunicazione con l’associazionismo”.
All’articolo 5 vengono poi definiti e puntualizzati i termini di partecipazione alle scelte amministrative del Comune da parte delle Circoscrizioni. Infatti il sindaco e gli assessori sono chiamati a “coinvolgere con tempestiva comunicazione i presidenti su una serie di argomenti (elaborazione della Relazione previsionale e programmatica, programmi di investimento, strumenti urbanistici generali e attuativi, indirizzi per l’informazione ai cittadini, criteri di accesso ai servizi educativi e di assistenza, erogazione dei servizi di interesse delle Circoscrizioni). L’obbligo di tempestiva comunicazione riguarderà anche le materie del commercio, ambiente, traffico e trasporti.
All’articolo 6 si precisa che le Circoscrizioni esprimono parere obbligatorio sul Programma triennale delle opere pubbliche, e danno un parere sui singoli progetti preliminari di opere, nonché su quelli definitivi (qualora questi ultimi comportino modifiche rilevanti rispetto ai preliminari).
All’articolo 9 vengono meglio specificate alcune funzioni attribuite alle Circoscrizioni, in particolare la gestione dei punti lettura decentrati, l’individuazione delle aree di intervento per le guardie ecologiche e la promozione e il sostegno dei gruppi di volontariato.
Quanto al funzionamento degli organi istituzionali, si stabilisce la decadenza dei consiglieri dopo 4 assenze consecutive non giustificate. Interpellanze e interrogazioni, che devono riguardare il territorio circoscrizionale e le attività e le funzioni proprie della Circoscrizione, devono essere trattate, di norma, entro 60 giorni dalla data di iscrizione. Il Collegio dei presidenti di circoscrizione incontra la giunta nella fase preparatoria del bilancio di previsione.
Il nuovo regolamento prevede poi il 15 ottobre come data entro cui approvare la relazione previsionale di programmazione circoscrizionale. Quanto ai criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie da parte della giunta (art. 31 bis) si introducono tre criteri: il dato storico dell’ultimo quinquennio, le esigenze e quantità della popolazione, delle organizzazioni del terzo settore e dei servizi scolastici presenti sul territorio e, infine, la valenza dei progetti in rapporto alle esigenze della città.

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LE CIRCOSCRIZIONI CITTADINE IN CIFRE
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Nel 2001 sono state 237 le riunioni di consigli e commissioni. Oltre 23 mila i cittadini che si sono rivolti agli sportelli anagrafici decentrati

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La riorganizzazione da sette a quattro circoscrizioni cittadine è avvenuta nel 1995. La circoscrizione n. 1 raggruppa Centro Storico e San Cataldo, la circoscrizione n. 2 concentra Crocetta, San Lazzaro e Modena Est, la circoscrizione n. 3 si estende da Buon Pastore, Sant’Agnese e San Damaso, mentre la circoscrizione n. 4 ha titolarità su San Faustino, Saliceta San Giuliano, Madonnina e Quattro Ville. Nel 2001 le quattro circoscrizioni hanno riunito i consigli e le commissioni 237 volte (circoscrizione 1 - 29 volte, circoscrizione 2 - 50 volte, circoscrizione 3 - 105 volte, circoscrizione 4 - 53 volte) e hanno approvato 204 atti (23 - 62 - 59 - 60). Le risorse assegnate con il bilancio 2001 hanno raggiunto per le quattro circoscrizioni i 385.220 euro. Le iniziative realizzate sono state 154 (11, 17, 58, 68). Nell’ambito del Progetto Sicurezza sono state realizzate 61 iniziative (serate estive, prevenzione del disagio, attività sportive culturali e ricreative). I!
contributi erogati sono stati 274, per un cifra pari a 127.564 euro. Sul fronte della certificazione anagrafica, sempre per il 2001, sono stati 23.414 i cittadini che si sono rivolti agli sportelli della circoscrizioni (23.938 i certificati rilasciati) pari al 20,30 per cento del totale dei certificati rilasciati dall’amministrazione comunale. Agli sportelli URP ufficio Relazione con il Pubblico si sono rivolti 4525 cittadini, 2264 sono state le telefonate mentre 356 sono state le schede di segnalazione compilate dai cittadini e inviate ai settori. 337 sono stati i problemi segnalati dai cittadini all’Urp di cui 79 per manutenzioni stradali, 61 manutenzioni parchi e giardini, 36 per la sicurezza stradale, 24 per la sicurezza pedonale, 30 per la vivibilità del quartiere e 22 per i cassonetti.


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È MORTO FAUSTO BATTINI, PRESIDENTE DELLA BANCA POPOLARE DELL' EMILIA ROMAGNA

È prematuramente scomparso l'avvocato Fausto Battini, presidente della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, dove ha trascorsoi gran parte della sua vita professionale. Uomo di cultura, è stato animatore del FAI e dell'Associazione Amici del Muratori. Ai famigliari e ai collaboratori in Banca vanno le condoglianze di Modenapiù.



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lunedì, dicembre 09, 2002

====== MODENA ======



PRESENTATO IL “RAPPORTO 2001” DELLE COOPERATIVE SOCIALI
I risultati confermano il contributo del privato sociale per la qualità e l’efficacia del nuovo welfare modenese. Premiati i vincitori del concorso per le scuole “Sì. Logo”


Un giovane che vola col suo aquilone: da oggi sarà questo il suggestivo simbolo della cooperazione sociale modenese aderente a Legacoop. E’ stato realizzato da Federica Molinelli, dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena. Con le premiazioni del concorso “Sì. Logo”, rivolto alle scuole della provincia, si è infatti concluso il riuscito convegno (“1+1=3;… Quando solidarietà e lavoro diventano valore aggiunto per la comunità…”) che ha permesso alle cooperative sociali aderenti a Legacoop Modena di presentare il loro “Rapporto Sociale 2001”: uno strumento di rilevazione che innova i tradizionali metodi di presentazione dei risultati aggregati raggiunti, permettendo alle 11 cooperative coinvolte di analizzarsi al meglio, ma anche di far conoscere all’esterno, alle istituzioni e agli utenti, il loro valore aggiunto in termini di utilità prodotto, di qualità dell’assistenza e di risultati concretamente realizzati.
“Risultati – ha sottolineato Massimo Ascari, responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Modena – che presentiamo con orgoglio, perché indicano con chiarezza come la cooperazione sociale sia una realtà sempre più importante per il movimento cooperativo, per gli utenti e le persone che vi operano e per i territori nei quali svolge la sua attività. Una cooperazione che si propone ai suoi interlocutori privilegiati (Enti Locali ed Aziende Sanitarie) come partner, anche sul versante delle risorse umane ed economiche. Una cooperazione in grado di collaborare fattivamente a progetti e a servizi di pubblica utilità capaci di sviluppare quel sistema di welfare locale che è oggi palesemente attaccato dalle politiche del governo del Paese”.
Alcuni dati del rapporto, necessariamente sintetici, a partire da quelli relativi ai soci che indicano un aumento costante e significativo del radicamento sociale: 583 persone (+ 11,69% sull’anno precedente). Poi quelli economico-patrimoniali che evidenziano, oltre ad un costante incremento di fatturato (26,6 milioni di euro; + 13,34% sul 2000), un forte investimento sul personale in termini di formazione professionale e permanente, ed una buona capacità di produrre utili; da quelli sull’andamento occupazionale (1.084 unità lavorative: + 8,84% sul 2000), agli indicatori del valore che si assegna alla correttezza e “regolarità” del lavoro in un mercato che sempre più spesso “ospita” sacche di lavoro sfruttato e sommerso: ad esempio solo l’8,60% di lavoratori atipici.
Infine, la capacità di gestire i diversi servizi: dagli 8.905 utenti quotidianamente assistiti, a tutte le persone svantaggiate che operano nelle cooperative sociali di tipo B (239 persone, con una percentuale che è quasi il doppio di quella prevista dalla legge 381/91) ed a quelle che anno dopo anno sono inserite e reinserite nei normali cicli produttivi.

Il convegno di venerdì 6 dicembre è stato anche occasione di confronto sullo stato e le innovazioni del nuovo welfare, del nuovo sistema di protezione sociale indotto dal progresso “tecnologico” dall’invecchiamento della popolazione, da una domanda più diffusa di beni relazionali di tipo immateriale e dalle compatibilità economiche sempre più critiche. Alla discussione hanno contribuito: Graziano Pattuzzi, Presidente della Provincia di Modena; Mariangela Bastico, Assessore Regionale Istruzione e Formazione professionale, On Mimmo Lucà, della Commissione Servizi sociali della Camera, Alberto Caldana, Assessore Servizi Sociali; Morena Piccinini, segretaria Nazionale CGIL; Enrico Giovanetti, Università di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Economia, Edoardo Patriarca, portavoce Nazionale Forum terzo settore e Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale. Mentre, nazionalmente, assistenza e sanità richiamano di essere scardinati in sub sistemi legati a logiche privatistiche di profitto, l’Emilia - si è convenuto al Convegno – innova e rilancia qualità ed efficacia dei suoi servizi coniugando sempre più pubblico (che mantiene indirizzo e controllo sugli standard delle prestazioni) e privato sociale, a cui viene affidata la gestione di strutture e servizi. E’ proprio il caso del nuovo modello del welfare modenese a cui le imprese cooperative stanno assicurando qualità sociale nello sviluppo.

Come anticipato, il convegno si è concluso con le premiazioni del Concorso “Sì. Logo”.
1° Classificato, Federica Molinelli, Istituto d’Arte Venturi, Modena.
2° Classificato, Jessica Zeppieri, Scuola Media G. Graziosi, Savignano S.P..
3° Classificato, Milena Vanoni, Liceo Scientifico Sorbelli, Pavullo.
Sono state anche premiate le Scuole Modenesi che hanno collocato il maggior numero di studenti sui primi tredici posti della graduatoria.
1° Istituto Statale D’arte “Venturi” – Via Dei Servi, 21 – 41100 Modena
2° Scuola Media “Graziosi” – Via Emilia Rom., 290 – 41056 Savignano S.P. MO
3° Liceo Scientifico “A. Sorbelli” Via Matteotti, 2/4 – 41026 Pavullo N.F. MO
4° Scuola Media Muratori – Via Della Resistenza, 41058 Vignola
5° Liceo Scientifico Wiligelmo, Viale Corradi, 101 – 41100 Modena


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DAL PEDIATRA ANCHE LA RICETTA PER LEGGERE

Alla “Delfini” un progetto che vede alleati i medici pediatri di libera scelta e i bibliotecari per favorire la lettura fin dal primo anno di vita



Negli ambulatori dei pediatri ci saranno segnalibri colorati per consigliare fiabe, racconti e poesie da leggere ad alta voce e per aiutare i genitori a rendere la lettura vivace e stimolante. Nelle biblioteche comunali ci saranno invece letture animate per bambini condotte da attori ed esperti e corsi di lettura ad alta voce per adulti disposti a leggere ai bimbi soprattutto negli ambulatori e in ospedale. Anche a Modena, pediatri e bibliotecari si alleano per diffondere la lettura fin dal primo anno di vita, nella convinzione che leggere e raccontare storie fin dalla prima infanzia possa favorire lo sviluppo dei bambini e la loro capacità di relazione.
E' questo il senso di "Nati per leggere a Modena", che per iniziativa dei pediatri di libera scelta e delle biblioteche comunali, già da quest'anno traduce in città la campagna nazionale "Nati per leggere", lanciata dall'Associazione culturale pediatri, dall'Associazione italiana biblioteche e dal Centro per la salute del bambino e riconoscibile dal logo inventato per l'occasione dal disegnatore Altan. Il progetto, che a Modena è sostenuto dall'azienda Policlinico, dall'azienda Usl, dal Soroptimist International d'Italia, club di Modena e dalle Edizioni Franco Panini Ragazzi, è stato presentato in un convegno nei giorni scorsi alla Biblioteca Delfini, in corso Canalgrande 103.


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"FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA"
Fiaccolate per la PACE il 10 dicembre in varie località della provincia promosse da Emergency, Libera, Rete Lilliput e Tavola per la Pace


"Diamo un segno di pace. Portiamo stracci bianchi, candele e bandiere di pace nelle nostre città per dire che non vogliamo guerre nel futuro dei nostri figli". Il 10 dicembre, nella ricorrenza del 54° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, in moltissime città italiane si svolgeranno fiaccolate per la pace.
A Modena l'appuntamento, promosso da Emergency, Libera, Rete Lilliput e Tavola della Pace, è alle ore 19.00 in Piazza s. Agostino. Da qui partirà la fiaccolata che raggiungerà piazza Grande, percorrendo alcune vie del centro cittadino. L'iniziativa si concluderà in piazza Grande con l'intervento di Gianpaolo Patta, della segreteria generale Cgil Nazionale.
Moltissime le adesioni finora giunte al comitato promotore: eccole (in ordine alfabetico): ACI Azione Cattolica - Amnesty International Modena - ARCI Nuova
Associazione Modena - AS.CA.M. Assoc. Calabro Modenese - Assoc. ALTRIMONDI - Assoc. COSE DELL'ALTRO MONDO - Assoc. Culturale LE AVANGUARDIE - Assoc. INSIEME A NOI - Assoc. MODENA TERZO MONDO - Assoc. OLTREMARE - Assoc. APRILE PER LA SINISTRA - AVPA - Casa per la Pace - CEIS - Centro Documentazione Donna - CESAV - CGIL - CISL - CLAN "CAMILO TORRES'' - Gruppo SCOUT ''MODENA 1'' - Cooperativa Sociale OLTREILBLU - COORDINAMENTO DIOCESANO GRUPPI MISSIONARI - Gruppo SCOUT MODENA 2 - Gruppo SCOUT ''MODENA 6'' - MANI TESE Finale Emilia - MODENA SOCIAL FORUM - PAX CHRISTI Modena - RETE RADIE RESH - RIVISTA BOLLETTARIO.IT - ROCK NO WAR - UIL.

La sera del 10 dicembre, dalle ore 20.00, con partenza da piazza Roma di fronte alla rocca Rangoni, ci sara' una fiaccolata per le vie del centro storico di Spilamberto alla quale seguira', a partire dalle 21.15, un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza sui temi dei diritti e della pace.


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LO SPORT MODENESE IN PASSERELLA AL TEATRO STORCHI
Lunedì 9 dicembre, tradizionale appuntamento con "Top Modena Sport"


Ancora una volta sport, spettacolo e divertimento sono i motivi conduttori dell'edizione 2002 di "Top Modena Sport", il tradizionale appuntamento in cui la nostra città fa sentire il proprio affetto ad atleti, tecnici, dirigenti e società che si sono messi in mostra a livello internazionale e italiano nel corso dell'annata sportiva. Top Modena Sport 2002, la cui regia è curata dall'Assessorato allo Sport del Comune di Modena, è in programma lunedì 9 dicembre. Le premiazioni inizieranno alle ore 20, alle 20,45 è previsto un breve intervallo di 15 minuti e alle 21 inizierà la seconda parte delle premiazioni. Al giornalista modenese Paolo Reggianini, come di consueto, il compito di condurre la serata. Al suo fianco una presenza femminile di prestigio: Lucia Blini che ha legato la propria immagine alla trasmissione di Italia 1 Controcampo. Non mancherà la parte dedicata all'intrattenimento con le musiche proposte dal gruppo Jumpin' Shoes e le battute sferzanti di Savi e Montier!
i, anche loro prelevati per la serata modenese dalla trasmissione Mediaset "Guida al campionato". Circa 340 i riconoscimenti che saranno consegnati dal Sindaco, dall'Assessore allo Sport e dalle autorità cittadine. Le presenze più prestigiose sul palco del Teatro Storchi ? Sicuramente i rappresentanti della scuderia Ferrari, sul gradino più alto del mondiale costruttori e piloti. Riflettori puntati anche sul Modena Calcio che ha saputo conquistare la massima serie calcistica, Edison Volley Modena per la conquista della Coppa Cev e della Coppa Italia e la Daytona Volley tricolore nel torneo maschile. Un caloroso applauso salirà dal pubblico anche per Maria Guida, medaglia d'oro al campionato d'Europa di Maratona, per Fabrizio Giovanardi, campione europeo turismo di automobilismo e per Filippo Fabbi, campione del mondo di paracadutismo, categoria freestyle. Ma la realtà sportiva modenese è rappresentata da altre decine di specialità meno conosciute in cui i colori giallo b!
lu molto spesso sono rappresentati da ottime individualità e squadre competitive. Alcuni esempi: Filippo Campioli (campione italiano universitario di salto in alto), Fabio Di Fazio (campione italiano kick boxing dilettanti), Mara e Alex Pinotti (secondi agli europei di pattinaggio specialità danza), Cesare Fumarola, pluri campione europeo di nuoto pinnato) e Noemi Generali (campionessa d'Italia di dressage - categoria promesse).


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giovedì, dicembre 05, 2002




====== MODENA ======



I DIECI ANNI DI PROGEO


Nel 1992 nasceva Progeo, dall'unificazione di tre importanti cooperative di servizio all'agricoltura operanti da anni: il CPCA di Reggio Emilia, presente anche a Parma, l'APCA di Modena e l'APCA di Bologna, con attività diffuse anche in Romagna, opoerante nel settore dei mangimi, delle sementi, dei concimi, dei servizi tecnici agli agricoltori. A presiedere Progeo, che manteneva la sede centrale a Masone, venne chiamato Augusto Ferrarini, già presidente del CPCA di Reggio Emilia. Da quattro anni il presidente è Sergio Nasi, che dal gennaio 2002 è anche al vertice di ANCA - Legacoop, l'Associazione nazionale delle cooperative agroalimentari.
Il bilancio dei primi dieci anni di Progeo è stato illustrato dal presidente della cooperativa Sergio Nasi, assieme ai massimi dirigenti dell'azienda e al presidente di Legacoop Reggio Emilia Mauro Degola. "Nel 2002, a dieci anni dalla sua nascita - ha spiegato il presidente Nasi - Progeo ha raggiunto importanti traguardi ed è oggi una delle più importanti strutture di servizio nel sistema agroalimentare italiano."
A Progeo fanno riferimento la SCAM di Modena, importante azienda che produce concimi organo-minerali e commercializza fito-farmaci, l'Agrites di Bologna, che raggruppa i tecnici agronomi che fanno assistenza ai soci di Progeo, Intesia di Bologna, società che raggruppa i rivenditori e le concessionarie della cooperativa, e infine, da poche settimane, il Molino di Amelia, azienda umbra produttrice di farine.
Lo sviluppo di Progeo in questi anni è testimoniato anche da cifre significative. Innanzitutto i soci: sono oggi 20.000, distribuiti prevalentemente in Emilia, da Imola a Piacenza, ma anche in Lombardia e in Veneto. Il fatturato è salito dai 159.460.141 euro nel 1992 ai 251.550.530 euro nel 2002; il cash flow sul fatturato, nello stesso periodo, è arrivato da 4.960.000 a 6.833.000 euro. Gli investimenti, nel decennio, assommano a 51 milioni di euro. I conferimenti di cereali da parte dei soci sono passati da 1.450.000 a 1.700.000 quintali. La forza lavoro, tra dipendenti, agenti e collaboratori sono oggi 550, contro i 620 del 1992.
Importanti anche i numeri delle vendite: i quintali di mangimi venduti sono passati da 2.916.000 a 3.670.000, le farine da 1.137.000 a 1.280.000 quintali, i concimi da 491.000 a 1.200.000 quintali. La vendita di fitofarmaci e altri e altri prodotti è passata da 20.650.000 a 31.688.000 euro.


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Un anno straordinario
AUMENTANO GLI ISCRITTI CGIL:
A NOVEMBRE GIA' SUPERATI (+1%)
GLI ISCRITTI 2001


Piena soddisfazione del sindacato di piazza Cittadella, che ricorderà il 2002 come un anno eccezionale, sia per l'impegno straordinario nella propria attività sindacale, che per i consensi raccolti: non solo si è raggiunto e superato l'obiettivo dei 5 milioni di firme sulla petizione nazionale della Cgil (art. 18 e mercato del lavoro) ma si registra, anche a livello locale, un sensibile aumento delle iscrizioni al sindacato: + 1% (nov. 2002 su nov. 2001) a un mese dalla chiusura del tesseramento.
I dati mostrano l'aumento delle adesioni per aggregati, ricavato dal raffronto dei dati numerici del novembre 2002 rispetto a quelli registrati nel novembre 2001:

industria + 625 iscritti (dei quali ben 367 nei metalmeccanici)
servizi pubblici (scuola, enti, ecc) + 385 iscritti
terziario (commercio, servizi, ecc.) + 283 iscritti
altri (dirigenti, atipici, ecc) + 128 iscritti

Complessivamente, la crescita registrata a novembre 2002 è di 1244 unità, pari all'1% degli iscritti 2001 (che erano 124.884).
Questo trend porta a ritenere che a fine 2002 gli iscritti supereranno la soglia dei 126.000.

L'aumento di consensi alla Cgil è il segnale, molto forte e preciso, che essa ha saputo interpretare e sostenere i bisogni di moltissime persone, non solo nel campo dei contratti e dei diritti, ma anche dei principi fondamentali su cui regge la sua stessa idea di democrazia: ad esempio il rifiuto della guerra all'Iraq, il coinvolgimento diretto di tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro (democrazia sindacale) e la capacità di confrontarsi con le nuove generazioni.


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MODENA RACCONTATA DALLE IMMAGINI DI BEPPE ZAGAGLIA
Il nuovo libro del noto fotografo realizzato per conto del Comune di Modena



Ritorno a Modena” (pagine 144, Artioli editore) è il 41° volume fotografico di Beppe Zagaglia, realizzato per conto del Comune di Modena. Nello stile che ha reso notissimo e particolarmente amato l'autore, si tratta di un nuovo "viaggio per immagini" attraverso gli scorci e le atmosfere della nostra terra, e in particolare della nostra città. Zagaglia porta lo sguardo della sua macchina fotografica sui monumenti più celebrati di Modena, la Ghirlandina, il Palazzo Comunale, il Duomo, le antiche chiese del centro, il Palazzo Ducale, sede dell'Accademia Militare, ma anche sui luoghi della cultura, il teatro Comunale, le biblioteche e le gallerie, e poi ancora sui prodotti tipici, sull'artigianato di pregio e sulle "grandi firme" di Modena, la Ferrari, Luciano Pavarotti, e le eccellenze della Modena sportiva. Questa volta, tuttavia, in ossequio al titolo stesso del libro, Zagaglia amplia la sua ricerca fotografica anche ai luoghi della "nuova Modena", le architetture più moderne, le costruzioni e i quartieri che esprimono la nuova creatività, l'università, il nascente ospedale di Baggiovara, gli insediamenti produttivi che si vanno sviluppando. Alla fine del suo "viaggio", come è tradizione, rende omaggio al Patrono S. Geminiano, a cui la città è devota.
Alle fotografie di Beppe Zagaglia si affiancano i testi del giornalista Stefano Marchetti. I temi principali che emergono dai gruppi di immagini di Zagaglia sono tratteggiati da Marchetti attraverso una "chiave", quella dei numeri. 89, come i metri di altezza della Ghirlandina, 15.377, come le aziende modenesi, 200, ovvero i passi necessari per attraversare il portico del Collegio: ogni numero, anche il più singolare, è in pratica un punto di partenza per guardare alla realtà modenese con occhio curioso. I numeri, come un "linguaggio universale", diventano quindi il fil rouge che attraversa tutto il libro: i testi sono brevi, essenziali, proprio per lasciare che siano soprattutto le foto a raccontare la città e la sua gente.
La prefazione del volume è firmata da Arrigo Levi, celebre giornalista e scrittori di origini modenesi: "Sfogliando le pagine di questo libro - scrive - mi sono trovato a chiedermi se una Modena così esasperatamente modenese esista davvero e sia mai esistita. Quella del ritorno di Zagaglia è davvero Modena, o la quintessenza della modenesità, l'idea platonica di Modena?"
"Le foto - sottolinea il sindaco Giuliano Barbolini nell'introduzione - sanno cogliere i tratti peculiari di un singolare sistema che ha saputo fare incontrare tradizione e modernità socialità e innovazione, grazie a una formula che è risultata vincente sotto il profilo imprenditoriale, ma anche sul piano sociale".
Il volume Ritorno a Modena è stato pubblicato in edizione bilingue (italiana e inglese) e quindi, oltre a rivolgersi ai modenesi di sempre, si propone di diventare un nuovo "testimonial" della nostra città anche all'estero, per i visitatori di oggi e di domani.


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HAPPYFLOR, GIARDINAGGIO SUL WEB

Gli appassionati di giardinaggio e i navigatori della rete finalmente hanno un punto di riferimento nel Web. E’ previsto, infatti, per sabato 7 dicembre il lancio del nuovo sito di “Happyflor” il più grande centro per il verde di Modena.
Venti anni di esperienza e passione, 2000 mq di esposizione, oltre 500 varietà di piante e più di 10.000 prodotti: questi sono i numeri del successo di Happyflor, l’unico garden di Modena che offre ai suoi clienti un’ ampia gamma di prodotti e di servizi.
Happyflor si avvale dei tecnici migliori e delle più avanzate tecnologie per progettare giardini privati e parchi pubblici, laghetti artificiali e giochi d’acqua, impianti sportivi e spazi verdi aziendali. Inoltre un personale esperto è a disposizione dei clienti per fornire assistenza post vendita, manutenzione dei giardini, potatura, diagnosi e cura delle piante.
Sul nuovo sito di Happyflor, www.happyflor.it, è possibile soddisfare ogni curiosità su piante e fiori, grazie all’ausilio di preziose schede botaniche indispensabili nella cura delle piante da appartamento e da giardino, approfittare delle esclusive promozioni mensili, ed utilizzare l’utilissimo servizio di newsletter per essere sempre informati sulle novità di Happyflor e ricevere a casa tanti utili consigli.
Happyflor, infine, festeggerà il 2003 con un servizio innovativo: la visita virtuale del garden, che permetterà di gustare in anteprima la bellezza e la vivacità della natura di Happyflor.
Happyflor è un’azienda del Gruppo Granterre, la più importante realtà cooperativa italiana nella filiera del Parmigiano Reggiano. I suoi numeri sono: oltre 130 produttori di latte, 80 caseifici soci che rappresentano 1600 agricoltori, 4 allevamenti zootecnici ed un migliaio di ettari di terreni coltivati ad agricoltura biologica interamente destinati alla produzione di Parmigiano Reggiano. Web site: www.granterre.it


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martedì, dicembre 03, 2002


====== MODENA ======


"SALUTE ANZIANI" IN 66 AZIONI
Il nuovo piano approvato dal Consiglio costerà più di 64 milioni di euro
Sono 57 i soggetti che partecipano al programma per il benessere della 3a età



Sessantasei azioni, 57 soggetti attuatori, 64 milioni di Euro. "Salute anziani", il piano del Comune di Modena per il benessere fisico, psichico e relazionale della popolazione anziana modenese, diventa operativo. L'ultimo e definitivo "voto" è del Consiglio comunale che ieri ha approvato a larga maggioranza l'intero progetto con i pareri favorevoli della maggioranza e di Rifondazione comunista e l'astensione di Fi.
Elaborato dal Comitato di programma Comune - Ausl nell'ambito dei Piani per la Salute il piano raccoglie tutte le principali azioni proposte dal Comune, dalla AUSL e dagli altri soggetti interessati all'argomento suddivise in macro aree di intervento strutturali, educativi, preventivi, di sensibilizzazione e comportamentali; per l'accesso, il sostegno e l'assistenza; per la riduzione del danno; di monitoraggio di alcune patologie croniche.
L'intero piano - come ha ricordato l'assessore Alberto Caldana illustrando la delibera - raccoglie e mette in rete il bisogno di mantenere gli anziani in salute, di migliorarne il loro stato di benessere psico-fisico, di facilitare il loro accesso ai servizi che possono mitigare le patologie che insorgono con maggiore frequenza all'aumentare dell'età. Un bisogno che è di tutta la collettività e sulla risposta che viene data si misura la civiltà e il benessere dell'intera società.
La popolazione ultra sessantacinquenne residente a Modena nel 2001 ha raggiunto quota 37.766 unità, pari al 21,3% sul totale di 176.965 abitanti, con un consumo che supera il 50% delle intere risorse del servizio sanitario e oltre i1 45% di quelle del servizio sociale. In questo quadro hanno preso corpo le linee di intervento del piano finalizzate al sostegno delle famiglie, al mantenimento a domicilio, ad affinare le metodiche di prevenzione e di attenzione alla prevenzione della invalidità. Cinque poi, sono i gruppi delle azioni: stili di vita; prevenzione dell'ictus; supporto alla domiciliarità; ricerca dei casi a rischio; fruizione dei servizi affidati a 57 soggetti attuatori, dal Comune all'Ausl, dalle farmacie comunali ai sindacati pensionati, dall'associazione diabetici alle polisportive.
Interventi strutturali
7 azioni - 13.160.000 Euro - 11 Soggetti attuatori
132 nuovi posti alloggio e 40 nuovi posti centri diurni; 60 nuovi tavoli con panche; 8 piste ciclabili; 50 nuove pensiline
Interventi educativi, preventivi e di socializzazione
27 azioni - 1348.000 Euro - 37 soggetti attuatori
Sette azioni per il mantenimento in salute; 4 azioni per il mantenimento in attività; 13 azioni per atteggiamenti di autotutela; 3 azioni per migliorare la partecipazione attiva.
Interventi per l'accesso, il sostegno e l'assistenza
22 azioni - 48.237.000 Euro - 21 soggetti attuattori

4 azioni per migliorare l'accesso ai servizi; 9 azioni di sostegno ed assistenza dedicati a consentire il miglioramento della salute negli anziani affetti da vari livelli di disabilità e a supportare le loro famiglie; 9 azioni di assistenza
Interventi per la riduzione del danno
5 azioni - 1.416.000 Euro - 6 soggetti attuatori
Le azioni sono atte a ridurre il più possibile il danno alle persone colpite da eventi patologici, accorciando i tempi di intervento delle strutture sanitarie sia nelle attività diagnostiche che riabilitative.
Interventi di monitoraggio di alcune patologie croniche
5 azioni - 45.000 Euro - 9 soggetti attuatori
Tutte le azioni sono tese a istituire e potenziare le attività di monitoraggio di alcune patologie più diffuse e rilevanti allo scopo di migliorare le conoscenze sulla loro incidenza sulla popolazione e a verificare i decorsi delle patologie adeguando così i trattamenti specifici.
Per ogni azione sono previsti indicatori per valutare annualmente lo stato di attuazione e il monitoraggio dei risultati.

Intervenendo nel dibattito, Achille Caropreso (Fi) ha apprezzato il tentativo proposto dal piano di restituire alla famiglia il proprio primario ruolo, anche se più in generale dello stesso piano va criticata l'eccessiva genericità delle scadenze e degli impegni. Mauro Levratti (Ds) ha invece sottolineato la comune volontà che lega le diverse azioni previste, condizione fondamentale per far si che ciascun soggetto possa valorizzare le proprie funzioni e quelle degli altri. Per Mario Santantonio (Margherita) con il piano si potenziano, valorizzandole ulteriormente, le diverse azioni già in essere ma soprattutto si sperimetano percorsi nuovi. Della proposta avanzata dalla Giunta, poi, va apprezzata anche l'attenzione prestata alle verifiche e alle valutazioni sui risultati ottenuti puntando senza indugi verso una sempre maggiore efficienza ed efficacia dei servizi. Programmare le politiche per la salute per Pietro Roversi (Ds) è il primo importante obiettivo del piano. Solo in questo modo è possibile costruire risposte in grado di porre il cittadino in condizioni di usufruire dei servizi in modo nuovo, anche attraverso un ripensamento degli interventi. Ferdinando Tripi (Ds) del piano ha apprezzato la scelta di costruire nuovi percorsi di intervento per una cultura dalla sanità alla salute. E' una vera e proria rivoluzione che però ha bisogno del coinvolgimento pieno e convinto di tutti. Particolarmente significativa poi, la scelta per un maggior coinvolgimento del medico di base, non più solo come intercettatore della domanda ma anche come protagonista per la promozione di nuovi stili di vita. Mentre stiamo approvando questo piano - ha detto Marta Andreoli (Rc) - a Roma tagliano a piene mani sulla sanità e sui servizi. Assieme alle nostre politiche per la salute vogliamo o no aprire questo discorso, tutto politico e di futuro per la qualità della vita a Modena e nel Paese. Antonio Maienza (Udeur) ha apprezzato la filosofia di fondo del piano tesa a far sentire ogni persona anziana più viva, più utile, più partecipe; in una parola più protagonisti che è la prima condizione per costruire una credibile azione anche sul fronte sanitario. Critico l'intervento di Adriano Dallari (Fi) per il quale nel piano c'è ben poco che possa effettivamente promuovere la sanità con la esse maiuscola. E' un progetto decisamente sbilanciato verso il sociale. Giuseppe Campana (Ds), del piano ha voluto sottolineare la parte dedicata alla azione di sollecitazione culturale e intellettuale operata nei confronti degli anziani. Salute è anche capacità di vivere la terza età in modo interessato, in una dimensione di formazione permanente.
Intervenendo in sede di chiusura del dibattito il sindaco Giuliano Barbolini ha ribadito la scelta compiuta fatta di più sociale e meno sanità. In questa scelta - ha detto - trovo la forza maggiore del piano anche se non credo si possa parlare di disattenzione alle dimensioni sanitarie. Nelle 66 azioni previste ritrovo una volontà forte di sviluppo dei servizi, ritrovo percorsi di intervento che non sono parole ma sostanza. Lo spirito di chiamata a concorso di una pluralità di soggetti è la vera sfida lanciata dal piano. Una sfida importante che non può vincerla un solo soggetto ma solo una comunità, anche attraverso iniziative diffuse che incidono sugli stili di vita di una città.


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MICROCHIPS SUI CANI,
CONVENZIONE COMUNE- VETERINARI

Procedure semplificate per l’inserimento di microchips o per fare i tatuaggi e ridurre così il problema degli animali che scompaiono


Ogni anno in Italia scompaiono oltre 30.000 cani, che se invece fossero dotati di microchips o tatuati potrebbero ritornare a casa. In tal senso sia la legge (L.R. 27/200), ma soprattutto le regole di buon comportamento di un padrone degli animali, richiedono il compimento di due operazioni: la registrazione del cane presso il comune di residenza e l’inserimento del microchip. Proprio per favorire questa prassi positiva il Comune di Modena ha siglato una intesa con l’Ordine provinciale dei medici veterinari.
Ricordiamo che fino ad ora il cittadino per iscrivere il proprio cane, doveva:
acquistare il microchip e ritirare il modulo di iscrizione del cane presso l'Ufficio Comunale competente (Anagrafe Canina) e recarsi dal veterinario di fiducia o all'Ufficio Veterinario dell'AUSL per l'inserimento del microchip e la compilazione del modulo da parte del professionista dell’avvenuto inserimento. Alla fine occorreva restituire il modulo compilato all'Ufficio Anagrafe Canina.
Preso atto che questo iter risulta gravoso e complicato per molti cittadini, si ritenuto di adottare una procedura che incentivi l'iscrizione all'anagrafe e la successiva identificazione tramite microchip, attraverso la semplificazione delle procedure previste. Per tanto, già dallo scorso 19 novembre, è attiva una Convenzione tra il Comune di Modena e l’Ordine provinciale dei medici veterinari per la definizione di una procedura semplificata per la distribuzione e l’inserimento di microchips identificativi della popolazione canina. D’ora in poi i proprietari dei cani possono infatti o recarsi presso l’Anagrafe Canina o espletare tutte le operazioni (iscrizione e inserimento del microchips) presso un veterinario libero professionista, regolarmente iscritto all'Ordine, che volontariamente ha aderito alla Convenzione.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Anagrafe Canina tel. 059-206903 oppure all’Ufficio Diritti Animali tel.059-206211.


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ADDIO AD ALFONSO MANFREDI,
DIRIGENTE CISL E CONFCOOPERATIVE


La CISL e la Confcooperative di Modena piangono la scomparsa di Alfonso Manfredi, stroncato ieri sera da un male incurabile. Lascia la moglie e tre figli.
Nato a Modena 69 anni fa, Manfredi ha diviso la vita tra sindacato e cooperazione. Entrato nella CISL nel 1950, vi è rimasto fino al 1975 ricoprendo diversi incarichi nella categoria dei mezzadri, coltivatori diretti e operai agricoli.
Dal 1962 al 1972 è stato segretario provinciale della FISBA-CISL, della quale è divenuto vice segretario nazionale dal 1969 al 1973. Dal 1972 al 1975 è stato presidente provinciale e regionale del CENASCA, l’ente della CISL per lo sviluppo della cooperazione.
Nel 1976 Alfonso Manfredi è entrato nell’Unione Provinciale Cooperative, della quale è stato vice presidente fino al 1987. Dal 1985 al 1987 ha fatto parte del comitato di presidenza regionale e del consiglio nazionale della Confcooperative.
Dal 1988 al 1995 è stato presidente dell’Irecoop Modena, l’ente della Confcooperative per la formazione professionale ed educazione cooperativa.
Oltre all’impegno sociale e nel lavoro, Alfonso Manfredi ha ricoperto anche incarichi politici. Iscritto alla Dc dal 1951 e al Ppi dal 1994, è stato segretario provinciale organizzativo prima dell’uno e poi dell’altro fino al 1997.
Dal 1960 al 1964 ha seduto sui banchi del consiglio comunale di Modena.
«Con la morte di Alfonso Manfredi se ne va un pezzo di storia delle nostre organizzazioni – hanno detto il segretario provinciale della CISL Francesco Falcone e il presidente della Confcooperative di Modena Gaetano Orlandi – Il suo ricordo resterà sempre vivo e il suo impegno sarà sempre un modello per gli uomini e le donne che scelgono di dedicarsi al sindacato e alla cooperazione».


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domenica, dicembre 01, 2002


====== MODENA ======



SISTEMA MODENA: CONCERTAZIONE?
SI, MA SULLA QUALITA' E SULL'INNOVAZIONE
Intervento di Alberto Morselli, Segretario generale Cgil Modena


"E' importante che il Capo dello Stato inviti il paese ad investire di più
su ricerca e formazione per recuperare la competitività persa.
E' altrettanto importante riscontrare che anche Confindustria chiede al
Governo più fondi per la ricerca. Sarebbe opportuno che al contempo
accompagnasse questa richiesta da indicazioni di spesa a carico delle
imprese italiane.
Leggo oggi che il ministro Marzano ci ricorda che per anni la competitività
delle industrie italiane era giocata in grossa parte sulla svalutazione
della lira.
La Cgil denuncia questa situazione da tempo, ed accompagna questa denuncia
con l'avvertimento che se si insiste sulla riduzione dei diritti dei
lavoratori - che ha come conseguenza il contenimento e la riduzione delle
condizioni di reddito degli stessi - si fa un' operazione ingiusta, dannosa
ed inutile per ridare competitività al sistema. Non è la strada della
competitività da costi quella che deve imboccare il nostro paese ma quella,
più virtuosa, della qualità.
La qualità è valorizzazione delle persone, delle competenze, dei bisogni ed
anche dei sogni che esse esprimono.
La competizione, giocata sulla ricerca e formazione, necessita della
collaborazione e del contributo di idee dei lavoratori: occorre rispettare
la loro dignità di persone, quella stessa che consente loro di riconoscere
i propri doveri ed i propri diritti).
Le scorciatoie che qua e là si propongono unicamente sul terreno dei costi
(doppi regimi salariali, certificazioni di trattamenti in deroga ai
contratti, chiaramente al ribasso! ) non sono risolutive del problema e
soprattutto non fanno altro che scaricare sul sistema pubblico la richiesta
di sostegno economico da parte di coloro che incappano in queste situazioni
di obbiettivo svantaggio, "per poter tirare avanti".
Se dobbiamo concertare qualcosa a Modena, quella cosa è una politica per
l'innovazione, il sostegno alla ricerca e una formazione utile ai
destinatari, dichiarando in premessa che il lavoro buono con i suoi diritti
è una risorsa utile a questa politica. Il problema quindi diventa "come
far partecipare" coloro che ne sono esclusi e non "come allargare l'area
della precarietà".


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SERVIZIO ADICONSUM
PER RISPARMIARE SU RC AUTO


Mentre il Parlamento ha approvato una riforma della Rc auto che non piace per niente alle associazioni dei consumatori, parte a Modena un servizio di consulenza per risparmiare sulla polizza. Si chiama desk point d’informazione e nasce per iniziativa dell’ADICONSUM, l’associazione consumatori della CISL di Modena che della lotta al “caro assicurazioni” ha fatto da tempo uno dei suoi cavalli di battaglia.
«Le tariffe, i servizi e le condizioni contrattuali delle polizze Rc auto sono una vera e propria giungla. Il nostro desk point offre informazioni e consulenze, tariffari personalizzati e indicazioni sulla conciliazione – spiega il responsabile modenese dell’ADICONSUM Angelo Ferrari Valeriani – In pratica i nostri esperti aiutano a comprendere i contratti e a verificare la qualità dei servizi offerti dalle varie compagnie, ma soprattutto aiutano a scegliere la polizza più conveniente e a risolvere eventuali contenziosi attraverso procedure di conciliazione. Inoltre, fornendo i dati personali e del veicolo, è possibile ottenere un tariffario personalizzato realizzato in collaborazione con “6sicuro”, un servizio che compara i costi polizza di venti compagnie, alcune delle quali concedono anche uno sconto di 8 euro sul preventivo». Ferrari Valeriani afferma che questo servizio consente all’automobilista di scegliere consapevolmente la compagnia che offre il miglior rapporto qualità/prezzo, oltre che di conoscere tutti i suoi diritti nei confronti delle assicurazioni.
Gli interessati al desk point informazioni Rc auto possono venire all’ADICONSUM – via Rainusso, 56-58 (pianoterra di Palazzo Europa) – Modena, tutte le mattine dalle 9 alle 12 – tel. 059/890.897 – fax 059/82.81.73 – e-mail adiconsum@cislmodena.org, oppure visitare i siti www.cislmodena.org e www.adiconsum.it.




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IL NATALE A FORMIGINE
HA 100 STELLE


"Strenne di Natale" è il calendario di iniziative curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formigine che pubblicizza le iniziative di tutte le associazioni unendo volontariato, soldiarietà, spettacolo, letture, gastronomia per un Natale e un Anno Nuovo che è possibile vivere insieme. E’ già cominciata la vendita a prezzo d’usato dei giocattoli (praticamente nuovi) raccolti da Cose dell’Altro Mondo per un commercio equo e solidale, aggiustati e pronti di nuovo a fare la gioia dei bambini formiginesi e a dare speranza, con il ricavato, ad un gruppo di ragazzi di strada della Casa Da Praca di San Paolo, condotta da padre Maurillo Maritano. La bottega è in piazza della Repubblica, nell’edificio della Sala Loggia.
Nelle domeniche 1 e 8 dicembre, nei week end del 15 e del 22 dicembre, il 23 e il 24 dicembre nel centro di Formigine i negozi sono aperti, insieme a mercatini di Natale con bancarelle di oggettistica da regalo, lavorazioni artigianali, spettacoli e animazioni, curati dall’Associazione Proform.
Dalle 10 alle 16 di domenica 1 dicembre l’Avap ha preparato "Tigelle in piazza", in quella del castello, ovviamente.
Da lunedì 2 e fino a sabato 7 dicembre, dalle ore 19 alle ore 21, NuovaMente è impegnata in incontri con i sostenitori di Emergency., l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime della guerra. Sarà disponibile materiale informativo sulle attività dell’associazione nel mondo; si potrà visionare e acquistare libri, rivistie, calendari, oggetti natalizi a sostegno di Emergency e firmare l’appello per la pace "Fuori l’Italia dalla guerra"
La mattinata di domenica 8 dicembre diventa di solidarietà in piazza e diversi stand daranno l’idea di un mercato speciale della solidarietà. Coordinato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione giunge a conclusione il progetto che ha impegnato un gruppo di adulti per diverse settimane a costruire le bambole Pigotta dell’Unicef. Le bambole vengono messe in vendita a scopo benefico. La Casa Protetta Opera Pia Castiglioni presenta L’Albero della Vita, Mostra mercato di prodotti natalizi realizzati nella struttura. Il Centro Solidarietà di Modena CEIS vende Stelle di Natale per finanziare progetti per la tutela dei minori. L’Associazione Amici per la Vita ONLUS mette in vendita piccoli dono natalizi. Comincia il 6 e prosegue anche il 7 e l’8 dicembre la vendita di "Una piantina per la Solidarietà" a cura dell’ Associazione Italiana Contro le Leucemie. Nella piazza del mercato, sabato 7 e sabato 21 dicembre, la Comunità Terapeutica l’Angolo ha previsto una "Mostra mercato dei prodotti natalizi".
Domenica 15 dicembre, la Biblioteca Comunale in Villa Gandini, alle ore 15.30, presenta "Buon Natale, Babbo", storie del babbo più famoso del mondo. Sono letture per bambini dai 4 agli 8 anni (Tel. 059 416246); raccontano Alessandra Baschieri, Gianluca Magnani e Deborah Walker di Equilibri. E’ necessaria la prenotazione. In piazza della Repubblica sotto il porticato della Sala Loggia, dalle 10 alle 12, un laboratorio di Natale curerà l’addobbo di un piccolo abete rosso. Alle ore 17, Ensemble Vocale Francesca Caccini in concerto presenta "La Polifonia Sacra del ‘500", musiche della tradizione sacra di de Victoria, Palestrina e Scarlatti. La sede è la bellissima chiesa della Madonna del Ponte, in via S. Pietro.
Venerdì 20 dicembre, nella Sala teatro della Polisportiva Formiginese, continua l’impegno a sostegno di Emergency con la conferenza "Racconto di un medico di guerra in Afghanistan", del dott. Stefano Bertocco. Sarà proiettato un video sulle attività di Emergency nel mondo. La serata è curata dall’Associazione Culturale NuovaMente, con la collaborazione delle associazioni Rock No War e Cose dell’Altro Mondo.
Sabato 21 dicembre, alle ore 21, nella Sala Civica di Colombaro, viene presentato il volume "Colombaro antica e nobile terra", a cura del Circolo Culturale Il Grizzaga.
Domenica 22 dicembre in piazza del castello, torna l’Avap e tornano le tigelle, dalle ore 10 alle ore 16, cominciando con "Il volo di Babbo Natale" . Tre i concerti di Natale nella domenica che precede il natale:: nella chiesa della Madonna del Ponte, alle ore 17, il Coro di Voci Bianche "I Menestrelli", il Coro Teen Agers e il Coro Polifonico dell’Associazione il Flauto Magico; a Casinalbo la Corale Beata Vergine Assunta è alle ore 17 nella chiesa parrocchiale. Alle ore 20.30 il Concerto di Natale è all’Opera Pia Castiglioni, con la partecipazione degli allievi di canto della Scuola Musicale "Olinto Pistoni" di Sassuolo. Al termine del concerto, rinfresco per tutti gli intervenuti. Un’altra iniziativa di domenica 22 dicembre è la Festa degli Auguri che anima l’Oratorio Don Bosco dalle 15 alle 18.
Il 25 e il 26 dicembre il Natale può essere festeggiato anche acquistando un biglietto alla "Pesca di Beneficenza", curato dall’Associazione Amici di Raoul Follerau. Giovedì 26 dicembre, alle ore 15.30, nella Chiesa della Madonna del Ponte, la Confraternita di San Pietro Martire propone un "Concerto di Natale" con la Corale Luigi Gazzotti, il quintetto d’archi Amadeus e l’organista Ilaria Tramannoni diretti da M. Giulia Manicardi.
Martedì 31 dicembre, nella Sala Polivalente della Polisportiva, veglione di fine anno e festa danzante con l’Orchestra Gabriele Bonucchi, organizzato dalla Polisportiva Formiginese. E’ necessaria la prenotazione.
L’arrivo della Befana viene festeggiato il 6 gennaio nel pomeriggio all’Opera Pia Castiglioni con ricchi premi e dolci per tutti e all’Oratorio Don Bosco con "W la Befana".
Il pieghevole diffuso dall’Assessorato alla Cultura dà anche un consiglio: "Per queste feste regala un libro piacevole da sfogliare, interessante da leggere, fondamentale per conoscere il patrimonio storico formiginese" e suggerisce due titoli editi dal Comune: il prestigioso "Villa Gandini neoclassico modenese" e l’album "Formigine nelle fotografie di Aldo Leoni".

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AUGURI SOLIERA 2002!
7 dicembre 2002- 6 gennaio 2003


Natale e Befana con burattini, storie animate e tante sorprese nel cartellone per bambini e ragazzi proposto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Soliera e dai Consigli di Frazione di Limidi e Sozzigalli.
Si comincia a respirare l’atmosfera natalizia sabato 7 dicembre in biblioteca (ore 10) con "Le storie della notte", animazioni di libri in compagnia degli attori della Cooperativa Equilibri.
Il sabato successivo, 14 dicembre, la ludoteca/biblioteca ragazzi "Mulino" festeggia (dalle ore 16) il suo primo compleanno con giochi e rinfresco per tutti i partecipanti. Sempre alla ludoteca comunale dal 16 al 21 dicembre si potrà visitare la mostra di giochi e strumenti scientifici "La scienza in altalena" frutto dei laboratori realizzati dai bambini delle 4° elementari.
Lo Spazio Giovani propone invece nelle serate dal 16 al 18 dicembre (con inizio alle ore 20.30) un laboratorio di decoupage per creare simpatici regali di Natale. Sabato mattina 21 dicembre (dalle ore 9.30) bambini e ragazzi si trovano in ludoteca con colla, forbici e colori per creare un albero di Natale con sorprese a specchio.
Anche nelle frazioni di Limidi e Sozzigalli alcune proposte natalizie per i più piccoli. La sera di sabato 21 dicembre (ore 21) presso la palestra "Pederzoli" di Limidi si terrà "La favola di Natale" spettacolo di burattini liberamente tratto dal romanzo di Charles Dickens proposto dalla compagnia "Il Teatro dei Piccoli". Domenica 22 dicembre (alle ore 14) "Babbo Natale e Natalina" propongono al Ritrovo Sportivo di Sozzigalli animazioni per bambini e giri in calesse.
Festa a sorpresa rivolta a tutta la cittadinanza domenica 22 dicembre in piazza Sassi (a partire dalle ore 19) con la "La Compagnia Balsamica".
Per la Befana spettacoli di burattini a Soliera e nelle frazioni. Domenica 5 gennaio 2003 alle ore 15 presso il Ritrovo Sportivo di Sozzigalli, lo spettacolo di Moreno Pigoni "Storie brevi: il rapimento di Lisetta, il cane e il lupo". Lunedì 6 gennaio 2003 nella palestra "Paiporta" di Soliera alle ore 10.30 il Teatro Laboratorio del Mago di Mantova presenta "Capuccetto in giallo", tratto dalla favola più celebre dei fratelli Grimm. Nel pomeriggio presso la palestra "Pederzoli" di Limidi alle ore 14 "La strega guercia e la cornacchia sorda" spettacolo di Daniel Chiari del Teatro Unoporuno.


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