mercoledì, gennaio 29, 2003



====== MODENA ======


E’ NATA LA FONDAZIONE CASA NATALE DI ENZO FERRARI

Costituita oggi davanti al notaio, ne fanno parte Comune, Provincia, Camera di Commercio e Ferrari spa. Nominati i 12 membri del consiglio generale


E’ stata formalmente costituita nella mattinata di oggi, presso lo studio del notaio Andrea Rabitti, la Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari. Della Fondazione risultano soci il Comune di Modena, la Provincia di Modena, la Camera di Commercio e la Ferrari Auto spa. Tali enti hanno anche provveduto a nominare (indicando 3 nominativi ciascuno) i componenti del consiglio generale, organismo che sarà poi chiamato a nominare il consiglio di amministrazione ed il presidente della Fondazione. I componenti sono Gianni Cottafavi, Mauro Forghieri e Adriana Zini per il Comune, Mauro Lugli, Ettore Maioli e Giancarlo Bertacchini per la Provincia, Maurizio Torreggiani, Francesco Rubbiani e Pietro Blondi per la Camera di Commercio, Antonio Ghini, Giovanni Perfetti e Fausto Cappi per la Ferrari spa.
Sulla base di quanto indicato dallo statuto (che era stato approvato nei mesi scorsi dal consiglio comunale di Modena) la Fondazione si propone lo scopo di valorizzare, promuovere e tutelare l’immagine, la storia e l’opera di Enzo Ferrari ed in particolare di arrivare a creare e gestire una struttura museale intitolata “Casa di Enzo Ferrari museo” che sorgerà proprio nell’edificio dove Enzo Ferrari è nato, che si trova in via Paolo Ferrari 85. Il Comune di Modena, ha già acquistato i capannoni adiacenti, nei quali poter ospitare, unitamente alla casa vera e propria, gli spazi del futuro museo.
La Fondazione si propone inoltre di diffondere la ricerca e la conoscenza della cultura del restauro e della conservazione dei veicoli a motore di particolare valore storico, attraverso un programma di iniziative, di scambi culturali, di manifestazioni e ogni altra attività utile alla promozione di confronti con altre associazioni, enti e organizzazioni anche private presenti nella realtà italiana, europea ed internazionale.
“La costituzione della Fondazione rappresenta davvero un traguardo importante e lungamente atteso ­ spiega l’assessore alla cultura del Comune Gianni Cottafavi ­ Ciò consentirà ora di passare ad una fase più operativa, legata all’approfondimento e alla definizione dei contenuti del progetto di museo e delle attività che la Fondazione dovrà portare avanti. La convinzione di fondo è quella che a Modena una struttura museale legata alla figura di Enzo Ferrari sia una grande opportunità di promozione del nostro territorio, che può entrare positivamente a far parte di un sistema di offerta più ampio”.


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martedì, gennaio 28, 2003


====== MODENA ======


COMUNE DI MODENA:
APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO 2003


Il documento contabile approvato dalla maggioranza con l'astensione di Rc. Più di 40 interventi per un dibattito non privo di novità politiche


Bilancio all'insegna dei servizi sociali, della casa e delle nuove infrastrutture quello approvato ieri a maggioranza dal Consiglio comunale per l'esercizio finanziario 2003. A favore del documento politico programmatico si sono pronunciati tutti i gruppi di maggioranza, dai Ds alla Margherita, all'Udeur, con l'astensione - ed è stata la novità politica più significativa proposta dal dibattito - di Rifondazione comunista dal '99 ad oggi rigorosamente all'opposizione, da sinistra.
Oltre 9 ore di dibattito, più di 40 interventi. E' stato confronto vero - come ha sottolineato il sindaco - con alcuni fatti politici di rilievo, importanti almeno quanto le cifre del bilancio licenziato con una posta complessiva di 205,856 milioni di euro, un monte investimenti di 120,033 milioni di euro contro un consuntivo di 62 milioni nel 2001.
Molte le novità anche per quanto riguarda le entrate. Nel 2003 rimarranno ferme sia l'Ici che l'Irpef mentre, per effetto della legge che obbliga il raggiungimento del pareggio entro il 2004, sono state aumentate le tariffe Tarsu. Per quanto riguarda le tariffe dei servizi a domanda individuale l'incremento medio è stato del 2,5%.
Infine per quanto riguarda le spese, l'esercizio 2003 prevede un forte contenimento dei costi di gestione e un più esteso coinvolgimento dei privati.
Le prime novità, tutte politiche, sono venute dalle proposte di emendamento, cinque in tutto: una, congiunta, della maggioranza e dell'opposizione; una di FI; una di AN e due della Giunta. Il primo, illustrato in aula da Greta Barbolini, prevedeva la realizzazione nel 2004 di due nuove strutture nido per 98 posti da finanziare con parte degli attesi rimborsi Iva e minor gettiti dovuti dallo Stato al Comune di Modena. Approvato da maggioranza e Rc con il voto contrario del centro destra, è diventato già da ieri sera parte integrante del preventivo. Via libera anche per i due emendamenti della Giunta proposti all'attenzione dell'aula dallo stesso sindaco Barbolini. Entrambi di natura sostanzialmente tecnica, hanno permesso l'iscrizione a bilancio di nuove sopraggiunte risorse trasferite negli ultimi giorni da altre amministrazioni pubbliche finalizzate ad opere pubbliche, come la Tav, e al potenziamento dei servizi. Pollice verso, invece, per i due emendamenti del Centro destra. Il primo, illustrato da Adolfo Morandi, appoggiato in aula anche da An, Modena a Colori e Udc, prevedeva una riduzione delle tariffe Tarsu, servizi sociali e asili nido pari agli incrementi programmati; riduzione da garantire con una corrispondente diminuzione delle spese da girare a Meta per il servizio rifiuti i cui costi sono pesantemente condizionate da spechi e diseconomie. Contro hanno votato tutti i gruppi di maggioranza e Rc. Stessa sorte per il secondo emendamento, proposto e illustrato da Andrea Galli per il gruppo An. Il documento prevedeva la destinazione di 294.000 euro rispettivamente per la costruzione di un percorso protetto nell'area di Via Padovani; per l'installazione di partabiciclette all'interno dei parcheggi scambiatori e per il completamento della progettazione e per le prime opere per la realizzazione dei parcheggi scambiatori. Il tutto da sostenere con una serie di minori spese sia sul fronte del personale che delle prestazione di servizi.

La lunga serie di interventi che ha preceduto il voto finale era stata aperta da Achille Caropreso (Fi). Più che il risultato di un confronto politico l'astensione di Rc - ha detto - appare un vero e proprio baratto. Per fare entrare Rifondazione nella cittadella del potere serviva un cavallo di Troia ed è stato trovato con la promessa di costruire due nuovi nidi. Nidi che Rc sa benissimo che non verranno mai costruiti, ma l'importante era creare le condizioni per stravincere le prossime elezioni.
Di ben altro segno l'intervento di Gino Montecchi (Ds) per il quale, in una linea di programmazione fatta di qualità, opportunità, risorse e realizzazioni, il bilancio ha trovato una giusta attenzione anche alle problematiche dell'associazionismo. In particolare è stata colta la necessità, sottolineata anche dalla Consulta dello sport, di costruire nuove sinergie per la gestione degli impianti; il tutto per puntare, con modelle sempre più flessibili, a nuove significative economie.
Per Gianpaolo Verna, capogruppo di An, le sirene del Sindaco hanno colpito ancora: Rc ha ceduto con un accordo il cui unico punto chiaro pare essere la garanzia di 5,4 milioni di euro per la realizzazione di due nidi. Del bilancio, poi, balza agli occhi la sistematica volontà di scaricare ogni colpa per aumenti delle tariffe e tagli di servizi sul Governo. Null'altro si coglie e quel che è più grave diventano sempre maggiori le carenze strutturali, politiche ed anche, mi si passi il termine, etiche.
Giuseppe Campana (Ds) si è soffermato sul rapporto città - cultura proposto da questo bilancio. Si consolidano importanti esperienze innovative come quella adottata per la gestione del settore teatrale, ma si sperimentano anche nuovi percorsi come nel caso del sistema mauseale e bibliotecario. C'è, in sintesi, l'affermazione del principio che un'alta qualità dei servizi culturali è condizione importante per una alta qualità della vita di una città.
Decisamente articolata e con alcuni distingui personali la posizione espressa da Marta Andreoli (Rc). L'astensione che io qui proporrò in sede di voto è l'espressione voluta e votata a maggioranza da Rc di Modena. Di fronte al nuovo pesante attacco alla finanza locale e alle autonomie dei Comuni occorre una risposta forte da parte della sinistra e del centro sinistra nel suo insieme. L'astensione è prima di tutto questo, anche se non possono essere taciute scelte sbagliate compiute dalla maggioranza come nel caso delle farmacie comunali.
La mia personale posizione, ha poi concluso Marta Andreoli, mi obbliga a testimoniare dissenso dalla scelta compiuta da Rc soprattutto per il metodo seguito, senza quel necessario respiro e quel coinvolgimento che una simile importante scelta meritava. C'è un concetto di rapporto con i cittadini diverso. Mi auguro che la scelta compiuta da Rc e le proposte avanzate possano servire per una analisi critica sulla sua politica fin qui seguita dal centro sinistra.
Tutto dedicato alle politiche sociali e sanitarie l'intervento di Pietro Roversi (Ds). Nonostante i pesanti tagli compiuti a livello nazionale il preventivo 2003 conferma, rafforzandola addirittura in alcuni casi, la scelta di prendere in carico complessivamente il soggetto in difficoltà valorizzandolo come persona attiva, socialmente valida, inclusa in una società sempre più solidale.
Giovanna Zanolini (Ds) si è soffermata, invece sulle politiche per la scuola e la formazione. Di fronte alle gravi difficoltà determinate dai tagli nazionali, il Comune ha scelto di rafforzare il suo intervento. Lo ha fatto in modo diretto con nuovi investimenti ma anche costruendo nuovi percorsi gestionali con il privato per un sistema di risposte pubblico integrato. Giovanna Zanolini poi non ha nascosto la sua preoccupazione sul come e per quanto i Comuni potranno reggere sul fronte specifico dell'edilizia scolastica lasciato dal governo senza alcun finanziamento.
Particolarmente critico l'intervento del capogruppo di Fi, Giorgio Barbolini. Si continua a sbagliare e quel che più grave si fanno sempre più pesanti i costi di questi sbagli come nel caso della stangata Tarsu figlia unicamente di scelte irresponsabilmente compiute negli anni passati. Di tutto questo sembra non accorgersi nemmeno l'anima più moderata del centro sinistra sdraiata sulle posizioni dei Ds fatte sole di aumenti delle tasse e delle tariffe. Registriamo poi una diffusa testardaggine in tutto il bilancio a non voler ammettere gli errori e così le luci drammaticamente si spengono su tutta la città.
Per Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds, le novità proposte dal preventivo 2003 sono diverse, ma il vero tratto distintivo è il rafforzamento delle politiche dello stato sociale. Su questo avremmo voluto confrontarci anche con il centro destra che invece ha preferito, soprattutto dai banchi di Fi e An, la strada dei numeri, dei dati a quella dei valori e dei servizi. Diu ben altro segno il confronto con Rc. Si sta sviluppando, almeno questo è il nostro augurio, un nuovo percorso destinato ad ulteriori significativi accordi. Un incontro non causuale, che il Centro sinistra ha cercato così come ha fatto con altre forze come i Comunisti Italiani, i Verdi e lo Sdi con i quali sono in essere importanti convergenze d'intenti.
Davide Torrini, capogruppo di Modena a Colori, dopo aver negativamente sottolineato tutti i condizionamenti determinati dalle contrapposizioni ideologiche, ha invitato la Giunta e la maggioranza a misurarsi con le nuove sfide che stanno di fronte ai comuni. Oggi più che dare nuovi servizi - ha detto - serve costruire e sperimentare nuovi percorsi per rendere più efficienti quelli esistenti. L'equilibrio tra spese ed entrate è la vera sfida da vincere. E' vero, sono state prodotti in questo senso significativi tentativi di rinnovamento anche attraverso un nuovo rapporto con il privato sociale. Manca ancora però una cultura in questo senso e le esperienze compiute paiono più dettate da necessità che da convincimento. Forti anche le preoccupazioni per il futuro sul fronte degli investimenti. Pur significativi, non sono il frutto di risparmi sul frtonte della spesa corrente ma finanziati unicamente con la vendita di immobili, e questo non può durare a lungo. Sulla scelta compiuta Rc nulla sa di sorpresa. E' l'avvio di un percorso di avvicinamento al 2004. Ciò che auspichiamo è che le scelte politiche siano vere, leggibili, chiare sugli obiettivi che vogliono perseguire.
Per l'assessore Stefano Bonaccini il Polo di Modena proprio sembra essere allo scuro di ciò che accade nelle atre città, ivi comprese quelle amministrate da Fi. Come si fa a rimproverare a questo bilancio stangate ed aumenti insensati quanto a Bologna, nella città ora simbolo del Polo, l'Irpef registra valori più del doppio di Modena mentre la tassa sulla prima casa è più alta dello 0,5 per mille. Bisognerebbe essere un po' meno demagogici e misurarsi con più coraggio con i problemi veri di Modena come di Bologna.
Continuare a dipingerci prostrati, piegati davanti ai Ds - ha detto Giandomenico Glorioso, capogruppo della Margherita rivolgendosi a Fi - lo trovo non solo lontano dal vero ma soprattutto espressione palese di debolezza, di vuoto di idee. Quando abbiamo condiviso con tutto il centro sinistra il programma di legislatura avevamo posto come obiettivo la messa sotto controllo della spesa attraverso un ripensamento profondo della stessa struttura di spesa. Ebbene, sfido a dire che su questo fronte in questi anni non sono stati raggiunti importanti risultati. Con altrettanta decisione respingiamo ogni accusa di "stangata" sul fronte delle tasse e delle tariffe quando sia l'Irpef che l'Ici rimangono invariate. La stangata vera, invece, porta la firma del Governo che con i tagli della finanziaria produrrà pesanti effetti sui bilanci dei comuni e necessariamente sui servizi utilizzati dai cittadini.
Per Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) quello che si è sviluppato sulle proposte di bilancio è stato un dibattito fortemente condizionato da contrapposizioni frontali quando invece, a suo dire, di fronte alla fase particolare di cambiamento che sta vivendo la città occorreva ben altro approccio. Ci sono dei temi che la politica in passato non ha mai vissuto direttamente e che invece nel futuro dovrà affrontare: parlo delle scelte per lo sviluppo che impongono ora rapporti con tempi e forme nuovi. Occorre una forte capacità di fare sistema. Su scelte come Meta e Autobrennero la Giunta non è stata capace di fare sistema. Ma da questo a dire come fa Fi, che tutto è sbagliato, tutto è da rifare, che tutto sa di malgoverno, la differenza è tanta. Nessuna preoccupazione, poi, credo possa suscitare l'ingresso in maggioranza di Rc. Non credo sposti l'asse di marcia di questa maggioranza. Tutto dipenderà se sarà un arricchimento per affrontare nel migliore dei modi la città oppure più negativamente una minestra riscaldata.
Antonio Finelli (Ds) non ha nascosto la sua delusione per le posizioni assunte dal Polo ed in particolare da Fi. Di fronte ad un quadro nazionale di forte preoccupazione, di difficoltà economiche, il governo di Centro destra naviga a vista affidandosi unicamente al mercato. E' una formula pericolosa e di questo hanno mostrato di essere preoccupate anche forze della minoranza come Rc e Pri. Oggi la sfida è molto seria ed impone la necessità di schierarsi. Lo sviluppo futuro ha bisogno di una grande nuova stagione di coesione e di responsabilità collettiva.
Fortemente critico l'intervento di Adolfo Morandi (Fi). E' un bilancio senza futuro, dove l'unica certezza sono gli aumenti delle tasse e delle tariffe a cominciare dalla Tarsu i cui incrementi in quattro anni hanno raggiunto quota 40%. Dunque, si prosegue con politiche che pesano sulle casse delle famiglie quando invece, a livello nazionale, il governo di centro destra significativamente attivando nuove politiche a sostegno della famiglia. Si dice che l'Ici è rimasta ferma. Vorrei vedere il contrario - ha subito aggiunto Morandi - visto che ormai il suo livello a Modena ha raggiunto quasi il massimo ammesso dalla legge. Infine nessuna modifica è stata proposta per migliorare la macchina comunale.
Beatrice Cocchi (Ds), dopo aver evidenziato i risultati raggiunti in questi anni sul fronte dei servizi socio sanitari, ha colto nel nuovo preventivo una azione di forte continuità. Altro che bilancio di attesa. Continuità per qualificare ulteriormente, per riaffermare l'importanza della presenza del pubblico in importanti settori come i nidi, l'assistenza domiciliare, la scuola. Scelte ben diverse, dunque, da quelle compiute dal governo nazionale che affida i servizi totalmente al mercato lasciando sempre più soli le persone più deboli.
Quella proposta dal sindaco è una relazione con troppi vuoti e troppe dimenticanze, ha detto Adriano Dallari di Fi. Non c'è una parola sull'Autobrennero così come si riassume in poche righe tutta la drammatica situazione di Meta. Una pagina intera è dedicata al tema salute anziani ma poi non si dedica un secondo a Baggiovara, ad un'opera destinata a cambiare radicalmente - sono certo solo in peggio - il sistema ospedaliero di Modena. Anche per questo è una relazione completamente da rigettare, addirittura più deludente di quelle passate.
Antonino Marino (Ds) si è soffermato in particolare sul percorso avviato con l'astensione di Rifondazione. Non è la sintesi occasionale di un incontro ma di un confronto profondo sulla qualità dei servizi, sulle politiche principali di bilancio, dalla casa all'ambiente. Un confronto dove ci sono ancora tante cose da approfondire, tanti punti che ancora ci dividono. Dunque non un accordo per creare un cartello contro la destra ma per allargare il consenso sociale sui programmi e sugli obiettivi.
Quello che ho seguito in quest'aula mi pare un dibattito lunare, ha esordito Francesco Signorile (Fi). Di fronte ai problemi sembra prevalere sempre e solo il muro contro muro senza alcun accenno di reciproca comprensione. Ho colto solo egoismo quasi che si volesse negare che di fatto siamo tutti sulla stessa barca.
Quello che ci apprestiamo ad approvare, ha detto Antonio Maienza (Udeur), mi pare un buon bilancio anche se inevitabilmente ha dovuto fare i conti con le scelte e i tagli nazionali operati dal Governo. Scelte e tagli che rischiano di mettere in discussione la vita stessa di importanti servizi, a cominciare da quelli sociali. Anche per questo trovo particolarmente importante l'aver confermato in qualità e quantità la rete dei servizi garantiti dal nostro Comune. Credo invece rimanga ancora problematica la situazione sul fronte della casa. A Modena il 25% non riesce ad accedere alla casa in proprietà. E' un dato ancora troppo alto, che ci deve fare riflettere, che richiede politiche più forti a sostegno delle fascie più deboli.
Per Vittorio Corsini (Udc) nel relazione così come nella proposta di bilancio non vi è alcuna attenzione ai problemi che questa città propone, alle sue diffuse incertezze, a quel malessere che rende il futuro sempre più difficile. Anche l'ultima possibilità offerta dalle enormi entrate derivanti dalle continue cessioni patrimoniali è stata spesa male. Nessuna opera di rilievo è stata realizzata e quel che più conta nulla è stato fatto per una nuova patrimonializzazione del Comune. Corsini infine ha criticato la "svolta" di Rifondazione. E' un percorso tutto in chiave post comunista con il fine comune di conquistare il potere. Da oggi credo non si possa più parlare di una maggioranza di centro sinistra ma di sinistra.
Antonio Nicolini (Ds) ha scelto i temi della viabilità e delle infrastrutture per ripercorrere in aula la proposta di bilancio della Giunta. Sono temi, ha detto, di respiro nazionale, la cui complessità impone grandi investimenti. Ciò che invece registriamo oggi è una totale assenza da parte del Governo. Anche per questo appaiono ancor più significative le scelte compiute dalla Giunta per qualificare la viabilità anche con la giusta decisione di cedere le quote Autobrennero con un terzo degli introiti già destinato ad opere di manutenzione straordinaria.
E' stata poi la volta dell'assessore Alvaro Colombo. Di fronte all'attacco portato dalla finanziaria ai comuni ed in particolare al sistema del wel fare - ha detto Colombo - la scelta compiuta da questa maggioranza si è fatta più forte e decisa in difesa di un modello di società modenese radicalmente diverso da quello disegnato da Berlusconi. Abbiamo difeso il principio di moralità pubblica non concedendo alcun spazio a condoni di alcun genere. Sul fronte della casa abbiamo avviato il nuovo piano Peep con una previsione di 2000 nuovi alloggi, il 30% dei quali destinati al mercato dell'affitto. Infine Colombo ha voluto sottolineare la positiva novità dell'astensione di Rc. E' una astensione importante perché porta con se due nuovi nidi ma soprattutto perché riafferma la centralità delle politiche per i servizi. Il tutto è una base importante per lo sviluppo di un confronto serio e diffuso con Rc che mi auguro possa sfociare in una comune maggioranza.
Per Morena Manfredini, assessore alla Pi, non è stato facile costruire un bilancio di sviluppo e di qualificazione dei servizi in un quadro nazionale di forte attacco, anche finanziario, ad aree importanti come la scuola pubblica, la sanità e gli interventi sociali. Abbiamo dovuto fare i conti con una domanda crescente di servizi, soprattutto per l'infanzia, la cui unica possibilità di risposta poteva e doveva essere quella della differenzazione delle soluzioni. Così è stato garantendo nuovi posti, investendo in strutture a differenza del Governo che ha tagliato a piene mani i capitoli destinati agli investimenti.
Gianni Ricci (Modena a Colori) si è chiesto se il dibattito che ha accompagnato il voto finale non poteva e non doveva forse essere fatto prima, molto prima di giungere in aula. Forse potrà apparire un'utopia ma se così fosse ne gioverebbe l'intera qualità della proposta finale di bilancio. Ricci infine ha criticato la scelta della Giunta di iscrivere ai capitoli degli investimenti opere che di fatto si sa che non verranno realizzate nel corso dell'esercizio. E proprio in questa ottica si è poi chiesto che fine hanno fatto gli investimenti previsti lo scorso anno per la qualificazione del centro storico.
L'ultimo intervento prima della replica conclusiva del sindaco è stato quello del Vice sindaco, Ennio Cottafavi. E' un bilancio importante per le conferme politiche che il dibattito ha evidenziato ma anche per le novità che sono emerse. Novità che ci lasciano ben sperare sulla possibilità di un confronto reale con forze importanti come Rc e Modena a Colori. Nel merito dei numeri e dei capitoli, Ennio Cottafavi ha ricordato lo sforzo compiuto per contenere gli incrementi tariffari per i servizi a domanda individuale entro il tetto del 2,5%
Una scelta precisa la nostra, in difesa dei servizi. Infine sulle interessate critiche mosse dal Polo alla scelta di Rc di astenersi, Cottafavi ha respinto ogni accusa di baratto. Ciò che è vero è che è iniziato un percorso, una ricerca, per verificare la possibilità di trovare linee programmatiche e di lavoro comuni.
Intervenendo in sede di replica il sindaco Giuliano Barbolini ha detto che dal dibattito sono emersi alcuni fatti politici di rilievo: la conferma di un atteggiamento chiuso e di diffusa lamentazione da parte di Forza Italia che non so quanto sia conveniente. Si insiste con rappresentazioni della città in declino, quasi caricaturali. Credo invece che Modena sia una città che cresce, una città che sta affinando un progetto di trasformazione.
Ma il dibattito - ha poi proseguito Barbolini - ha proposto anche altri segnali, ben diversi da quelli Forza Italia. Mi riferisco all'astensione, significativa e rilevante, di Rc. Credo che da questa scelta possa aprirsi una fase politica importante, certamente non scontata, di confronto su un progetto per la città ed in particolare sulle modalità e le capacità di risposta all'attacco del governo alle politiche del welfare. Più in generale, poi, credo si possa parlare di un contributo concreto per la riaffermazione di importanti riferimenti valoriali di questa città. Barbolini ha poi apprezzato l'impianto di ragionamento e di approccio ai problemi della città cosi come alle proposte avanzate dalla Giunta seguito dai consiglieri di Modena a Colori nel corso del dibattito. Si è ragionato insieme su come vincere le sfide che abbiamo di fronte per garantire un futuro di crescita alla città. E' importante interrogarsi su come è possibile promuovere innovazione, ricerca, sviluppo, in un quadro di compatibilità ambientale, di qualità della vita.
Posto in votazione, il bilancio preventivo è stato approvato con i voti favorevoli di Ds, Udeur e Maregherita, l'astensione di Rc e il voto contrario di An, Fi, Modena a Colori e Udc.


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MA LAPAM LO BOCCIA


Lapam Federimpresa della Zona di Modena accoglie con perplessità il solito rimpallo di responsabilità fra Stato Centrale ed Enti Locali, compreso Modena, su chi taglia le risorse e su chi si vede compresso nel compito di garantire “il livello generale dei servizi”.
Ora, pur registrando integralmente il “taglio” indicato dal Sindaco in 2,5 milioni d’euro in meno rispetto al 2002, assistiamo ad un bilancio che (confronto con l’ ”assestamento” 2002), incrementa la voce “entrate tributarie “da 109,264 milioni d’euro a 120,497.
Ciò, di là dalle singole voci e delle ragioni che le sostengono non è, per noi, con tutta la buona volontà, praticabile.
Infatti, si moltiplicano i segnali d’affanno delle nostre imprese sul mercato internazionale. Un paio di recentissime rassegne della ceramica svoltesi nel nord Europa, di fronte a qualche segnale di tenuta del mercato tedesco del settore e di quelli ad esso collegati, hanno visto i listini dei nostri imprenditori inesorabilmente “pesanti” per potere utilmente manovrare sul mercato stesso.
In questo contesto diventa difficile spiegare ad imprenditori schiacciati dal costo dell’energia originato da una scelta strategica per ora onerosissima sul modo di produrla, e che sopportano una pressione fiscale che, di giorno in giorno, tende a mettere fuori mercato le loro aziende, che occorre “difendere in ogni modo il livello del welfare”.
Ciò, nello specifico del Comune di Modena, a fronte di un bilancio vastissimo, articolato, fortemente diversificato per progetti, programmi, obiettivi (28 solo i soggetti che, con relazioni differenziatissime fra loro, svolgono servizi per conto del Comune). Si tratta di una tal massa d’interventi che, per la sua stessa dimensione ed articolazione, consente di immaginare l’esistenza di vaste aree di razionalizzazione,
Nella “Relazione” del Sindaco si ragiona di 84 milioni d’euro d’investimenti nel 2002, di 300 milioni di essi programmati fra il 2003 ed il 2005. A fronte sta l’elenco, nella “Relazione Previsionale e Programmatica 2003-2005” delle “Opere Pubbliche Finanziate negli Anni Precedenti e non Realizzate “, (in tutto od in parte). Un robusto elenco di 154 obiettivi non raggiunti. Perché dunque tanti sacrifici quando la capacità di spendere è, senza cercare qui colpe o colpevoli, tanto inferiore alle aspettative che si programmano?
Possibile che in questa girandola di numeri e d’obiettivi non si trovasse il modo di non incrementare la pressione su cittadini ed imprese?
Sembra emergere da questo bilancio un quadro di programmi che, fondati su scale d’obiettivi, moltiplicano le azioni in modo tale che è difficile costruire un normale comparazione costi- benefici per ognuna di esse.
Nell’insieme esce un bilancio molto complesso. Sono presenti elementi interessanti ove si adombrano patti d’area per sostenere, con l’ingresso controllato e programmato di lavoratori stranieri, una situazione economica e demografica difficile, (ed in questo le aziende associate Lapam Federimpresa faranno la loro parte in termini di relazioni internazionali, di formazione professionale, di politiche per la casa). Permane tuttavia la sensazione di un mondo di relazioni attorno al Comune più capace a perpetuarsi che a razionalizzarsi e di un assieme d’impegni ed investimenti che si sviluppano con una logica espansiva intrinseca, indifferenti alla maggiore o minore capacità di spesa della società che deve, comunque, sostenerli.

Il presidente Lapam Federimpresa Zona di Modena
Gianni Valentini>


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lunedì, gennaio 27, 2003

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A MODENA IL GIUDICE CASELLI E "LE NUOVE SCHIAVITU'"
Martedì 28 gennaio, ore 21, all'Itis Corni in via Leonardo da Vinci 300/a serata dedicata alla lotta alle mafie

Giancarlo Caselli, giudice alla Procura di Torino ed Enzo Ciconte e Pierpaolo Romani, consulenti della Commissione Antimafia e autori della ricerca "Le nuove schiavitù - il traffico degli esseri umani nell'Italia del XXI secolo" saranno gli ospiti della serata d'apertura della Carovana Antimafia dell'Emilia Romagna in programma martedì 28 gennaio, alle 21, nell'auditorium Itis Fermo Corni in via Leonardo da Vinci 300/a. Ciconte e Romani hanno scritto a quattro mani un libro sul traffico di essere umani utilizzando molti atti processuali, analizzando il fenomeno dell'immigrazione clandestina e la tratta delle persone. Il primo fenomeno coinvolge migliaia di uomini e donne costretti a lasciare la loro terra a causa della povertà. Il secondo riguarda persone che con l'inganno e la vilenza, vengono reclutate, ridotte in schiavitù e spesso costrette a prostituirsi. Caselli, attualmente alla Procura del capoluogo piemontese, è stato Magistrato di Cassazione, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e Direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria. La Carovana Antimafia dell'Emilia Romagna è un' iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. Consiste in una serie di appuntamenti itineranti, per sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta alle mafie e con modalità di coinvolgimento alla spettacolo, alla proiezione di film, all'animazione per i più piccoli. La carovana percorrerà tutta l'Italia per fare nuovamente tappa a Modena il 21 marzo 2003 in occasione dell'ottava Giornata della memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La serata sarà coordinata da Anna Bulgarelli, Presidente della Circoscrizione n. 4.


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AMNESTY INTERNATIONAL A COLIN POWELL:
‘LA MINACCIA IRACHENA GIUSTIFICA LA MINACCIA CHE UN’AZIONE
MILITARE RAPPRESENTA PER I DIRITTI UMANI?’


‘Quanto pesa la minaccia posta oggi dall’Iraq rispetto a quella che
un’azione militare americana rappresenta per i diritti umani e le vite
innocenti in Medio Oriente?’. E’ questa la domanda che Irene Khan,
segretaria generale di Amnesty International, ha rivolto ieri a Davos
al segretario di Stato USA Colin Powell.
Mentre ascoltava l’intervento di Powell al Forum economico
mondiale, Irene Khan ha voluto esprimere la preoccupazione di molti
gruppi della societa’ civile per la situazione umanitaria in Iraq,
estremamente fragile dopo un decennio di sanzioni e di gravi
violazioni dei diritti umani compiute dal regime iracheno.
‘L’azione militare potrebbe facilmente precipitare in un enorme
disastro. Come nel 1991, potremmo trovarci ancora di fronte a un
milione di rifugiati e a un incubo umanitario, qualora Iran e Turchia
confermassero l’annunciata intenzione di chiudere i confini’ ha
aggiunto Irene Khan.
La segretaria generale di Amnesty International ha anche messo in
guardia circa il rischio di rappresaglie all’interno dell’Iraq:
‘Conoscendo il modo in cui Saddam tratta il suo popolo quando e’
messo in difficolta’, l’eventualita’ di un bagno di sangue sarebbe
assai probabile. Questa non e’ solo una congettura: e’ cio’ che e’
accaduto in passato e potrebbe accadere ancora’.
L’effetto dell’azione militare nei confronti dell’Iraq non sarebbe
limitato a questo paese: Irene Khan ha paventato un ‘effetto onda
ovunque: peggioramento del conflitto in Medio Oriente, proteste e
violenze in altri paesi musulmani, la vita di molte persone a rischio’.
Amnesty International crede che sacrificare i diritti umani delle
persone in nome di considerazioni geopolitiche e’
inaccettabile.


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giovedì, gennaio 23, 2003


====== MODENA ======



RITA LEVI MONTALCINI DOMANI A MODENA
La celebre scienziata in città domani, 24 gennaio per due incontri con la città dedicati alla raccolta di fondi per aiutare le donne africane


Domani, venerdì 24 gennaio, sarà una giornata tutta modenese per Rita Levi Montalcini. La celebre scienziata italiana, premio nobel per la medicina nel 1986 ed anche nominata senatrice a vita, sarà infatti nella nostra città per una serie di incontri e iniziative (tutti ad ingresso libero) mirati a sostenere il progetto “Cinque euro per le donne africane”, promosso dalla Fondazione Rita Levi Montalcini e finalizzato a rendere possibile l’accesso all’istruzione alle giovani donne del continente africano. La giornata modenese della professoressa Montalcini è promossa, assieme alla stessa Fondazione Montalcini, dal Comune di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Il programma della giornata prevede un primo incontro, rivolto agli studenti modenesi, che si svolgerà alle ore 10,30 presso la chiesa auditorium della Fondazione San Carlo. Questo appuntamento, che sarà presieduto dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Gianfranco Baldini, vedrà gli interventi del sindaco di Modena Giuliano Barbolini, del rettore dell’ateneo Giancarlo Pellacani e dell’assessore all’Istruzione del Comune Morena Manfredini e ovviamente della professoressa Levi Montalcini che risponderà poi alle domande dei ragazzi presenti.
Nel pomeriggio è poi previsto, alle ore 17,30 presso l’auditorium Guido Monzani (in via Aristotele 33) un incontro con la città. Durante questo appuntamento, aperto a tutti i cittadini, il sindaco Giuliano Barbolini consegnerà un riconoscimento alla professoressa Montalcini che a sua volta formulerà un salto alla città. L’appuntamento all’auditorium Monzani si concluderà poi un concerto della corale Rossini.
Come indicato la giornata modenese della professoressa Montalcini è finalizzata alla raccolta di fondi per il progetto volto a favorire l’accesso all’istruzione delle donne africane.
Ricordiamo che i contributi possono essere versati ai seguenti recapiti:
- Bonifico bancario sul c7c n. 10.000- CIN Y ­ intestato a Fondazione Rita Levi Montalcini ­ Onlus, presso Banca Popolare di Verona e Novara, via Alessandria ­ Roma - ABI 05188
- Versamento su conto corrente postale n. 88188008, intestato a Fondazione Levi Montalcini


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mercoledì, gennaio 22, 2003


====== MODENA ======


MOSTRA DI FOTO SUI SOLDATI ITALIANI NEI LAGER DI HITLER

Venerdì 24 gennaio Modena ricorda gli internati militari italiani nella seconda guerra mondiale. Dopo l'8 settembre centinaia di persone fuggirono attraverso le fogne

Degli 810 mila soldati e ufficiali italiani catturati dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, oltre 700 mila vennero internati in 284 campi di prigionia in Germania e Polonia.
A questa pagina di storia, che rappresenta uno degli aspetti meno conosciuti della seconda guerra mondiale, è dedicata la mostra di fotografie e documenti "Gli Internati militari italiani nella seconda guerra mondiale", che sarà inaugurata venerdì 24 gennaio alle 16.30 nella sede delle Raccolte fotografiche modenesi Giuseppe Panini, in via Giardini 160, dove resterà aperta fino al primo febbraio (25 e 26 gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, dal 27 gennaio al 1 febbraio dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17, chiusa il 31 gennaio).
Realizzata dalle Raccolte fotografiche, dall'Istituto storico di Modena e dai Comuni di Modena e Sassuolo (dove si trasferirà in aprile), la mostra è stata curata da Paolo Battaglia e Claudio Silingardi nell'ambito delle iniziative per il Giorno della memoria, che il 27 gennaio di ogni anno, data dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, ricorda in tutta Italia lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei lager nazisti (informazioni ai numeri 059 206805-206807 e nel sito internet www.comune.modena.it).
Attraverso fotografie in gran parte realizzate dall'ufficiale Vittorio Vialli e messe a disposizione dall'Istituto Parri di Bologna, la mostra ricostruisce la vicenda dei militari italiani dal momento della cattura fino ai giorni della liberazione e del ritorno in Italia passando per la lunga e terribile prigionia nei lager del Reich. E ricorda le vicende modenesi del periodo immediatamente successivo all'8 settembre, come ad esempio la fuga attraverso le fogne di alcune centinaia di prigionieri rinchiusi nella caserma della Cittadella a Modena.
A due ore dall'annuncio radiofonico dell'armistizio, tutti i comandi tedeschi avevano infatti ricevuto la parola d'ordine "Achse", che prevedeva il disarmo immediato di tutti i militari italiani e la loro cattura. Il governo di Badoglio e il re, non ritenendo possibile una resistenza armata, avevano abbandonato il paese nelle mani della Wehrmacht e lasciato l'esercito senza ordine alcuno, fuggendo a Sud, con l'unico scopo di garantire la continuità della corona. La mancata preparazione alla inevitabile reazione tedesca ebbe come conseguenza lo sfaldamento dell'Esercito italiano, distribuito principalmente in Jugoslavia, Grecia, Albania, ma anche in Francia e in Corsica.
Accanto alla mostra, il programma delle iniziative per il Giorno della memoria prevede per venerdì 24 gennaio alle 20.30, nella sala riunioni al primo piano della cooperativa I Gelsi (via Vignolese), una conferenza di Fausto Ciuffi, dell'Istituto storico di Modena, sul tema "Il senso e i percorsi della memoria".


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RECORD DI ISCRITTI PER LA CISL MODENESE

Il sindacato di Palazzo Europa ha chiuso il 2002 con 59.174 adesioni, registrando un aumento di 708 tessere (pari al +1,21 per cento) rispetto all'anno precedente. Grazie a questi numeri la CISL di Modena conferma la sua leadership in Emilia Romagna ed è sempre più vicina allo storico traguardo dei 60 mila iscritti.
«Nonostante le lotte sull’art. 18 e le falsità dette sul Patto per l’Italia, i dati confermano anche nel 2002 la crescita costante della nostra organizzazione e l'aumento della sua presenza politica, sociale e di servizi ai lavoratori e pensionati», commenta soddisfatto il segretario provinciale della CISL Francesco Falcone.
Analizzando gli iscritti per categoria, si nota che le adesioni alla CISL sono cresciute in modo particolare nell’edilizia (+ 11 per cento), nei trasporti (+ 8 per cento), nel commercio, turismo, servizi (+ 7 per cento) e nelle Poste (+ 5 per cento). Significativa la crescita dell’ALAI, l’associazione dei lavoratori atipici e interinali che ha visto aumentare le tessere dell’8 per cento. Oltre ai lavoratori attivi, continuano ad aumentare anche i pensionati iscritti alla CISL, che ora sono 31.905 (+ 2,1 per cento rispetto a un anno fa) e confermano la FNP di Modena come la più importante in Emilia Romagna.


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martedì, gennaio 21, 2003


====== MODENA ======


"MANOVRA ANTISMOG, CRITICHE SENZA ALTERNATIVE"

Sul provvedimento delle targhe alterne in città e in alcuni comuni della provincia, adottato per limitare l'inquinamento atmosferico, e sulle prese di posizione critiche delle opposizioni di destra e di alcune associazioni di categoria, dicono la loro l'assessore alla mobilità Nerino Gallerani e l'assessore all'ambiente Mauro Tesauro

"Il ritorno in vigore della manovra regionale antismog ha riacceso le polemiche (specie da parte di alcune associazioni economiche) sulla presunta inutilità degli interventi mirati al contenimento dell'inquinamento, mettendoli a confronto con altrettanto presunti danni che le imprese subirebbero con le targhe alterne. Per facilitare la discussione sarebbe senz'altro utile che le associazioni di categoria quantificassero (in modo attendibile) tali danni. Infatti se siamo consapevoli che la manovra provoca disagi, riteniamo decisamente eccessivo parlare di danni, soprattutto dopo l'ultimo adeguamento delle deroghe (in vigore da gennaio) che esclude dalle limitazioni chi ha bisogno dell'automezzo per lavorare (da non confondere con chi utilizza l'auto per recarsi sul luogo di lavoro).
In verità, con la manovra impostata su certi orari e differenziata in base al mezzo utilizzato (se più o meno inquinante), non si impedisce a nessuno di muoversi, ma semplicemente chiediamo di riorganizzare i propri spostamenti e di utilizzare altri mezzi (vedi l'incremento di oltre il 10% del numero dei passeggeri sui bus il giovedì pari ad oltre 3.000 spostamenti).
Per motivare l'inutilità della manovra si fanno ragionamenti spesso inconsistenti, tirando fuori le cifre più diverse. C'è anche chi parla di calo degli inquinanti dello 0,5% chi del 5%. E' evidente che spesso non si sa cosa si dice o si è di fronte a valutazioni che distorcono la realtà. Limitare il traffico nelle ore di maggiore intensità, bloccare le auto non catalizzate che inquinano da 5 a 10 volte rispetto a quelle catalizzate, ha una incidenza ben superiore rispetto a quanto viene paventato da certi tecnici. Così pure sostenere che il blocco incide poco perché riguarda 50 giorni rispetto ai 365 dell'anno, è fuorviante quando tutti sanno che il problema delle PM10 esiste solo 5/6 mesi d'inverno, in cui non avviene il processo di dispersione spontanea delle polveri come nel periodo primaverile ed estivo. E' questo l'approccio corretto ed i dati regionali di Arpa sui primi mesi di manovra lo confermano.
Addirittura c'è chi vuole mettere in discussione anche la stima sul contributo del traffico all'inquinamento da PM10 chiamando in causa altre fonti, quando è risaputo che a Modena tutto il riscaldamento domestico è a metano e le industrie sono già ampiamente controllate e disperdono fumi da camini posti ad altezze ben superiori agli strati d'aria che vengono respirati dai cittadini.
Tutto il ragionamento di alcune associazioni sulla scarsa incidenza della manovra non tiene conto del fatto che obbiettivo dell'Amministrazione comunale non è ridurre genericamente l'impatto del traffico sull'inquinamento, ma centrare gli obiettivi indicati dalla U.E. e recepiti dal governo Berlusconi (65 mcg/m3 per non più di 35 giorni nel 2002). A Modena i superamenti sono stati 45, contro i 60 di Bologna, i 62 di Reggio, i 108 di Parma (e Modena ha più auto per numero di abitanti di queste città). Come mai? Forse le manovre antismog fatte qui qualche merito l'hanno avuto.
Certo si può discutere se fare azioni più incisive, ma allora la discussione non può concludersi che stante le difficoltà a praticarle è opportuno non fare nulla. L'unica proposta alternativa agli interventi preventivi che abbiamo ascoltato dall'Unione Industriali è quella di adeguarci alla Lombardia: limitazione delle auto non catalizzate dopo 5 giorni di superamento del limite e targhe alterne dopo 7 giorni. Questa scelta ha consentito a Milano di rispettare i 35 superamenti? No. Diciamo la verità, è una presa in giro: tutti i tecnici sanno che la riduzione del traffico al sabato e alla domenica, salvo che vi siano condizioni climatiche particolarmente avverse alla dispersione degli inquinanti, consente statisticamente di rientrare facilmente entro i limiti. Infatti non è ancora scattata nessuna limitazione.
Purtroppo occorre constatare che vi è una grave sottovalutazione degli effetti del PM10 sulla salute dei cittadini ed in particolare di anziani e bambini. Nonostante pubblicazioni scientifiche, rapporti dell'OMS che evidenziano tali rischi (100 mila morti l'anno in Europa), in nome del dio denaro qualcuno dimentica qualsiasi allarme e per giustificarsi si mettono in dubbio i dati forniti dai tecnici. Si arriva fino a chiedere delle commissioni di esperti super partes, avanzando l'inaccettabile dubbio che i tecnici di ARPA, Comune, e USL trucchino i dati. Pur valutando con prudenza le stime delle indagini epidemiologiche (che, a differenza dell'elettrosmog sono comunque unanimi nell'indicare i gravi percoli dell'inquinamento da Pm10) da parte di tutte le persone responsabili, ed a maggior ragione gli amministratori pubblici, occorre attenersi, in materia di salute dei cittadini, al principio della cautela. Per tale ragione questa Amministrazione comunale si attiene ai limiti!
fissati dall' UE (tra l'altro fissati dopo ampia discussione tra i maggiori esperti di tutti i paesi europei) e adotta le metodiche di rilevazione dei dati ambientali rese obbligatorie dal governo.
Per tacitare la coscienza alcuni critici ricorrono alla parolina magica che tutto risolve: "gli interventi strutturali" (dimenticando che comunque i superamenti sono oggi). Si chiede il coordinamento dei semafori, le rotatorie e poco altro. A parte che tali realizzazioni, anche laddove compiutamente realizzate, non hanno superato automaticamente i problemi dell'inquinamento. Nonostante l'esigenza di ricorrere ancora per qualche tempo a provvedimenti di limitazione del traffico, non vi è dubbio che questa rimane la via maestra per ridurre l'inquinamento, però è una via per la quale occorrono tempo e molti soldi.
E' una via che abbiamo imboccato da tempo: ricordo alcuni interventi già in atto (guarda caso mai citati dai cultori degli interventi strutturali): la realizzazione della filovia su tre delle principali linee cittadine, potenziamento degli incentivi per l'acquisto da parte di privati ed aziende di mezzi elettrici o la riconversione delle auto non catalizzate a metano o GPL, realizzazione di un vasto sistema di piste ciclabili, apertura delle complanari per tenere il traffico all'esterno della città, realizzazione di una prima centralizzazione semaforica su 60 impianti. Altri interventi sono in corso ed in programma: ricordo l'adeguamento ulteriore delle tangenziali (variante alla Nonantolana, le rotatorie alle intersezioni con via Emilia e via Vignolese), la riconversione del restante parco dei bus non elettrici al metano, il nuovo scalo merci ferroviario, la qualificazione ed estensione della ferrovia Modena-Sassuolo, o il proseguimento dell'attuazione del piano parcheggi!
Tema, quest'ultimo, che non si capisce bene cosa c'entri con l'inquinamento: maggiori posti auto vicino al centro non fanno altro che richiamare più traffico nelle zone più inquinate.
Resta il fatto che per realizzare tali interventi occorrono molte risorse finanziarie, e questa amministrazione ha fatto di tutto per reperirle anche vendendo del proprio patrimonio, ma purtroppo nessuna associazione ha protestato per i mancati stanziamenti nella Finanziaria per la mobilità urbana. L'attuale governo per la mobilità sostenibile (che ha caratterizzato gli interventi del precedente Ministro dell'Ambiente) ha previsto 0 risorse. La coerenza delle posizioni è difficile , ma la qualità dell'aria è un bene talmente importante che merita appunto la massima coerenza".


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CONCERTO PER LA VITA AL CLUB LA MERIDIANA

Giovedì 23 gennaio alle ore 21, serata dedicata all'Associazione Amici per la vita di Formigine presso il club La Meridiana di Casinalbo.
Per l'occasione si esibiranno in concerto Sandra Gigli, soprano e Davide Burani all'arpa.
I due artisti modenesi presenteranno il loro ultimo cd, uscito nel mese di dicembre, dal titolo "Arpadamore - Canzoni dal '900", che racchiude sedici brani tratti da colonne sonore di musical e di film, trascritti e rielaborati per voce ed arpa. Sarà anche possibile l'acquisto del cd al termine della serata, dando così un contributo ad Amici per la vita.
L'ingresso alla serata è gratuito.


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====== ITALIA ======

AMNESTY INTERNATIONAL, ICS E MEDICI SENZA FRONTIERE
DOPO LA TRAGEDIA DI SANTA MARIA DI LEUCA
CHIEDONO CHE LO STATO ITALIANO SI ATTIVI PER
GARANTIRE I DIRITTI DELLE PERSONE IN FUGA DAI CONFLITTI



Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarieta’ (ICS) e Medici Senza
Frontiere (MSF), promotori della campagna ‘Diritto di asilo: una questione di civilta’’,
esprimono forte preoccupazione dopo la tragedia di Santa Maria di Leuca dello
scorso 18 gennaio, costata la vita a sei immigrati curdi di cittadinanza
prevalentemente turca e, presumibilmente, ad altri 23 loro compagni di viaggio,
considerati dispersi in mare dalle autorita’ italiane.
«Quelle di Santa Maria di Leuca sono solo, in ordine cronologico, le ennesime vittime
di una tragedia che, tra il 1993 e il 2002, e’ costata la vita nel Mar Mediterraneo a piu’
di 3.000 esseri umani. Un numero di morti spaventoso, che fa del Mediterraneo un
mare solido, quasi calpestabile, a causa del numero crescente delle vittime dei
naufragi», ha detto Nicoletta Dentico, Direttore generale di MSF Italia.
La decisione del governo italiano, in assenza di appositi accordi di collaborazione con
Libia e Turchia, di stanziare 260 milioni di euro nel corso del 2003 per contrastare
l’immigrazione clandestina attraverso l’adozione di tecnologie piu’ incisive, non fara’
altro che rendere il Mediterraneo un mare ancora piu’ pericoloso e mortale.
Un numero crescente di disperati ­ non solo migranti economici ma, sempre piu’
spesso, bambini, donne e uomini in fuga dalla guerra ­ popola ormai il Mediterraneo,
scegliendo proprio i giorni in cui si annuncia mare grosso per mettere in acqua le loro
spesso improvvisate imbarcazioni, nella speranza, in virtu’ delle avverse condizioni
meteorologiche, di poter cogliere di sorpresa la guardia costiera e di sfuggire ai radar.
Le vittime di Santa Maria di Leuca, come i 37 morti di Agrigento del 15 settembre
2002, gli 11 di Scoglitti della settimana successiva, ma anche i 44 di Tripoli della
notte tra l’1 e il 2 dicembre 2002 ed i 18 di Tangeri dei giorni scorsi dimostrano
sempre piu’ la tendenza dei migranti a prendere il mare di notte ed in condizioni di
assoluta insicurezza meteorologica, con le conseguenza tragiche ormai davanti agli
occhi di tutti.
Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere chiedono che agli stanziamenti
del governo per le misure di deterrenza seguano stanziamenti ed interventi per
ammodernare e rendere umane le misure di accoglienza degli immigrati, ed in
particolare dei richiedenti asilo.
Chiedono, inoltre, che il governo italiano si impegni a riconoscere lo stato di grave
pericolo personale che spinge molti migranti a prendere le vie del mare, per sfuggire
da situazioni di conflitto e di persecuzione personale. E’ il caso dei richiedenti asilo
liberiani e sierraleonesi. Ancor di piu’, con il rischio di una guerra alle porte, e’ il caso
dei curdi di nazionalita’ irachena che fuggono per sottrarsi alle persecuzioni del
regime di Saddam Hussein ed ai bombardamenti dell’annunciata offensiva militare.
Ma, come la tragedia di Santa Maria di Leuca dimostra, e’ anche il caso dei curdi di
nazionalita’ turca che sfuggono alle violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo
di Ankara.
Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere chiedono al governo di farsi
garante della protezione e della sicurezza dei migranti che si dirigono verso l’Italia
alla ricerca di asilo, assicurando loro l’accesso agli strumenti garantiti dalla legge.

Per ulteriori informazioni: Amnesty International, tel. 06 4490224; ICS, tel. 06
85355081; Medici Senza Frontiere, tel. 06 44869238.
La campagna ‘Diritto di asilo: una questione di civilta’’ ha il suo sito Internet ufficiale
all’indirizzo www.dirittoasilo.it



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domenica, gennaio 19, 2003


TRENTA APPUNTAMENTI PER NON DIMENTICARE I LAGER

Dal 21 gennaio al 15 febbraio Modena, Nonantola e Sassuolo celebrano il Giorno della memoria, che ricorda le persecuzioni degli ebrei e dei deportati italiani nei campi nazisti


Con oltre trenta appuntamenti, in programma dal 21 gennaio al 15 febbraio, i Comuni di Modena, Nonantola e Sassuolo, l'Università degli studi e la Provincia celebrano il Giorno della memoria, che il 27 gennaio di ogni anno, data dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, ricorda in tutta Italia lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei lager nazisti (informazioni ai numeri 059 206805-206807 e nel sito internet www.comune.modena.it).
Un ricco programma di mostre, spettacoli, proiezioni di film e diapositive, letture, testimonianze e seminari accompagnerà le cerimonie previste nei prossimi giorni. Domenica 26 gennaio alle 12, nella Sinagoga di Modena (piazza Mazzini) la Comunità ebraica proporrà una "Preghiera in memoria dello sterminio degli ebrei". Lunedì 27 alle 10, nell'atrio centrale dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (via Università 4), l'associazione nazionale ex internati, in collaborazione con l'Ateneo, deporrà una corona accanto alla lapide che ricorda l'internato militare Giovanni Russo. Sabato 1° febbraio alle 9.30 saranno inoltre deposte corone d'alloro al monumento ai caduti e al sacrario della Ghirlandina e in tutti i Comuni della provincia, a cura della Confederazione delle associazioni combattentistiche di Modena, saranno collocate locandine con messaggi di pace su cippi e lapidi che ricordano i caduti.
Alcune delle iniziative in programma coinvolgeranno le scuole. Con il titolo "Studiare per ricordare", Francesco Maria Feltri propone proiezioni di diapositive per le ultime classi delle superiori sul tema dell'antisemitismo nazista e sulla Shoah. Gli incontri si svolgeranno martedì 21 gennaio dalle 14,30 alle 16,30 al Tassoni, giovedì 23 dalle 10,30 alle 13 al Corni, mercoledì 29 dalle 10,30 alle 13 al Barozzi, martedì 4 dalle 11 alle 13 e sabato 8 febbraio dalle 8 alle 10 al Guarini.
Venerdì 24 e giovedì 30 gennaio dalle 9 alle 11 e dalle 11 alle 13 si svolge inoltre nella Sala consiliare del Comune di Modena il percorso didattico per i ragazzi del biennio delle superiori "Nascere con la stella: le esperienze di Villa Emma e del ghetto di Terezin" a cura di Sandra Tassi (verrà riproposto venerdì 31 gennaio dalle 8 alle 13 nell'auditorium della scuola media di Nonantola). Lunedì 27 gennaio per i ragazzi della scuola media e lunedì 3 febbraio per i bambini della quinta elementare, dalle 9 alle 10.30 e dalle 11 alle 12.30 la libreria Nuova Tarantola (via Canalino, angolo via dei Tintori) propone letture per i ragazzi sempre a cura di Sandra Tassi.
Lunedì 27 gennaio, per iniziativa della Circoscrizione 3, è inoltre programma a Modena una visita guidata al Parco della Resistenza rivolta alla classe 3^ C della scuola media Lanfranco e condotta da Rina Pioli Camellini dell'Anpi di Modena. Alle 11 sarà ripristinato il totem dedicato alla Resistenza, danneggiato da atti vandalici.
Non sono invece rivolti solo ai giovani l'incontro con Fausto Ciuffi dell'Istituto storico di Modena sul tema "Il senso e i percorsi della memoria" (venerdì 24 gennaio alle 20.30 nella sala riunioni del primo piano de "I Gelsi", in via Vignolese) e la visita guidata gratuita in città dal titolo "I luoghi della memoria", organizzata dall'Università per la liberà età Natalia Ginzburg e condotta sabato 25 gennaio dalle 9.45 alle 15 dal grafico Pino Ligabue (è gradita la prenotazione telefonica al numero 059 821141, appuntamento in piazza Grande davanti al Caffè Concerto).
Il 28 gennaio alle 16, nella sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università (largo Sant'Eufemia 19), si svolge il seminario "Il regime fascista: repressione del dissenso, organizzazione del consenso", organizzato dal dipartimento di Scienze della cultura e del linguaggio e dall'Istituto storico di Modena (partecipano Giovanna Procacci, Paul Corner, Antonio Parisella e Mimmo Franzinelli).
Sempre alla Facoltà di Lettere e Filosofia si svolge il seminario "Guerra, violenza, memoria: donne e uomini nelle guerre mondiali del '900". Il 29 gennaio alle 17 si parla di "Deportazione e memoria femminile" a cura di Bruna Bianchi, l'11 febbraio alle 17 di "Donne e resistenza. La forza della memoria" a cura di Caterina Liotti e il 20 febbraio alle 17 di "Guerra, violenza, memoria: donne e uomini nelle guerre mondiali del '900" a cura di Dianella Gagliani. Il seminario è promosso dal Centro documentazione donna e dal Dipartimento di Scienze della cultura e del linguaggio.
Il programma del Giorno della memoria prevede inoltre la presentazione di libri. Martedì 4 febbraio alle 17.30 Francesco Maria Feltri presenta alla libreria Nuova Tarantola di Modena (via Canalino angolo via dei Tintori) il volume di di Jant T. Gross "I carnefici della porta accanto. 1941: il massacro della comunità ebraica di Jedwabne in Polonia". Giovedì 6 febbraio alle 17, nella sala riunioni del Centro documentazione educativa (via Saragozza 100), viene presentato il quaderno didattico "Tutti salvi La vicenda dei ragazzi ebrei di Villa Emma, Nonantola 1942-1943" di Monica Debbia e Marzia Luppi (intervengono Mauro Serra e Giuliano Albarani). Sabato 15 Febbraio alle 17, alla libreria Feltrinelli (via Cesare Battisti 17) Italo Moretti presenta infine il suo nuovo libro "I figli di Plaza de Mayo". Introduce Nora Sigman.

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DAI PRIGIONIERI DI HITLER AI RAGAZZI DI VILLA EMMA

Le mostre in programma a Modena, Sassuolo e Nonantola per il Giorno della memoria

Degli 810 mila soldati e ufficiali italiani catturati dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, oltre 700 mila vennero internati in 284 campi di prigionia in Germania e Polonia. A questa pagina di storia è dedicata la mostra di fotografie e documenti "Gli Internati militari italiani nella seconda guerra mondiale", che sarà inaugurata venerdì 24 gennaio alle 16.30 nella sede delle Raccolte fotografiche modenesi Giuseppe Panini, in via Giardini 160, dove resterà aperta fino al primo febbraio.
L'esposizione, realizzata dalle Raccolte fotografiche, dall'Istituto storico di Modena e dai Comuni di Modena e Sassuolo (dove si trasferirà in aprile), rientra fra le mostre organizzate in occasione del Giorno della memoria.
Dal 27 gennaio (inaugurazione alle 15) al 9 febbraio si può infatti visitare nel corridoio dei passi perduti del Palazzo comunale di Modena la mostra "I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola, 1942-1943", curata dai Comuni di Modena e Nonantola. All'inaugurazione saranno presenti i sindaci Giuliano Barbolini e Stefano Vaccari. In programma una visita guidata a cura di Ombretta Piccinini, responsabile dell'Archivio storico del Comune di Nonantola.
Dal 30 gennaio (inaugurazione alle 17) al 9 febbraio è aperta alla Polivalente Arci San Faustino, in via Wiligelmo 72, la mostra fotografica "Immagini per aiutare la verità e l'amore a vincere. Ricordare la Risiera di San Sabba di Trieste" di Walter Slatich. L'esposizione, a cura del comitato provinciale di Arci Nuova Associazione, è accompagnata da un libro di 12 tavole che racconta la storia della Risiera e l'avvento del fascismo a Trieste. Nell'ambito dell'iniziativa sarà presentato il libro di Elena d'Ambrosio "A scuola con il Duce. L'istruzione primaria nel ventennio fascista".
A Sassuolo, domenica 26 gennaio alle 11 apre al Comparto municipio, in via Pretorio - viale XX settembre, la mostra "Per non dimenticare la Shoah", curata dal Comune , dal Laboratorio di didattica della Storia e dall'Istituto Storico di Modena e da Studio "Pro Forma" (presentazione di Gianfranco Moscati).
A Nonantola, lunedì 27 gennaio alle 18, al Centro per la pace e l'intercultura "Villa Emma" (via Roma 32), sarà inaugurata la mostra "Gli ebrei e la città. Fotografie dagli album di famiglia", aperta il 31 gennaio, l'1, il 2, il 7, l'8 e il 9 febbraio dalle 15 alle 18 e il 20 gennaio e il 6 febbraio dalle 10 alle 12.30 (visite guidate per le scuole su prenotazione telefonica al 059-896656). La mostra è realizzata dall'Archivio storico del Comune di Nonantola e dalle Raccolte fotografiche modenesi Panini.


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SERATA DI MUSICA E PRIMA NAZIONALE PER "VILLA EMMA"

Spettacoli e film in programma a Modena e Nonantola per il Giorno della memoria

Le musiche di compositori che hanno vissuto in Europa negli anni degli avvenimenti razziali e della guerra saranno il filo conduttore del concerto conferenza di Omar Zoboli e Adrian Oetiker "Dall'utopia tedesca all'esilio americano, dalla 'musica degenerata' al 'Nuovo Mondo'", in programma domenica 26 gennaio alle 21 al Teatro delle Passioni di Modena (via Carlo Sigonio 382) per iniziativa dei Comuni di Modena e Nonantola e della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia.
L'appuntamento, che rientra tra le iniziative organizzate per il Giorno della memoria, propone musiche di Pawel Haas, Bela Bartok, Stefan Wolpe, Elliot Carter.
Nato a Nonantola, Omar Zoboli è uno degli strumentisti a fiato italiani più noti a livello internazionale. Docente di musica di Basilea, ha suonato come solista in Europa, America e Giappone e fa attualemente parte dell'Orchestra da camera di Basilea. Ha registrato oltre 50 dischi e ha tenuto corsi di perfezionamento in Inghilterra, Svizzera, Spagna, Germania, Svezia, Sudamerica e Italia.
Il pianista svizzero Adrian Oetiker, professore all'Accademia di musica di Basilea, ha suonato con orchestre prestigiose come la Tonhalle Orchester di Zurigo, la Bavarian Radio Symphony, l'Irish National Symphony Orchestra e la Kielce Philarmonic Orchestra. Si è esibito a Zurigo, Berlino, Milano, Istanbul, Washington e Detroit.
Lunedì 27 gennaio alle 21, nella Sala delle Colonne del Palazzo comunale di Nonantola, il Teatro del Battito porta in scena in prima nazionale lo spettacolo "I ragazzi di Villa Emma" di Claudio Tomati, con Marco Filatori e la regia di Toni Caroppi. L'iniziativa è del Comune di Nonantola. Iingresso libero con prenotazione all'Urp di Nonantola (tel. 059 896625).
Lo spettacolo racconta l'arrivo a Nonantola di una settantina di ragazzi ebrei, quasi tutti di nazionalità tedeca, in fuga dalla Germania per le persecuzioni naziste. I ragazzi vengono subito ben accolti dalla gente del paese e alloggiati inizialmente a Villa Emma, concessa da una famiglia ebrea italiana.
Il programma del Giorno della memoria propone anche proiezioni cinematografiche. Lunedì 27 gennaio alle 21,15 la sala Truffaut di Modena (via degli Adelardi 4) propone il film "Il pianista" di Roman Polanski, storia vera di un pianista ebreo sopravvissuto al ghetto di Varsavia e salvato da un ufficiale tedesco incantato dalla sua musica. Sempre alla sala Truffaut, lunedì 3 febbraio alle 21.15 vengono proposti cortometraggi sul tema della memoria: "Notte e nebbia" di Alain Resnais, "Ritratto dello zyklon", "L'albero delle noci" e "La canzone muta" di Elida Schogt, "La marcia" e "Alla memoria" di Abraham Ravett. Le proiezioni si svolgono in collaborazione con l'Associazione circuito cinema.


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giovedì, gennaio 16, 2003


====== MODENA ======


UNA GUIDA AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

Nella pubblicazione, realizzata dal Cesc e dall’Informagiovani del Comune di Modena, tutte le informazioni utili rivolte a ragazzi e ragazze



Dalla collaborazione fra il CESC ­ Coordinamento Enti Servizio Civile di Modena e l’Informagiovani del Comune di Modena è nata “Al servizio degli altri…”, che è una guida all’obiezione di coscienza, al servizio civile volontario, al volontariato europeo ed internazionale.
La pubblicazione vuole raggiungere tutte le ragazze e i ragazzi che abitano nel nostro territorio e fornire loro uno strumento per informarsi e conoscere le opportunità legate al servizio civile, come occasione di crescita personale e formativa. Il servizio civile e il servizio civile volontario, allargato anche alle ragazze, costituiscono una possibilità di impegnarsi concretamente nel tessuto sociale della nostra città, contribuendo a coltivare un senso di appartenenza ad una comunità più ampia e una grande solidarietà sociale.
I temi trattati all’interno della guida riguardano: servizio civile come obiezione di coscienza (con relativo percorso per l’aspirante obiettore); servizio civile nazionale su base volontaria rivolto alle ragazze e ai ragazzi di età compresa fra i 18 e i 26 anni; il servizio civile all’estero come volontariato internazionale ed infine il servizio volontario europeo (SVE), una delle azioni del Programma Gioventù della UE.
La guida sarà disponibile in formato cartaceo dal 20 gennaio 2003 presso l’Informagiovani del Comune di Modena e presso il CESC; sarà inoltre consultabile on line nei siti internet del CESC di Modena (http://www.cescmodena.net) e dell’Informagiovani del Comune di Modena (http://www.comune.modena.it/informagiovani).


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AUMENTANO GLI ISCRITTI ALLA CGIL: + 2,35%


Aumentano i lavoratori attivi iscritti alla Cgil nell'anno 2002, 1341 in più, pari a un +2,35% . Gli iscritti complessivi nel 2002 sono aumentati dell'1,084%, e hanno raggiunto quota 126.238 ( gli iscritti 2001 erano 124.884), confermando così le previsioni dello scorso novembre. In leggero aumento anche i pensionati, con un'inversione di tendenza iniziata per la verità lo scorso anno. Ma la parte del leone la fanno le categorie industriali con un + 591 iscritti (metalmeccanici in testa con + 443, e gli edili con + 350, mentre flessioni si registrano nel tessile abbigliamento e nel settore agricolo). Molto bene anche il terziario (trasporti, banche e
assicurazioni, commercio) dove l'aumento è stato di 303 iscritti, e i servizi pubblici (settore energia, dipendenti pubblici, scuola e università) con un aumento di 338 adesioni.
"Il 2002 è stato un anno di forte impegno - afferma Rossana Trenti, della segreteria provinciale confederale - a partire dalla grande manifestazione del 23 marzo a Roma fino allo sciopero generale del 18 ottobre; abbiamo raccolto capillarmente oltre 5,1 milioni di firme, nelle fabbriche, nelle piazze, nei mercati in pochissimi mesi per sostenere la campagna sui diritti "Tu togli - io firmo". E ancora abbiamo promosso tante altre iniziative, di lotta e non, che sono state realizzate per non rendere vane le conquiste ottenute in passato e per la salvaguardia dei diritti fondamentali, non solo l'art. 18 ma anche l'occupazione, la sanità, la scuola, le pensioni ed uno stato sociale che tuteli i più deboli".
Il sindacato di piazza Cittadella fa dunque un bilancio molto positivo del 2002, in termini di consenso e di fiducia raccolta tra i lavoratori, i giovani ed i pensionati, consenso che ne rafforza le convinzioni, le strategie e gli obiettivi.


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====== ITALIA / MONDO ======



ANCORA "SCOMPARSO" L'OPPOSITORE SIRIANO
RIMPATRIATO DA MALPENSA A NOVEMBRE. AMNESTY
INTERNATIONAL SOLLECITA NUOVAMENTE UN INTERVENTO
DELLA DIPLOMAZIA ITALIANA.
UN APPELLO SU WWW.AMNESTY.IT


La Sezione Italiana di Amnesty International ha denunciato oggi che
Muhammad Sa'id al-Sakhri, l'oppositore siriano rimpatriato
dall'aeroporto di Malpensa il 28 novembre scorso nonostante avesse
fatto domanda di asilo politico, risulta ancora "scomparso". La
moglie, Maysun Lababidi, e' stata scarcerata insieme ai quattro figli
minorenni ed e' ospitata presso parenti nella citta' di Hama: deve
presentarsi ogni settimana ai servizi di sicurezza e le e' proibito
lasciare la citta'.
"Temiamo che Muhammad Sa'id al-Sakhri si trovi ad Aleppo, nel
nord della Siria, nelle mani dei servizi segreti militari, senza contatti
col mondo esterno, e che possa subire o aver gia' subito
maltrattamenti e torture" - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente
della Sezione Italiana di Amnesty International.
Muhammad Sa'id al-Sakhri e' accusato di aver militato nella
Fratellanza musulmana, un movimento illegale di opposizione attivo
in Siria dalla fine degli anni '70, l'appartenenza al quale, sulla base
della Legge 49 del 1980, e' punibile con la pena di morte.
Egli era sbarcato il 23 novembre all'aeroporto di Milano Malpensa -
insieme alla moglie e ai quattro figli di 2, 6, 9 e 11 anni - proveniente
da Baghdad, dove la famiglia aveva vissuto in esilio per 11 anni, via
Amman. All'arrivo aveva presentato domanda di asilo politico, che le
autorita' italiane avevano respinto in modo del tutto sommario. Il 28
novembre tutta la famiglia al-Sakhri era stata rimpatriata in Siria.
"L'Italia e' responsabile della sorte di Muhammad Said al-Sakhri. Il
nostro paese deve porre rimedio alla grave violazione del diritto
internazionale commessa rimpatriando un oppositore politico in un
paese nel quale la sua vita e' a rischio" - ha sottolineato Bertotto.
"Per questo, Amnesty International sollecita ancora una volta le
autorita' italiane ad intervenire con la massima urgenza presso
Damasco per garantire il rispetto dei diritti umani e l'incolumita' fisica
di Muhammad Sa'id al-Sakhri e dei suoi familiari".
Sul sito www.amnesty.it e' possibile sottoscrivere un appello ai
ministri degli Affari Esteri e dell'Interno in favore della famiglia al-
Sakhri.

martedì, gennaio 14, 2003



====== MODENA ======


META, IN BORSA CON PIU' CAPITALE

Approvata dal Consiglio la procedura definitiva per la collocazione in borsa



Stesura finale ieri in Consiglio comunale per la struttura di offerta che accompagnerà Meta Spa in borsa. Il documento, approvato dalla maggioranza con l'astensione dal voto di Rc e il no di tutto il centro destra, modifica in alcune parti il percorso precedente senza nulla variare, però, nei capitoli relativi ai possibili tempi d'ingresso rimasti tarati sulla "finestra" di fine febbraio, inizio marzo.
Nessun cambiamento di rotta, dunque, ma semplicemente - come ha sottolineato il sindaco - "una doverosa operazione di ritaratura per rafforzare la nostra proposta d'offerta oltre che per perfezionare le sue capacità difensive di fronte ad un mercato sempre più segnato da forti indeterminatezze".
La nuova struttura di offerta, disegnata su indicazione di BNP Paribas quale advisor del Comune di Modena e Banca Intesa, rispetto alla precedente punta in misura maggiore su un aumento di capitale di Meta, cioè sull'emissione di nuove azioni che potranno essere sottoscritte da investitori privati e istituzionali. Con l'emissione di nuove azioni i fondi raccolti saranno così destinati a sostenere lo sviluppo della società ed il suo piano industriale. Si punta in questo modo ad un rafforzamento patrimoniale della società e della sua capacità di crescita.
Intervenendo nel dibattito Giorgio Barbolini, capogruppo di Fi, ha fortemente criticato la Giunta per l'ennesima modifica della struttura d'offerta. Quello che ci viene proposto oggi non è altro che una ulteriore conferma di quello che da anni Fi sostiene. Lo sbarco in borsa, oltre che estremamente ritardato, si configura come un goffo tentativo del Comune di far cassa, tanto più grave oggi che questa Giunta ha svenduto tutto quanto è possibile e impossibile.
Per Ercole Toni (Ds), pur in presenza di tempi difficili e di forti preoccupazioni per le nuove quotazioni in borsa, la finestra che sui apre a febbraio è una occasione da non perdere.
Di tutt'altro segno l'intervento di Andrea Galli (An) per il quale la nuova strutturazione d'offerta si configura come una vera e propria stampella per cercare di evitare il tracollo in borsa.
Non giova certamente all'azienda e alla città - ha detto Antonio Finelli (Ds) presentare Meta - come spesso fanno le forze del centro destra - in disfatta economica e finanziaria. E' un atteggiamento grave non solo perchè non corrispondente al vero: Meta è una struttura sana e strutturata. E' grave anche e soprattutto perché si rende un pessimo servizio ad un patrimonio di servizi, di professionalità e di tecnologie che è di tutta la città.
Come in precedenza aveva sostenuto il consigliere Galli, Olga Vecchi (Fi) non ha esitato a giudicare "in svendita" Meta e la sua struttura. Essa sta pagando pesantemente il volere del suo unico padrone vero che è il Comune di Modena.
Marta Andreoli (Rc) la nuova procedura non fa che confermare un quadro già in passato segnalato di forti difficoltà. Si è privilegiato il tecnicismo rinunciando colpevolmente ad ogni traduzione politica delle scelte. Anche per questo appare difficile capire quali saranno i vantaggio o i non vantaggi per i cittadini.
Come Margherita - ha detto Giandomenico Glorioso - non abbiamo sicuramente certezze sulle proposte di modifica. Dai tecnici vengono indicazioni precise che consideriamo importanti e responsabilizzate per l'individuazione delle soluzioni migliori. Dal capogruppo della Margherita, poi, è venuto l'invito a valutare come possibile e per lui anche auspicabile la soluzione di un ingresso in borsa magari non più a febbraio marzo ma ad aprile maggio con il bilancio 2002 di Meta già approvato.
Achille Caropreso (Fi) ha scelto - come lui stesso ha voluto precisare - la politica criticando l'atteggiamento assunto da Rc. La vostra non partecipazione al voto che significa di fatto astensione è qualche cosa di molto diverso rispetto alle vostre passate critiche alle privatizzazioni. Di queste svolte verso la maggioranza io credo debbano essere informati gli elettori.
In molti interventi del Centro destra - ha detto Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds - ho colto una preoccupante confusione tra solidità di una azienda e valore delle sue azioni. Meta è una azienda solida e da questo bisogna partire se si vuole ragionare di percorso verso la borsa. Nel merito della proposta occorre sottolineare la scelta di aumentare il capitale particolarmente positiva e significativa rispetto alla soluzione - comunque anche questa possibile - della vendita delle azioni.
Adolfo Morandi (Fi) ha detto che "le manovre che vengono proposte sembrano indicare che non sia ha più fiducia nell'ingresso in borsa di Meta e questo è quanto di peggiore si possa offrire nel momento che si decide comunque e in ogni caso di procedere con la quotazione".
Particolarmente critico l'intervento di Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori). In questi anni di discussione e di percorsi verso la borsa abbiamo assistito a decine di svolte senza direzione a cominciare dal piano industriale già cambiato almeno quattro volte. L'unica cosa che non muta è la caparbietà del sindaco a volere entrare in borsa. Quella di oggi è la terza volta che ci viene proposto una diversa struttura di offerta; il tutto senza tenere in considerazione che le condizioni per una scelta del genere volgono ormai da tempo al peggio. Appare evidente, dunque, che si deve andare avanti a tutti i costi. Ulteriori attese potrebbero portare la decisione a ridosso delle elezioni e la cosa preoccupa sia il sindaco che la maggioranza.
Dopo un breve intervento del capogruppo di An, Gianpaolo Verna, teso a conoscere le future strategie verso la borsa se il mercato continuerà a manifestare segni pesantemente negativi, è stata la volta di Antonio Maienza (Udeur). Della nuova proposta di struttura della offerta credo vada positivamente sottolineata l'ulteriore perfezionamento delle soluzioni di flessibilità di fronte alle dinamiche del mercato. Dopo aver sottolineato la natura della operazione - a suo dire certamente non di cassa ma di strategia industriale - Maiernza ha concluso auspicando una entrata in borsa da concretizzarsi possibilmente entro il 2003 sfruttando la "finestra" migliore .
Per Francesco Frieri, capogruppo di Rc, tra i nuovi dispositivi della struttura d'offerta va analizzata con attenzione la possibilità da parte dei dipendenti ed ex dipendenti di Meta di accedere all'acquisto di azioni con percorsi privilegiati utilizzando il Tfr. La soluzione va analizzata attentamente - ha detto - e forse per questo occorreva più tempo, anche per discuterne direttamente con gli interessati.
La colpa della grave situazione vissuta oggi da Meta, ha detto Vittorio Corsini (Udc), non può essere imputata solo al sindaco, pure fortemente responsabile. Assieme a Barbolini hanno contribuito alla disfatta di Meta anche tutti i partiti dio maggioranza, a cominciare dalla Margherita che sia in Comune che a Meta siedono su importanti poltrone, prime fra tutte quelle riservate al Vice sindaco e al Vice presidente.


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SERVIZIO CIVILE, IL COMUNE CERCA 49 VOLONTARI

Per 12 mesi svolgeranno attività con disabili, anziani e minori in cambio di un compenso mensile di 433,80 euro. Le domande vanno presentate entro il 31 gennaio



E' rivolto a ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni di età il bando per titoli e colloquio indetto dall'assessorato ai Servizi sociali del Comune per 49 volontari da impiegare nel servizio civile.
L'attività - da 25 a 30 ore settimanali per dodici mesi entro il 2003 - riguarda l'affiancamento di operatori professionali in attività di integrazione sociale rivolte a persone disabili, anziani non autosufficienti e minori. I volontari riceveranno 433,80 euro mensili al lordo della ritenuta fiscale del 18% e, al termine dei dodici mesi di servizio civile, una dichiarazione di competenze rilasciata dal Comune di Modena che potrà essere utilizzata negli ambiti dello studio e del lavoro.
La domanda di partecipazione deve essere indirizzata al Comune di Modena- Assessorato Politiche Sociali, via Galaverna 8, entro il 31 gennaio. Per informazioni si può telefonare all'Ufficio servizio civile (tel. 059 206870/ 206722) o consultare il sito www.comune.modena.it/piazzagrande/progettosci.pdf.


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====== MONDO ======



ILLINOIS: DICHIARAZIONE DI MARCO BERTOTTO,
PRESIDENTE DI AMNESTY ITALIA,
SULLA COMMUTAZIONE DELLE CONDANNE A MORTE



“La decisione del governatore Ryan e' uno dei gesti piu'
importanti nella storia dell’ultimo quarto di secolo di pena
di morte negli Stati Uniti” - ha dichiarato Marco Bertotto,
presidente della Sezione Italiana di Amnesty International,
commentando la commutazione di 150 condanne alla pena capitale
disposta oggi dal governatore uscente dell’Illinois.
“A muovere il governatore Ryan non e' stata solo una
valutazione di carattere umanitario, ma la consapevolezza -
maturata anche grazie ad approfondite ricerche e inchieste -
che la pena di morte, nell’Illinois come ovunque sia in
vigore, e' applicata in modo iniquo e arbitrario e rappresenta
una violazione dei fondamentali diritti umani”.
“Qualcosa sta cambiando negli Stati Uniti: le clamorose
denunce sugli errori giudiziari, la messa al bando delle
esecuzioni nei confronti di persone affette da disturbi
mentali, le moratorie decise a livello locale e statale e ora
l’importante presa di posizione del governatore Ryan ci fanno
sperare che il 2003 possa essere l’anno in cui gli Stati Uniti
rinunceranno a condividere con Cina, Iran e Arabia Saudita la
leadership mondiale della pena di morte”.



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sabato, gennaio 11, 2003

2003, ANNO EUROPEO DELLA PERSONA DISABILE?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Spett. Redazione, l'Unione Europea ha proclamato il 2003 "Anno Europeo della Persona Disabile". In tutti gli Stati membri dell'Unione si terranno numerose manifestazioni, che dovrebbero servire a sensibilizzare l'opinione pubblica, politici e amministratori locali, sui problemi che quotidianamente questa categoria di persone (di cui anch'io faccio parte) incontra, e, "col coltello tra i denti" tenta di risolvere, non sempre riuscendovi. Chissà se i buoni propositi sanciti a livello europeo, saranno poi mantenuti. E' lecito pensare che alla fine di quest'anno non troveremo più i parcheggi a noi riservati, indebitamente occupati? Saranno abolite tutte le barriere architettoniche nei locali pubblici ed in quelli aperti al pubblico? Potremo salire e scendere dai mezzi pubblici, autonomamente? I datori di lavoro ci assumeranno non più perché costretti da una legge, bensì perché consapevoli che, nonostante i nostri limiti, abbiamo anche delle capacità e siamo in grado di svolgere uno o più lavori? Non dovremo più fare file interminabili agli sportelli degli enti pubblici, per giunta in orario di lavoro e quindi non ci sentiremo discriminati in ufficio perché abbiamo la necessità di assentarci più degli altri? Finirà il razionamento dei presidi ortopedici (che sa tanto di quello degli alimentari in tempo di guerra) perché finalmente i nostri politici avranno capito che a nessuno interessa rivendere scarpe ortopediche e tutori (fatti su misura)? Potremo dunque sottoporci alle visite per il conseguimento e il rinnovo della patente, potremo iscriverci alle liste di collocamento negli stessi luoghi dei nostri concittadini, e non saremo più costretti a recarci nel capoluogo di provincia? Il verbale di invalidità sarà sostituito da una tessera magnetica che potremo esibire agli enti che ce ne facciano richiesta? Per patologie stazionarie o progressive non sarà più richiesto ogni anno, un certificato medico che ne attesti le condizioni stazionarie che danno diritto a presidi ortopedici? Se la risposta è sì a tutti i quesiti, allora quest'anno ha un senso, altrimenti sarà l'ennesima occasione sprecata, una perdita di tempo, oltre ad una vetrina per molti politici ed amministratori locali.

Fabrizio Dalla Villa (Villasanta)
e-mail: fdallavilla@libero.it


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venerdì, gennaio 10, 2003



====== MODENA ======



META IN BORSA PUNTANDO SULL’AUMENTO DI CAPITALE

Lunedì in consiglio comunale la delibera che potrebbe portare al collocamento delle azioni a febbraio e alla quotazione al Mercato Telematico Azionario nel mese di marzo



All’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo 13 gennaio c’è la discussione della delibera con cui vengono aggiornati e completati gli adempimenti in vista della quotazione in borsa di Meta SpA, quotazione che potrebbe avvenire già nel mese di marzo 2003. BNP Paribas quale advisor del Comune di Modena e Banca Intesa, quale Global Coordinator, hanno formulato una serie di indicazioni, riassunte nella delibera in questione, che, nella conferma dell’obiettivo della quotazione in borsa di Meta (visti anche i dati di pre-chiusura del bilancio 2002 di Meta attesi più che positivi), modificano i termini in cui tale Offerta verrà proposta ai mercati. In sostanza, mentre la precedente ipotesi prevedeva una quotazione che puntava in misura maggiore su una cessione di quote da parte di alcuni Comuni soci (il Comune di Modena detiene attualmente il 75.01%), ora si punta in misura maggiore su un aumento di capitale di Meta, cioè sull’emissione di nuove azioni che potranno essere sottoscritte da investitori privati e istituzionali. Con l’emissione di nuove azioni i fondi raccolti saranno così destinati a sostenere lo sviluppo della società ed il suo piano industriale. Si punta così ad un rafforzamento patrimoniale della società e della sua capacità di crescita. Le azioni di nuova emissione saranno pari a circa il 55% dell’offerta totale, contro una quota di circa 45% di azioni messe in vendita da parte di alcuni Comuni soci. A tali quote sono poi da aggiungere le azioni destinate alla cosidetta opzione Greenshoe (cioè a quella opzione che potrà essere esercitara dal global coordinator nei 30 giorni successivi al collocamento), il cui ammontare sarà in linea con la prassi di mercato e le azioni destinate alla Bonus Share.
L’introduzione della Bonus share è una delle novità che vengono introdotte e consiste nel fatto che il sottoscrittore delle azioni nell’ambito dell’offerta riservata al retail (inclusi i residenti nei comuni soci di Meta) avrà diritto ad avere azioni gratuite, nei termini che saranno successivamente comunicati, a condizione che mantenga il possesso delle azioni sottoscritte per un determinato periodo. Per i dipendenti ed i pensionati di Meta e delle società del Gruppo sarà invece prevista l’assegnazione di azioni gratuite in numero maggiore rispetto a quelle assegnate al pubblico retail, sempre mantenendo il possesso delle azioni sottoscritte per un certo periodo di tempo.
Con la nuova struttura dell’offerta, il flottante (cioè la quota di capitale effettivamente in circolazione e quindi liberamente negoziabile sul mercato) sarà inizialmente attorno al 27% e si potrà incrementare a seguito dell’esercizio della Greenshoe e dell’assegnazione della Bonus Share. Verrà quindi richiesta l’ammissione del titolo nel Mercato Telematico Azionario, con la possibilità comunque (trascorso un anno dalla quotazione) di richiedere, avendone ormai i requisiti, l’ammissione al segmento Star (titoli ad alti requisiti).
L’indicazione elaborata da advisor e global coordinator prevede che il Comune di Modena (così come gli altri Comuni soci) metta in vendita il 16% delle quote possedute. Il ricavato delle vendita di queste azioni, per un importo di oltre 25 milioni di euro, servirà a riacquistare da Meta due tranche di obbligazioni convertibili, emesse al momento della nascita della società stessa. Nel rispetto dei termini previsti (cioè dopo almeno 9 mesi dalla quotazione) il Comune potrà decidere se convertire le obbligazioni in azioni (vedendo così salire la propria quota nel capitale sociale a circa il 57%), oppure metterle sul mercato.


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Un nuova iniziativa di CNA: www.assoautonomi.it


SU INTERNET
IL MERCATO OCCUPAZIONALE
DEI LAVORATORI AUTONOMI




www.assoutonomi.it E' l'indirizzo Internet del sito attivato dalla CNA
modenese ed interamente dedicato all'Universo dei lavoratori autonomi, con o
senza partita iva, tra i quali spiccano, in particolare, i cosiddetti
"co.co.co", cioè i collaboratori coordinati continuativi.
Caratteristica del sito, quella di dedicare un ampio spazio ad una banca
data che raccoglie le diverse professionalità dei lavoratori autonomi,
suddivisi per categorie, consentendo così la ricerca, da parte delle
imprese, delle figure più adatte alle proprie necessità. Una sorta di
"mercato" on line del lavoro autonomo che, nelle intenzioni di CNA, vuole
facilitare il contatto tra collaboratori ed imprese committenti.
L'iscrizione alla banca dati è del tutto gratuita, e può avvenire anche
direttamente sul sito, che, peraltro, contiene anche altre informazioni di
servizio per chi ha deciso di essere "imprenditore di sé stesso": dalle news
letters, agli orientamenti normativi del lavoro autonomo, sino ad arrivare
ai servizi ed alle convenzioni messe a disposizione da CNA IN PROPRIO agli
associati.


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CAAF-CISL CERCA PERSONALE
DA ASSUMERE IN PRIMAVERA


Un’opportunità per chi vuole conoscere i segreti del fisco e imparare un mestiere molto richiesto dal mercato modenese del lavoro.
La offre il CAAF, il servizio fiscale della CISL di Modena, che cerca personale da assumere nella prossima primavera. Le persone selezionate saranno impiegate nel disbrigo di pratiche fiscali e tributarie come la dichiarazione dei redditi (Unico, 730) e l'Ici. Le assunzioni, una trentina, avverranno a partire da metà marzo con contratti a tempo determinato della durata di tre mesi, con possibilità di prolungamento.
Gli interessati devono consegnare il proprio curriculum entro venerdì 14 febbraio. Successivamente seguiranno un percorso di formazione che consiste in un corso base di sessanta ore che si terrà dal 17 febbraio al 7 marzo 2003. Al termine del corso avranno luogo le prove di selezione per le assunzioni.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.cislmodena.org, oppure si può telefonare a tutte le sedi CISL di Modena e provincia (numero verde 800-21.44.50).


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giovedì, gennaio 09, 2003

OGGI NIENTE TARGHE ALTERNE A MODENA

A causa della situazione di maltempo l’Amministrazione Comunale di Modena ha predisposto per la giornata odierna di giovedì 09 Gennaio 2003 la sospensione del provvedimento "TARGHE ALTERNE" .

mercoledì, gennaio 08, 2003


====== MODENA ======


ECCIDIO FONDERIE RIUNITE:
ERA IL 9 GENNAIO 1950...

Celebrazioni di Cgil Cisl e Uil davanti al cippo di viale Ciro Menotti alle ore 9.00




8 gennaio 1950, via Ciro Menotti: nella notte la celere si apposta sui
tetti dei palazzi circostanti le Fonderie Riunite di Adolfo Orsi:
l'indomani mattina, alle ore 10, erano infatti attese migliaia di
manifestanti aderenti allo sciopero generale di otto ore proclamato dalla
Camera Confederale del Lavoro per chiedere "l'apertura delle fabbriche
serrate; il rispetto di tutti i contratti di lavoro in vigore e la
sospensione dei licenziamenti indiscriminati; la ripresa immediata delle
trattative per risolvere le vertenze sindacali e riportare la normalità nei
rapporti di lavoro". Durante la manifestazione pacifica dei lavoratori, i
cecchini aprirono il fuoco: sei persone uccise, oltre un centinaio i
feriti. Fu l'episodio più drammatico avvenuto in Italia tra il 1948 e il
1954, periodo caratterizzato da forti conflitti sociali. A Modena, nel
dopoguerra, i problemi legati alla riconversione delle attività produttive
e all'individuazione di nuovi mercati (ceramico, tessile abbigliamento,
eccetera) erano acuiti da un lato da un gruppo ancora relativamente
limitato di imprenditori, alcuni dei quali incapaci di passare da un regime
autarchico e protetto ad uno di libero mercato, dall'altro dalla
disoccupazione elevatissima che in tutta la provincia, a fine 1948,
riguardava 53.000 persone. Serrate, chiusure e licenziamenti di massa
erano all'ordine del giorno e Modena era all'ottavo posto tra le città più
povere d'Italia. E' questo il clima in cui si maturano i conflitti
all'interno dell'azienda di Orsi, che diviene l'emblema dello scontro
sociale: la direzione delle Fonderie Riunite iniziò infatti a mettere in
discussione gli accordi siglati e una serie di diritti e libertà sindacali,
fino ad arrivare, durante l'ennesimo incontro sindacale (3 dicembre 1949),
alla serrata e al licenziamento di tutti gli operai. Decise poi la
riapertura della fabbrica per il 9 gennaio 1950, ma la riassunzione sarebbe
stata di soli 250 dei 540 dipendenti.
Fu allora che il sindacato proclamò lo sciopero generale di otto ore per il
9 gennaio. In quella fredda mattina d'inverno persero la vita Roberto
Rovatti, 36 anni, Angelo Appiani (30 anni), Arturo Chiappelli (43 anni),
Arturo Malagoli (21 anni), Ennio Garagnani (21 anni) e Renzo Bersani (21
anni). Oltre cento persone furono ferite.


Giovedì 9 gennaio 2003, alle ore 9.00, ritrovo davanti al Cippo dei Caduti
(Via Ciro Menotti) e alle ore 9,30 deposizione delle corone. Saranno
presenti i segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil (Alberto Morselli,
Francesco Falcone e Luigi Tollari), i famigliari delle vittime,
rappresentanti associazioni, dei partiti e autorità istituzionali.


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====== ITALIA / MONDO ======


SIRIA: SU WWW.AMNESTY.IT UN APPELLO
IN FAVORE DELLA FAMIGLIA AL-SAKHRI.


"Mentre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, adottando un Protocollo
opzionale alla Convenzione contro la tortura, rinnova l'impegno della comunita'
internazionale contro questa drammatica e diffusa violazione dei diritti umani, l'Italia
continua a mostrare un impegno inadeguato a risolvere la vicenda della famiglia al-
Sakhri" - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di
Amnesty International.

L'organizzazione per i diritti umani informa che sul proprio sito www.amnesty.it e'
possibile sottoscrivere un appello ai ministri degli Affari Esteri e dell'Interno affinche'
agiscano con la massima urgenza per garantire l'incolumita' e il rispetto dei diritti
umani dei sei cittadini siriani rimpatriati da Malpensa il 28 novembre, sulla cui sorte
Amnesty continua a nutrire fortissime preoccupazioni.



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martedì, gennaio 07, 2003

DA GIOVEDI' 9 GENNAIO TORNANO LE TARGHE ALTERNE

Riparte la manovra regionale antinquinamento in vigore sino al 31 marzo
Limitazioni al traffico il giovedì e la domenica. Ecco le informazioni utili



Da giovedì 9 gennaio 2003 anche a Modena tornerà in vigore la manovra antinquinamento, promossa a livello regionale, che prevede il provvedimento delle targhe alterne il giovedì e la domenica e limitazioni sui vecchi automezzi diesel anche negli altri giorni della settimana. Dopo la verifica effettuata in queste settimane, sono state introdotte alcune leggere modifiche alle deroghe (con l'accorpamento di alcuni articoli) , per omogeneizzarle tra le diverse realtà (specie sul tema della categorie produttive), ma l'impianto del provvedimento resta confermato.

COSA SUCCEDE IL GIOVEDI'
Il provvedimento delle targhe alterne per il giovedì (che sarà in vigore sino o al 31 marzo) prevede che nei giorni pari potranno circolare i veicoli pari, in quelli dispari quelli a targa dispari. L'orario sarà dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Il giovedì a Modena, tale provvedimento riguarderà la stessa area usata negli ultimi due anni per i giovedì ecologici (l'area è compresa indicata nella cartina qui a lato è quella compresa tra le seguenti vie: tangenziale Neruda, via Giardini, via Panni, via Salvo d'Acquisto, via Pallanza, via Pavia, via Vaciglio, via Montanari, via Campi, via Emilia est, via Saliceto Panaro, via Minutara, via Divisione Acqui, viale dello Sport,, tangenziale Pasternak, via S. Caterina, via Malavolti, via Mar Adriatico, via Nonantolana, via Fanti, via Pico della Mirandola, via Razzaboni, via padre Candido, via IV Novembre, viale Cialdini, via Zucchi e viale Italia).
Il Comune di Modena ha deciso che nei giorni di targhe alterne, i mezzi non catalizzati non potranno comunque circolare a prescindere dal numero di targa.

COSA SUCCEDE LA DOMENICA
Il provvedimento delle targhe alterne per la domenica (che sarà in vigore sino al 31 marzo) prevede che nei giorni pari potranno circolare i veicoli pari, in quelli dispari quelli a targa dispari. L'orario sarà dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30. A differenza del giovedì l'area interessata è quella dell'intero territorio comunale (dunque incluse le frazioni e le strade di campagna). Nella giornata di domenica il blocco riguarderà anche molti altri comuni della Provincia, tra cui quelli confinanti col territorio modenese. Il Comune di Modena ha deciso che nei giorni di targhe alterne, i mezzi non catalizzati non potranno comunque circolare a prescindere dal numero di targa.

TARGHE ALTERNE, CHI DEVE STAR FERMO
Sia il giovedì che la domenica il blocco dei veicoli va per il numero di targa. Nei giorni pari gira chi ha targa pari, nei dispari chi ha targa dispari. A prescindere dal numero di targa invece, restano fermi:
- i veicoli alimentati a benzina non dotati di marmitta catalitica (immatricolati antecedentemente al 1-1-1993 e non conformi alla direttiva CEE 91/441 (Euro 1)
- i veicoli diesel non conformi alle direttive comunitarie 91/441/CEE, 94/12/CEE, 93/59/CEE, 96/69/CE, 91/542 St I CEE, 91/542 St II CEE, 99/66 St I CE, 99/66 St II e CE 99/66 St III CE
- ai veicoli a due o tre ruote con motore a due tempi non catalizzato, non conformi alla direttiva CEE 97/24.

LE LIMITAZIONI SUI VECCHI DIESEL
Oltre alla manovra legata alle targhe alterne (per le giornate di giovedì e domenica), l'accordo regionale anti-smog prevede specifiche misure di limitazione della circolazione, durante l'arco di tutta la settimana, per i vecchi veicoli diesel. Si tratta cioè dei veicoli non confrmi alle direttive comunitarie 91/441/CEE, 94/12/CEE, 93/59/CEE, 96/69/CE, 91/542 St I CEE, 91/542 St II CEE, 99/66 St I CE, 99/66 St II e CE 99/66 St III CE.
Per questi mezzi, a partire dal 03.10.2002 fino al 31.03.2003 (cioè senza l'interruzione del periodo natalizio), nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato, dalle ore 7.30 alle ore 9.30 e dalle ore 17.30 alle 19.30, c'è divieto di circolazione sull'area (indicata nella cartina qui al centro) che è quella delle targhe alterne al giovedì. Nelle giornate di giovedì e domenica gli orari di divieto per i vecchi diesel coincidono con l'orario di applicazione delle targhe alterne, cioè dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30.

INFORMAZIONI, ECCO DOVE E QUANDO
L'Amministrazione comunale ricorda che per avere informazioni sulla manovra anti-smog ed in particolare sulle deroghe previste, sono a disposizione diversi strumenti. Tutte le informazioni sulla manovra del Comune di Modena sono comunque disponibili su internet all'indirizzo: www.comune.modena.it/liberiamolaria
I cittadini possono anche rivolgersi agli sportelli Urp di piazza Grande (telefono 059-206580), oppure chiamare il centralino della Polizia municipale al numero 059-200700.
La Regione Emilia Romagna, assieme all'Arpa ha allestito un apposito sito internet che illustra i provvedimenti adottati in tutte le città aderenti alla manovra all'indirizzo www.liberiamolaria.it. E' anche attivo un call center a cui è possibile chiedere informazioni che risponde al numero verde 800-743333.


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AUTOBRENNERO, SIGLATA LA CESSIONE DELLE QUOTE

Firmata l’intesa tra Comune e Società Autostrade con la definizione dei contenuti dell’accordo e del protocollo attuativo



Il Comune di Modena e la Società autostrade spa hanno siglato gli atti formali che completano l’iter di cessione delle 53.692 azioni di Autobrennero spa (pari a circa il 3,5% del capitale sociale) che dal Comune passano a Società Autostrade. Il prezzo che sarà pagato per ogni azione è di 487 euro e sarà corrisposto anche per le ulteriori azioni oggetto di opzione da parte del Comune di Modena. Il Comune incasserà anche tutti i dividendi maturati sino alla data odierna. La cifra complessiva che sarà versata da Società Autostrade sarà superiore ai 26 milioni di euro.
L’accordo di vendita, integrato anche da un protocollo attuativo, prevede poi una serie di impegni che i due contraenti saranno chiamati a rispettare. In particolare Società Autostrade si impegna a operare per favorire la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo. Ciò potrà avvenire con due modalità, legate al fatto che l’attuale affidataria dell’intervento, cioè Anas, non porti a compimento l’opera. In questo caso Società Autostrade potrà agire, in qualità di socia di Autobrennero, affinché la stessa Autobrennero possa realizzare l’intervento nell’ambito di un rinnovo della concessione. In via subordinata, Società Autostrade si impegna a chiedere ad Anas di inserire il collegamento Sassuolo-Campogalliano nel proprio piano degli investimenti, finanziando l’opera secondo le modalità già individuate e definite per la realizzazione del prolungamento di una delle complanari (la cui progettazione è già in corso) nel tratto che va dall’incrocio con la Nuova Estense al casello di Modena sud.
L'accordo tra Comune e Società Autostrade prevede poi che (sino alla scadenza della concessione di Società Autostrade che è il 2038) sulle aree di servizio di pertinenza della società stessa sia predisposto e attuato un progetto di promozione e valorizzazione delle risorse culturali, storico-paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio modenese, per il quale il Comune avrà a disposizione appositi spazi espositivi.
In relazione ai lavori di realizzazione della quarta corsia Comune di Modena e Società Autostrade hanno anche definito che il citato intervento di prolungamento delle complanari (sino al casello di Modena sud) debba essere per quanto possibile contestuale o comunque senza soluzioni di continuità con i lavori per la quarta corsia. Sempre in relazione al completamento delle complanari e al loro collegamento con la viabilità cittadina, Comune e Società Autostrade hanno definito che, durante i lavori di realizzazione della quarta corsia ed a carico di Società Autostrade, siano realizzate le opere di fondazione e siano posate le pile centrali dei due cavalcavia autostradali che il Comune intende realizzare sulla prosecuzione di via F.lli Rosselli e via Falcone, nell'ottica di completare il quadro infrastrutturale della zona sud della città.


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BILANCIO 2003 - LE PRIORITA’: SERVIZI SOCIALI, CASA E INFRASTRUTTURE

Presentata la manovra sui conti del Comune di Modena

Il bilancio 2003 del Comune di Modena è stato presentato dal sindaco Giuliano Barbolini e dal vicesindaco Ennio Cottafavi. Per questo anno il pareggio tra entrate e uscite è fissato a quota 205 milioni e 627 mila euro. La manovra comunale non tocca Ici e addizionale Irpef e fissa a 120 milioni la previsione di entrate tributarie. Nella spesa corrente il capitolo più significativo è quello per le politiche di welfare con quasi 77 milioni di euro. Si tratta di un bilancio che punta a consolidare l’azione svolta dalla giunta in questa legislatura mirata a promuovere sviluppo e qualificazione della rete dei servizi, una crescita degli investimenti finalizzati alla riqualificazione urbana e al potenziamento delle infrastrutture, puntando anche sulla razionalizzazione della spesa e sull’introduzione di modalità innovative di gestione.


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