Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
martedì, novembre 29, 2005
CONTRO LA PENA DI MORTE GHIRLANDINA ILLUMINATA
Sino a mercoledì 30 novembre filtri di colore diverso rispetto alle luci tradizionali
Si svolgerà il 30 novembre la Giornata Internazionale "Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte" che ricorda l'anniversario della prima abolizione della pena di morte dall'ordinamento di uno stato europeo, da parte del Granducato di Toscana nel 1786. L'iniziativa – giunta alla sua quarta edizione - è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, raccolte all'interno della World Coalition Against the Death Penalty, insieme a tantissimi Enti Locali sparsi nel mondo.
Tante città di tutti i continenti illumineranno i loro monumenti simbolo – dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall'Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago, dall’Atomium di Bruxelles alla Piazza della cattedrale di Barcellona - formando un ampio schieramento morale mondiale per chiedere di fermare tutte le esecuzioni capitali. Il Comune di Modena ha sempre aderito all’iniziativa e si propone di illuminare la Ghirlandina con filtri di colore diverso dall’illuminazione tradizionale dal 28 al 30 novembre, così come succede in tutte le parti del mondo e dopo adeguata informazione agli organi di stampa.
La pena di morte nel mondo segna, nonostante le difficoltà legate al clima di guerra e di scontro a livello internazionale, dopo l’11 settembre 2001, alcuni arretramenti e, nel lungo periodo la tendenza appare costante nell’ultimo quarto di secolo. Arretramenti si segnano, a livello di opinione pubblica o nelle leadership, anche in molti stati mantenitori negli Stati Uniti, in paesi chiave dell’Asia (Taiwan, Corea del Sud, un inizio di azione parlamentare in Giappone). L’Africa, nonostante i molti problemi che la attraversano, dall’AIDS a numerosi conflitti a povertà e sottosviluppo cronici in diversi stati, si distingue per un trend positivo in direzione abolizionista. Numerosi varchi si sono aperti negli ultimi anni e un’azione rivolta a singoli paesi africani e all’Africa nel suo complesso appare destinata a incontrare numerose possibilità di successo.
Si svolgerà il 30 novembre la Giornata Internazionale "Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte" che ricorda l'anniversario della prima abolizione della pena di morte dall'ordinamento di uno stato europeo, da parte del Granducato di Toscana nel 1786. L'iniziativa – giunta alla sua quarta edizione - è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, raccolte all'interno della World Coalition Against the Death Penalty, insieme a tantissimi Enti Locali sparsi nel mondo.
Tante città di tutti i continenti illumineranno i loro monumenti simbolo – dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall'Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago, dall’Atomium di Bruxelles alla Piazza della cattedrale di Barcellona - formando un ampio schieramento morale mondiale per chiedere di fermare tutte le esecuzioni capitali. Il Comune di Modena ha sempre aderito all’iniziativa e si propone di illuminare la Ghirlandina con filtri di colore diverso dall’illuminazione tradizionale dal 28 al 30 novembre, così come succede in tutte le parti del mondo e dopo adeguata informazione agli organi di stampa.
La pena di morte nel mondo segna, nonostante le difficoltà legate al clima di guerra e di scontro a livello internazionale, dopo l’11 settembre 2001, alcuni arretramenti e, nel lungo periodo la tendenza appare costante nell’ultimo quarto di secolo. Arretramenti si segnano, a livello di opinione pubblica o nelle leadership, anche in molti stati mantenitori negli Stati Uniti, in paesi chiave dell’Asia (Taiwan, Corea del Sud, un inizio di azione parlamentare in Giappone). L’Africa, nonostante i molti problemi che la attraversano, dall’AIDS a numerosi conflitti a povertà e sottosviluppo cronici in diversi stati, si distingue per un trend positivo in direzione abolizionista. Numerosi varchi si sono aperti negli ultimi anni e un’azione rivolta a singoli paesi africani e all’Africa nel suo complesso appare destinata a incontrare numerose possibilità di successo.
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