Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
mercoledì, maggio 18, 2005
A MODENA UNA NUOVA FACOLTA’ DI BIOSCIENZE
SARA’ PRESENTATA A MIRANDOLA SABATO 21 MAGGIO ALLE 10
“La presentazione della nuova Facoltà di bioscienze e biotecnologie rappresenta un momento di coordinamento tra enti, scuole e aziende del territorio. L’obiettivo è quello di far incontrare la crescita culturale e civica degli studenti con le esigenze d’innovazione delle imprese, le opportunità che offre l’Università e la qualità didattica delle scuole superiori”. E’ questo il commento dell’assessore alle Attività economiche, Maino Benatti all’iniziativa che si svolgerà sabato 21 maggio a Mirandola (ore 10, Sala polivalente del bocciodromo, via Dorando Pietri, n. 13/15). A Mirandola sarà presentata la nuova Facoltà di bioscienze e biotecnologie dell’Università di Modena e Reggio Emilia. “A Modena – afferma Benatti – ci sono un’Università importante e agenzie di promozione e ricerca d’eccellenza. Nell’Area Nord sono presenti il secondo polo scolastico superiore provinciale, dotato di grandi potenzialità, e produzioni artigiane e industriali che, nonostante la crisi, dimostrano ancora dinamicità e carattere innovativo. In una situazione di grave difficoltà per l’economia italiana, ognuno deve fare la propria parte, mettendo in sinergia le risorse economiche, produttive, culturali e di conoscenza di cui disponiamo”.
Comune e Provincia sono da tempo impegnati affinché vi sia una stretta collaborazione tra tutti i soggetti. Ne è una prova la sottoscrizione del protocollo d’intesa per il “Quality Center network” e nella richiesta di finanziamenti UE per il Centro di Documentazione ambientale.
“E’ proprio attraverso una politica che determini reti tra imprese, Università e Centri per l’Innovazione – aggiunge Morena Diazzi, assessore agli Interventi economici e ai rapporti con l’Università – che possiamo investire sul nostro futuro sapendo che un vantaggio competitivo duraturo e stabile anche nel settore biomedicale, così importante per l’economia della nostra provincia, potrà determinare nel tempo nuovi vantaggi locali”. “Inutile sottolineare – prosegue l’assessore Diazzi – l’importanza che ha per la nostra realtà territoriale lo sviluppo dell’Università. Nel nostro Paese il numero di laureati nelle discipline scientifiche è pari al 5,9 per mille della popolazione tra 20 e 29 anni contro il 19 per mille della Francia ed il 9,9 per mille della Spagna (Istat 2000). Nel caso della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie il legame con il distretto delle tecnologie del biomedicale può diventare particolarmente significativo per i processi di innovazione, diversificazione e crescita dell’intero comparto”.Alla presentazione di sabato 21 saranno presenti il rettore Giancarlo Pellacani, il preside della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie Stefano Ferrari e altri qualificati relatori.
“La presentazione della nuova Facoltà di bioscienze e biotecnologie rappresenta un momento di coordinamento tra enti, scuole e aziende del territorio. L’obiettivo è quello di far incontrare la crescita culturale e civica degli studenti con le esigenze d’innovazione delle imprese, le opportunità che offre l’Università e la qualità didattica delle scuole superiori”. E’ questo il commento dell’assessore alle Attività economiche, Maino Benatti all’iniziativa che si svolgerà sabato 21 maggio a Mirandola (ore 10, Sala polivalente del bocciodromo, via Dorando Pietri, n. 13/15). A Mirandola sarà presentata la nuova Facoltà di bioscienze e biotecnologie dell’Università di Modena e Reggio Emilia. “A Modena – afferma Benatti – ci sono un’Università importante e agenzie di promozione e ricerca d’eccellenza. Nell’Area Nord sono presenti il secondo polo scolastico superiore provinciale, dotato di grandi potenzialità, e produzioni artigiane e industriali che, nonostante la crisi, dimostrano ancora dinamicità e carattere innovativo. In una situazione di grave difficoltà per l’economia italiana, ognuno deve fare la propria parte, mettendo in sinergia le risorse economiche, produttive, culturali e di conoscenza di cui disponiamo”.
Comune e Provincia sono da tempo impegnati affinché vi sia una stretta collaborazione tra tutti i soggetti. Ne è una prova la sottoscrizione del protocollo d’intesa per il “Quality Center network” e nella richiesta di finanziamenti UE per il Centro di Documentazione ambientale.
“E’ proprio attraverso una politica che determini reti tra imprese, Università e Centri per l’Innovazione – aggiunge Morena Diazzi, assessore agli Interventi economici e ai rapporti con l’Università – che possiamo investire sul nostro futuro sapendo che un vantaggio competitivo duraturo e stabile anche nel settore biomedicale, così importante per l’economia della nostra provincia, potrà determinare nel tempo nuovi vantaggi locali”. “Inutile sottolineare – prosegue l’assessore Diazzi – l’importanza che ha per la nostra realtà territoriale lo sviluppo dell’Università. Nel nostro Paese il numero di laureati nelle discipline scientifiche è pari al 5,9 per mille della popolazione tra 20 e 29 anni contro il 19 per mille della Francia ed il 9,9 per mille della Spagna (Istat 2000). Nel caso della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie il legame con il distretto delle tecnologie del biomedicale può diventare particolarmente significativo per i processi di innovazione, diversificazione e crescita dell’intero comparto”.Alla presentazione di sabato 21 saranno presenti il rettore Giancarlo Pellacani, il preside della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie Stefano Ferrari e altri qualificati relatori.
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