Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
lunedì, ottobre 10, 2005
L'IMPRESA NELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
Tavola rotonda organizzata a Maranello il 12 ottobre dal circolo modenese di Libertà e Giustizia
Il 12 Ottobre 2005 alle ore 20,30 presso l’Auditorium Ferrari di Via Nazionale, 78 a Maranello (Mo) si terrà la tavola rotonda “L'IMPRESA NELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA” organizzata dal circolo modenese dell’Associazione Libertà e Giustizia, con il patrocinio del Comune di Maranello, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna. Dopo i saluti delle Autorità (Sindaco di Maranello Lucia Bursi, Assessore provinciale agli Interventi economici, rapporti con l'Università e la ricerca, infrastrutture telematiche e alle Pari opportunità Morena Diazzi), prenderanno la parola: Mariangela Bastico (Assessore scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione Emilia-Romagna); Egidio Checcoli (Presidente Legacoop Emilia Romagna); Gherardo Colombo (Giudice della Corte di Cassazione – Roma); Luciano Gallino (Professore di sociologia all'Università di Torino); Giovanni Solinas (Professore di Economia all'Università di Modena e Reggio Emilia). Modera l'incontro Sandra Bonsanti (Presidente nazionale Associazione Libertà e Giustizia, giornalista e scrittrice). Sono previsti contributi di rappresentanti del mondo dell'impresa, del mondo del lavoro e delle Istituzioni.
Si tratta di un’iniziativa divulgativa, gratuita e aperta al pubblico, tesa ad informare i cittadini riguardo al tema di interesse generale relativo al “riconoscimento del fondamentale ruolo etico, sociale e culturale dell’impresa nel portato della Costituzione della Repubblica Italiana”. Il dibattito infuocato sulla riforma della Costituzione dei mesi scorsi stranamente non si è incrociato con gli altrettanto accesi dibattiti sul declino industriale dell’Italia, sulla flessibilità del lavoro e sulla “legge Biagi”, sulla tutela del risparmio dopo i crack finanziari Cirio e Parmalat, sulle scalate bancarie (e non solo) di questa torrida estate, sull’emergere di un tipo di impresa “irresponsabile” (cioè di un'impresa che al di là degli elementari obblighi di legge suppone di non dover rispondere ad alcuna autorità pubblica e privata, né all'opinione pubblica, in merito alle conseguenze in campo economico, sociale e ambientale delle sue attività).
La tavola rotonda organizzata dal circolo modenese di Libertà e Giustizia, con la rilettura di questi avvenimenti alla luce degli articoli 41, 45, 46 e 47 della Carta costituzionale effettuata da autorevoli e competenti relatori, cerca di portare un contributo di chiarezza e coerenza al dibattito nazionale. Una tavola rotonda a cui tutti i cittadini e gli operatori economici e culturali modenesi sono caldamente invitati.
QUESTI GLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE
OGGETTO DI DISCUSSIONE
Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Art. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.
Art. 46.
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
Art. 47.
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
Il 12 Ottobre 2005 alle ore 20,30 presso l’Auditorium Ferrari di Via Nazionale, 78 a Maranello (Mo) si terrà la tavola rotonda “L'IMPRESA NELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA” organizzata dal circolo modenese dell’Associazione Libertà e Giustizia, con il patrocinio del Comune di Maranello, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna. Dopo i saluti delle Autorità (Sindaco di Maranello Lucia Bursi, Assessore provinciale agli Interventi economici, rapporti con l'Università e la ricerca, infrastrutture telematiche e alle Pari opportunità Morena Diazzi), prenderanno la parola: Mariangela Bastico (Assessore scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione Emilia-Romagna); Egidio Checcoli (Presidente Legacoop Emilia Romagna); Gherardo Colombo (Giudice della Corte di Cassazione – Roma); Luciano Gallino (Professore di sociologia all'Università di Torino); Giovanni Solinas (Professore di Economia all'Università di Modena e Reggio Emilia). Modera l'incontro Sandra Bonsanti (Presidente nazionale Associazione Libertà e Giustizia, giornalista e scrittrice). Sono previsti contributi di rappresentanti del mondo dell'impresa, del mondo del lavoro e delle Istituzioni.
Si tratta di un’iniziativa divulgativa, gratuita e aperta al pubblico, tesa ad informare i cittadini riguardo al tema di interesse generale relativo al “riconoscimento del fondamentale ruolo etico, sociale e culturale dell’impresa nel portato della Costituzione della Repubblica Italiana”. Il dibattito infuocato sulla riforma della Costituzione dei mesi scorsi stranamente non si è incrociato con gli altrettanto accesi dibattiti sul declino industriale dell’Italia, sulla flessibilità del lavoro e sulla “legge Biagi”, sulla tutela del risparmio dopo i crack finanziari Cirio e Parmalat, sulle scalate bancarie (e non solo) di questa torrida estate, sull’emergere di un tipo di impresa “irresponsabile” (cioè di un'impresa che al di là degli elementari obblighi di legge suppone di non dover rispondere ad alcuna autorità pubblica e privata, né all'opinione pubblica, in merito alle conseguenze in campo economico, sociale e ambientale delle sue attività).
La tavola rotonda organizzata dal circolo modenese di Libertà e Giustizia, con la rilettura di questi avvenimenti alla luce degli articoli 41, 45, 46 e 47 della Carta costituzionale effettuata da autorevoli e competenti relatori, cerca di portare un contributo di chiarezza e coerenza al dibattito nazionale. Una tavola rotonda a cui tutti i cittadini e gli operatori economici e culturali modenesi sono caldamente invitati.
QUESTI GLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE
OGGETTO DI DISCUSSIONE
Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Art. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.
Art. 46.
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
Art. 47.
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
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