martedì, dicembre 17, 2002


DRAMMATICI AGGIORNAMENTI SULLA FAMIGLIA SIRIANA ESPULSA
DALL'ITALIA: MUHAMMAD AL-SAKHRI ANCORA "SCOMPARSO",
LA MOGLIE E TRE FIGLI IN CARCERE, IL PIÙ PICCOLO IN OSPEDALE.
IL COMMENTO DI MARCO BERTOTTO, PRESIDENTE DI AMNESTY ITALIA




"Si confermano i nostri timori: costringendo al rimpatrio in Siria la famiglia al-Sakhri, l'Italia ha esposto sei persone al rischio di sparizione e tortura" - ha affermato Marco Bertotto, presidente di Amnesty International Italia, commentando le ultime notizie sulla sorte della famiglia al-Sakhri, respinta dall'aeroporto di Malpensa il 28 novembre scorso nonostante avesse fatto domanda di asilo politico.
Secondo quanto appreso poche ore fa da Amnesty International, il più piccolo dei quattro figli della coppia (2 anni) è stato ricoverato in ospedale, la moglie e gli altri tre figli sono in carcere nella città di Hama, mentre Muhammad al-Sakhri risulta tuttora "scomparso".
"Per nessuna ragione l'Italia avrebbe dovuto rimandare in Siria la famiglia al-Sakhri. Il governo deve intervenire urgentemente per risolvere questa situazione" - ha dichiarato Bertotto. "Ogni giorno che passa, aumenta il rischio che una grave violazione del diritto internazionale, quale quella compiuta dalle nostre autorità, abbia conseguenze ancora più drammatiche".



IL COMMENTO DI LIVIA TURCO


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