Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
lunedì, dicembre 16, 2002
====== MODENA ======
BOOM EDILIZIA 1° SEMESTRE 2002,
MA RESTANO MOLTI I PROBLEMI
«Crescono addetti, ore lavorate e portafoglio ordini; l’edilizia modenese vive un momento molto favorevole, che deve essere sfruttato per correggere le distorsioni del settore. Insieme ai volumi, infatti, aumentano il lavoro irregolare e gli infortuni, mentre cala la professionalità dei lavoratori».
Lo afferma il nuovo segretario provinciale della FILCA-CISL Domenico Chiatto, che ha analizzato l’andamento del settore edile nel primo semestre 2002 incrociando i dati di Quasco e Casse edili.
«I numeri ci dicono che, grazie all’incremento della domanda pubblica e di quella privata, a Modena e provincia l’edilizia sta vivendo un autentico boom, con livelli occupazionali e produttivi mai così alti dopo la grande crisi seguita a Tangentopoli», spiega il segretario degli edili CISL.
Nel primo semestre 2002 i lavoratori attivi erano mediamente 5.621, pari al 2 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Rilevante l’incremento dei lavoratori extracomunitari, passati dai 1.610 del 2001 ai 2.485 del 2002 (+ 55 per cento). In aumento del 2,1 per cento anche le ore lavorate (5 milioni 7 mila nel 2001, 5 milioni 144 mila quest’anno). In leggera flessione solo il numero delle imprese, che nel primo semestre 2002 erano 1.253 contro le 1.266 del 2001.
«Lo scenario è indubbiamente positivo – commenta Chiatto – Il portafoglio ordini delle imprese segna un + 14,4 per cento. L’andamento è influenzato dal + 7,1 per cento della domanda privata, in particolare dalle opere a uso residenziale, che rappresentano il 62,5 per cento degli interventi. Notevole anche la crescita della domanda pubblica: in Emilia Romagna è salita del 27 per cento rispetto al 2001». A Modena e provincia nel primo semestre dell’anno sono stati aggiudicati 343 appalti pubblici, per un valore complessivo di 82,75 milioni di euro. Le imprese modenesi hanno vinto 229 gare (pari al 66,8 per cento del totale). Se si guarda, invece, agli importi delle opere, quelli vinti dalle imprese modenesi ammontano a 44,8 milioni di euro (pari al 54 per cento del totale). Passiamo alle note dolenti: infortuni, lavoro irregolare, scarsa professionalità.
Nel primo semestre 2002 sono state denunciate 85.929 ore di infortunio (+ 14 per cento sul 2001). «Nonostante l’entrata in vigore di varie normative ad hoc, il fenomeno riguarda tutte le tipologie d’impresa, escluse le cooperative – dice il segretario della FILCA-CISL – Il problema sicurezza investe anche i lavoratori autonomi. Quando in un cantiere muore un artigiano, e quest’anno purtroppo è già successo più di una volta, il sindacato non è indifferente. C’è, poi, tutto il discorso delle malattie professionali causate dal contatto con sostanze chimiche, da un’errata movimentazione dei carichi, da postura scorretta, da un utilizzo maldestro di strumenti che sollecitano il tunnel carpale ecc. Personalmente sono favorevole a che il tasso di infortuni e malattie sia un elemento discriminante nell’assegnazione degli appalti pubblici e privati».
Collegato all’andamento infortunistico è il permanere di sacche di lavoro sommerso, irregolare, clandestino che si annidano soprattutto nei piccoli cantieri. «Ci sono microimprese che nascono e muoiono nel giro di poco tempo, che per competere usano il basso costo del lavoro a scapito della professionalità e della specializzazione – spiega Chiatto – Non applicano i contratti, evadono i contributi e le tasse, attingono alla manodopera meno tutelata e tutelabile, cioè i lavoratori provenienti dal Sud e gli immigrati clandestini. È anche a causa di questo fenomeno che il settore registra un pauroso abbassamento della qualità e affidabilità delle opere».
Nonostante volumi d’affari in grande crescita, quindi, restano ancora molti i problemi nel settore edile. Il vero passo in avanti a cui sono chiamate le parti sociali è il cosiddetto Durc (Documento unico di regolarità contributiva), una specie di certificazione sociale delle imprese edili.
«Riportare tutte le aziende all’interno di un quadro di rispetto e applicazione di norme, contratti e accordi consentirebbe al settore edile – conclude il segretario della FILCA-CISL di Modena – di compiere quel salto di qualità di cui oggi tanto si avverte l’esigenza».
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Presentato il bilancio 2002
GRUPPO COLTIVA, FATTURATO IN AUMENTO
Il consorzio cooperativo conferma la propria posizione tra i leader nazionali del settore vitivinicolo. Buoni i risultati raggiunti sui mercati esteri grazie anche ad una accurata politica volta a garantire al consumatore una qualità globale
2002 più che lusinghiero per il Gruppo Coltiva. Il consorzio, dedito alla commercializzazione di vini e distillati, ‘chiude’, infatti, l’esercizio al 31 luglio con un fatturato superiore ai 72 milioni di Euro. L’assemblea di bilancio svoltasi con la partecipazione attiva dei Presidenti delle associate più importanti Franco Cavalieri D’Oro del GRUPPO CE.VI.CO, Vanis Bruni del CIV e dell’Amministratore del Consorzio Pierluigi Sciolette, oltre ai rappresentanti di Romandiola, Terre Cortesi Moncaro e Dister, ha espresso unanime consenso rispetto ai risultati raggiunti che registrano un incremento, rapportato all’anno precedente, pari al 3% del volume di vendita.
Coltiva, quindi, conferma, ancora una volta, la propria posizione tra le prime realtà italiane del settore vitivinicolo.
Mercato interno, export
Nell’ambito del positivo quadro generale fin qui descritto, una menzione particolare merita il capitolo dedicato all’export . Il Gruppo Coltiva consolida la sua presenza su mercati quali Stati Uniti, Centro e Sud America, Europa, Australia nonché nei Paesi dell’Est Europeo e del Sud Est Asiatico, dove il prodotto italiano sta riscuotendo sempre maggiori apprezzamenti. Buone performance sono state ottenute anche attraverso le società di distribuzione partecipate che operano in Francia (Carniato) e Germania (Vinitalia).
Marketing e distribuzione
Sul mercato nazionale, in cui è leader nella moderna Distribuzione per il segmento dei contenitori in vetro con una quota del 5%, il Gruppo Coltiva riporta un incremento molto significativo nel canale dell’HORECA (+13%), dove risulta molto apprezzata la collezione di vini, appositamente selezionata nei migliori vigneti dei propri aderenti e destinata alla ristorazione. Una collaborazione molto stretta tra il Gruppo Coltiva e alcune catene di distribuzione, vede, oggi, la realizzazione di nuove forme espositive all’interno di super ed ipermercati. L’utilità di questo servizio ai consumatori assieme all’implicita qualificazione della struttura commerciale sono ragione di un continuo sviluppo del fatturato nei punti vendita coinvolti nell’operazione.
La politica della qualità globale
Oltre a sottolineare il buon risultato operativo che ha consentito di tutelare il reddito dei produttori associati al circuito Coltiva, il Presidente Sig. Cavalieri D’Oro ha rimarcato, nel corso dell’assemblea di bilancio, l’impegno su quanto è stato fatto in questi anni per migliorare la conduzione dei vigneti e, di conseguenza, la qualità dell’uva e dei vini prodotti. “La gestione dell’intera filiera dal vigneto alla bottiglia – dichiara il massimo responsabile - sta dando vantaggi oltre che ai produttori, anche al vasto pubblico, in virtù di un ottimo rapporto qualità-prezzo.”
Concetto rafforzato dall’amministratore delegato Sig. Pierluigi Sciolette che sottolinea : “Il risultato premia le scelte strategiche decise a suo tempo dalle cantine associate volte a posizionare le produzioni sul segmento più richiesto dal mercato”.
Profilo imprenditoriale
Il Gruppo Coltiva nasce oltre dieci anni fa con l’obiettivo di valorizzare e distribuire i vini prodotti nelle proprie cantine cui fanno capo oltre 10 mila soci operanti su oltre 11 mila ettari di territorio agricolo. Rispetto e tutela dei consumatori sono per il consorzio una prerogativa imprescindibile. Prerogativa garantita attraverso l’applicazione della cosiddetta ‘lotta integrata’ che implica la difesa della vite con prodotti a bassissimo impatto ambientale. In tale contesto si aggiungono anche le produzioni biologiche che confermano il rispetto dell’habitat da parte dell’impresa. Coltiva è presente in varie località italiane con numerosi marchi delle cantine produttrici operanti nel settore vinicolo tra i quali: CIV&CIV (Emilia), Cevico (Romagna), Moncaro (Marche), Cantina Sociale di Calamandrana (Piemonte) operanti nel settore vinicolo e D&D, specializzata in grappe e liquori.
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CALENDARIO DELLA SOLIDARIETA'
PER I BAMBINI DEL MOLISE
Iniziativa del Comune e dell'associazione Modena nel cuore. Ecco dove si trova
Fino alla fine di gennaio le famiglie modenesi potranno contribuire all'acquisto di attrezzature didattiche da donare alla scuola di San Giuliano di Puglia, il centro colpito dal recente terremoto in Molise. In cambio riceveranno un calendario della solidarietà dal titolo "I bambini ritrovano la città", realizzato dall'assessorato all'Istruzione del Comune con il sostegno dell'associazione Modena nel cuore e curato da Antonella Battilani con fotografie e disegni dei bambini delle scuole comunali dell'infanzia.
Le offerte possono essere effettuate nei servizi e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Modena, al Centro Momo di piazza Matteotti, alla libreria Nuova Tarantola di via Canalino angolo via dei Tintori, alla tabaccheria Lolli di via Taglioe alla giostra "Paradiso dei bambini" in piazza Matteotti.
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PADRONI CERCANSI PER 18 CANI SENZA FAMIGLIA
Erano stati trovati dalla Polizia Municipale all'interno di un furgone in zona Albareto
18 cani, di cui 6 cuccioli, tutti di razza "indefinita" sono da oggi alla ricerca di una casa in cui vivere finalmente felici. Lo ha deciso il Sostituto Procuratore Marco Niccolini che pose sotto sequestro gli animali all'indomani del loro rinvenimento in un furgone lo scorso settembre. Al momento di aprire l'autovettura gli agenti dlla Polizia Municipale si trovarono davanti ad uno spettacolo indecoroso. I cani, fra cui una femmina con sei cuccioli, si trovavano in condizioni igienico sanitarie molto precarie, di fatto vivevano immersi nei loro escrementi, senza nulla con cui dissetarsi e alimentarsi. Informato del fatto il magistrato fece sequestrare i cani che furono affidati al Canile comunale, gestito dal Centro Soccorso Animali, dove sino ad oggi sono stati accuditi. Al termine delle indagini, che hanno portato alla denuncia del proprietario del furgone per maltrattamento degli animali, il Sostituto Procuratore Marco Niccolini ha deciso il dissequestro. L'auspicio da parte di tutti quelli che hanno seguito la vicenda è che ora le bestiole, anche senza clamore, trovino persone responsabili che se ne prendano cura. Gente cosciente che il cane non è un dono inanimato da mettere sotto l'albero di Natale.
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Al Caffè con Caracciolo
in una “Italia stile libero”
“Italia stile libero: come siamo, come ci vediamo, come ci vedono gli altri” è il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 18 dicembre alle ore 18 al Caffè Santeufemia26, nel centro di Modena. Si parlerà dell’attuale situazione dell’Italia: dalla crisi Fiat al nostro ruolo internazionale alla guerra imminente contro l’Iraq. Interverranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica “Limes”, Lorenzo Bertucelli dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Ennio Cottafavi, vice sindaco di Modena.
L’incontro ha il patrocinio del Comune di Modena e della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Lo spunto della discussione sarà l’uscita in libreria, in questi giorni, del numero 5/2002 di “Limes”. Tra i temi trattati, la situazione del nostro Paese. In particolare, come l’Italia è vista dagli altri Stati (Usa, Paesi europei, Asia), di alcuni temi di attualità interni (l'Italia a rischio Fiat, la perdita di mercati), e di cosa si può fare in una prospettiva europea (i nostri rapporti con i Balcani, la Turchia, la Russia). Si parla inoltre di guerra al terrorismo e della possibile guerra all'Iraq.
Per informazioni: tel. 059/216911 – 338/7962690.
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INTERNATIONAL NEWS
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