giovedì, aprile 03, 2003


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IRAQ: I SOLDATI CHE SI FINGONO CIVILI
METTONO A RISCHIO LA POPOLAZIONE



Amnesty International ha chiesto alle autorita’ irachene di ordinare la
fine degli atti di perfidia mediante i quali i soldati iracheni si fingono
civili per arrivare abbastanza vicino da attaccare le forze nemiche.
L’organizzazione e’ particolarmente preoccupata per le affermazioni
rilasciate dalle autorita’ irachene a seguito dell’attentato suicida del
29 marzo contro un posto di blocco militare che ha causato la morte
di quattro soldati statunitensi. Il vicepresidente Taha Yassin
Ramadan, nel corso di una conferenza stampa ha affermato:
“Questo e’ solo l’inizio e voi sentirete notizie migliori nei giorni
seguenti. Useremo ogni mezzo per uccidere il nostro nemico nella
nostra terra e lo seguiremo nella sua terra.”
“Un’azione in cui i militari si fingono civili per portare avanti un
attacco contro i soldati nemici e’ chiaramente illegale” ha sottolineato
Amnesty International.
“Rendendo confusa la distinzione tra combattenti e civili, questi
attacchi mettono a rischio tutti i civili iracheni. Tali azioni sono
classificate come atti di perfidia e, secondo quanto prevede lo
Statuto della Corte penale internazionale, si tratta di crimini di
guerra. Chiediamo alle autorita’ irachene di condannare
pubblicamente questi attacchi e di rendere noto a tutti coloro che
prendono parte ai combattimenti che queste violazioni sono
inaccettabili.”


Ulteriori informazioni

L’Articolo 37 del I Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra,
relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali,
stabilisce che:

1. E’ vietato uccidere, ferire o catturare un avversario ricorrendo alla
perfidia. Costituiscono perfidia gli atti che fanno appello, con
l’intenzione di tradirla, alla buona fede di un avversario per fargli
credere che ha il diritto di ricevere o il dovere di accordare la
protezione prevista dalle regole del diritto internazionale applicabile
nei conflitti armati. Sono esempi di perfidia gli atti seguenti:
* simulare di voler negoziare sotto una bandiera di armistizio o di
resa
* simulare una incapacita’ per ferite o malattia
* simulare di avere lo status di civile e di non combattente
* simulare di avere uno status protetto facendo uso di segni,
emblemi o uniformi delle Nazioni Unite, di uno Stato neutrale o di
altri Stati non Parti in conflitto.

2. Gli stratagemmi di guerra non sono vietati. Tali stratagemmi sono
atti che intendono indurre in errore un avversario o di fargli
commettere imprudenze, ma che non violano alcuna regola del
diritto internazionale applicabile nei conflitti armati e che, non
facendo appello alla protezione dell’avversario circa la protezione
prevista da detto diritto, non sono perfidi. Sono esempi di
stratagemmi di guerra gli atti seguenti: mascheramenti, inganni,
operazioni simulate e false informazioni.


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GUERRA IN IRAQ.
AMNESTY INTERNATIONAL CONTRO L’USO
DELLE BOMBE A GRAPPOLO:
E’ LA POPOLAZIONE CIVILE
A PAGARE IL PREZZO



Amnesty International ha espresso profonda preoccupazione per
l’alto numero di vittime civili che la guerra in Iraq sta provocando e
per il ricorso alle bombe a grappolo nel corso di attacchi militari
contro aree densamente popolate.
Il 1° aprile almeno 35 civili ­ tra cui molti bambini ­sono stati uccisi
ed altri 300 sono rimasti feriti a seguito di un attacco militare lanciato
dalle forze statunitensi contro la citta’ di al-Hilla. Amnesty
International e’ sconcertata per le notizie secondo le quali, durante
l’attacco, sono state utilizzate bombe a grappolo.
“L’uso delle bombe a grappolo ad al-Hilla costituisce un attacco
indiscriminato e una grave violazione del diritto internazionale
umanitario” ­ ha accusato l’organizzazione per i diritti umani.
“Se gli USA parlano seriamente quando dicono di voler proteggere la
popolazione civile, allora devono impegnarsi pubblicamente a
sospendere l’uso delle bombe a grappolo. Continuare a usarle
significhera’ causare indiscriminatamente morti e feriti tra la
popolazione civile”.
Secondo le informazioni ricevute da Amnesty International, ad al-
Hilla sono state usate bombe a grappolo del tipo BLU97 A/B.
Ognuna di esse contiene 202 ordigni ­ denominati BLU 97 - di
dimensioni simili a una lattina da bibita. Le bombe a grappolo si
spargono su un’area pari a quella di due campi da calcio. In almeno
il 5% dei casi, gli ordigni contenuti al loro interno non esplodono
all’impatto al suolo, trasformandosi in mine anti-persona e
prolungando nel tempo il rischio di morte per chiunque vi entri in
contatto.


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