lunedì, marzo 31, 2003

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====== MODENA ======


UN CANTIERE PER LA CULTURA AL SANTA MARGHERITA

Dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena un impegno di oltre 5 milioni di euro per lo stralcio finale dei lavori di recupero nel palazzo che ospita diversi istituti culturali dell’Amministrazione comunale

Il recupero del Palazzo Santa Margherita, iniziato nel 1987, si colloca nel programma del Comune di Modena per la riqualificazione di significativi complessi monumentali cittadini e la loro restituzione a funzione pubblica e culturale.
A distanza di vent’anni dall’inizio dei lavori che hanno visto la realizzazione degli spazi destinati al Liceo Musicale “Orazio Vecchi”, l’apertura al pubblico della rinnovata Biblioteca Civica “A. Delfini” ed al primo piano, la collocazione della Galleria Civica d’Arte Moderna, si iniziano ora i lavori (presentati stamattina alla stampa alla presenza del sindaco Giuliano Barbolini e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Gianfranco Baldini) per completare il progetto che vuole restituire a questo edificio, di grande valore storico, il ruolo di polo cittadino delle arti e della cultura.
Sono infatti rimasti esclusi dai lavori precedenti alcuni ambienti al primo piano e la quasi totalità del secondo piano e del sottotetto, già interessati precedentemente dal consolidamento strutturale. Sarà quindi realizzato, con questo ultimo stralcio dei lavori, interamente finanziato e gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l’ampliamento degli spazi della Galleria Civica, l’istituzione del Museo della figurina ed una significativa trasformazione e riorganizzazione della Biblioteca Civica “Antonio Delfini”, configurando così il complesso di Santa Margherita come un Palazzo della Cultura. Per la biblioteca che conta oggi 15.000 iscritti, 700 frequentatori al giorno e quasi 180.000 libri prestati all’anno, si prevede in particolare di realizzare una nuova sala di lettura, collegata a quella esistente e dotata di un soppalco perimetrale al fine di incrementare il numero degli scaffali disponibili e le postazioni multimediali, che comprenderanno anche spazi ad uso fonoteca e TV satellitare. Un’altra necessità pressante della biblioteca è quella di avere spazi idonei ad archiviare un numero sempre crescente di volumi. E’ nata dunque la necessità di spazi per lo stoccaggio dei volumi e di sistemi intelligenti ed efficaci sia per la loro archiviazione sia per il rapido reperimento. A tal fine è stata prevista la realizzazione di una torre libraria in un locale adiacente alle sale lettura, all’interno della quale verranno inseriti un sistema di scaffalature ed un trasloelevatore automatico in grado di archiviare fino a 55.000 libri utilizzando un apposito software.
La Galleria Civica che attualmente dispone di circa 660 mq tra spazi espositivi, uffici e spazi di servizio, verrà incrementata, con il nuovo progetto, di altri 670 mq di cui 520 adibiti a nuove sale espositive e laboratori. Il secondo piano del palazzo infatti è destinato ad accogliere, conservare e rendere fruibili i quasi 5000 disegni di alcuni tra i maggiori rappresentanti dell’arte italiana del Novecento, cui si è aggiunto di recente il nucleo della collezione Don Casimiro Bettelli, e le oltre 3000 fotografie d’autore raccolte in questi anni dalla Galleria Civica. Sempre al secondo piano troverà spazio anche il Museo della Figurina che, con il suo patrimonio di oltre 500.000 pezzi stampati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, è una delle collezioni più rilevanti del settore a livello internazionale. Accanto alla sala espositiva ed agli uffici , la sede permanente avrà anche laboratori didattici, aule per la ricerca multimediale e spazi per gli studiosi. Tutto il secondo piano si verrà così fortemente a caratterizzare come centro di conservazione, ricerca, promozione di attività legate a questi specifici settori, tra loro strettamente collegati, divenendo così un polo museale unico nel suo genere.
I lavori sono stati assegnati tramite gara d’appalto alla ditta CMB di Carpi (Mo).


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UN PITTORE EMILIANO NEGLI ANNI DELLA PESTE

Dal 29 marzo al 15 giugno Modena rende omaggio al più grande artista locale del primo '600 proponendo accanto ai suoi dipinti opere di Scarsellino, Guercino e Reni

E' stato il più grande pittore modenese della prima metà del Seicento, un artista "molto studioso e di amorevole maniera" che si trovò a vivere e a lavorare negli anni della peste - proprio quella narrata da Alessandro Manzoni nei "Promessi sposi" - che nel 1630 provocò la morte di 4 mila degli oltre 17 mila abitanti della città, da poco divenuta capitale dopo il trasferimento degli Estensi da Ferrara.
A Lodovico Lana (Codigoro 1597- Modena 1646) e alla sua opera, che si inquadra nel contesto artistico del primo Seicento emiliano, è dedicata la mostra "L'amorevole maniera", che dal 29 marzo al 15 giugno proporrà in tre sedi di Modena - la chiesa del Voto, la Galleria Estense e il Palazzo comunale - dipinti di soggetto religioso e profano, ritratti e incisioni (ingresso 6 euro, ridotto 4, informazioni al numero 059 200125 e al sito internet www.comune.modena.it/palazzodeimusei, visite guidate alla mostra e alla città barocca a cura di Gaiam, tel. 059 302563 - 349 1931875).
Organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Modena, dal Museo civico d'arte, dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia e dalla Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, la mostra curata da Daniele Benati e Lucia Peruzzi (organizzazione di Francesca Piccinini) propone, accanto ad opere di Lana, anche dipinti di Guercino, Reni, Scarsellino, Bononi, Schedoni, Loves e Stringa (il catalogo è pubblicato da Silvana editoriale).
Nato a Codigoro e formatosi a Ferrara, probabilmente alla scuola dello Scarsellino, Lodovico Lana si trasferisce ben presto nella nuova capitale del ducato estense e realizza una personale sintesi tra il naturalismo del Guercino e l'idealismo del Reni, come traspare bene nelle opere degli anni Trenta, tra cui il gonfalone con "San Geminiano che raccomanda alla Vergine la città di Modena", conservato nel Palazzo Comunale, e la "Pala della peste" della Chiesa del Voto, traguardo artistico della sua produzione.
I colti riferimenti al Reni, ormai pienamente diffusi nel ducato estense, anche grazie all'attività del Boulanger, si possono cogliere nella "Natività della Vergine", che tuttavia non abbandona sinceri rimandi a tratti descrittivi di domestica naturalezza, propri della cultura artistica ferrarese. Il momento più alto della produzione del Lana è rappresentato da veri capolavori come "Erminia e Tancredi" del Museo Civico di Modena e "Dedalo e Icaro" della Galleria Doria-Pamphili di Roma, che documentano la qualità raggiunta dall'artista nei dipinti di soggetto profano.
La mostra si articola in tre sedi. La sezione ospitata nella Chiesa del Voto (via Emilia centro) è dedicata alle opere di soggetto religioso di committenza ecclesiastica e nobiliare. Al centro dell'unica navata si può ammirare la "Pala della peste", commissionata a Ludovico Lana dalla Comunità nel 1636. La stessa chiesa venne eretta per volontà della Comunità modenese al termine dell'epidemia manzoniana del 1630, come segno di ringraziamento alla Vergine della Ghiara per aver fatto cessare il contagio.
La seconda sezione si trova alla Galleria Estense (Palazzo dei Musei, viale Vittorio veneto 5), dove nelle sale dedicate al Seicento emiliano, che costituiscono parte integrante del percorso di mostra, si può ammirare ciò che rimane della produzione di carattere profano del Lana, cioè dipinti di soggetto letterario e alcuni ritratti. Viene qui presentata anche la produzione grafica dell'artista, da collegare anche all'attività didattica che egli svolse nell'ambito della locale Accademica, soprattutto dopo la morte di Bernardino Cervi durante la peste del 1630. Le incisioni documentano anche alcuni dipinti di carattere profano andati perduti.
La Sala del Vecchio Consiglio del Palazzo comunale di Modena ospita infine il gonfalone del Comune di Modena con "San Geminiano che raccomanda alla Vergine la città di Modena", dipinto nel 1633, mentre nel contiguo Camerino dei Confirmati è allestita una sezione storico-documentaria, curata dall'Archivio storico comunale, che illustra l'atteggiamento della Comunità nei confronti del contagio della peste e il rapporto di committenza con l'opera di Lana.

Informazioni turistiche
IAT, Via Scudari 12, Modena, tel. 059 206660
Prenotazioni alberghiere e pacchetti turistici
Modenatur, Via Scudari 10, Modena, tel. 059 206688


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TRUFFE VIA E MAIL
TUTTI I SEGRETI



Il commercio elettronico e la pubblicità di merci su internet stanno
offrendo possibilità di sviluppo per molte aziende e costituiscono una
grossa comodità per i consumatori.
La rete rappresenta però un'opportunità anche per truffatori. Si
moltiplicano infatti in tutto il mondo le truffe ai danni degli utenti di
internet perpetrate attraverso messaggi di posta elettronica. Si tratta in
realtà di reati che sottraggono ai singoli utenti generalmente piccole
cifre, ma, attraverso la loro diffusione capillare, sono in grado di fornire
grossi proventi per il truffatore. Nella maggior parte dei casi il tentativo
di truffa inizia con l'invio di una e-mail alla potenziale vittima. In caso
di sospetto è opportuno salvare l'e-mail e informare immediatamente la
Polizia delle Comunicazioni.
Schematizzando, le principali truffe telematiche via internet, perpetrate di
solito inviando una email, sono:
* Finte vendite all'asta sul WEB, con merci offerte e mai
inviate ai clienti o con prezzi gonfiati;
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a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi
diversi da quelli pubblicizzati;
* Vendite di hardware o software su catalogo on-line, con
merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato
* Schemi di investimento a piramide e multilevel business;
* Opportunità di affari e franchising;
* Offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di
materiale necessario all'esecuzione di tale lavoro;
* Prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata
di commissione;
* False promesse di rimuovere informazioni negative per
l'ottenimento di crediti (es. rimozione di nominativi da black-list);
* False promesse di concessione (con richiesta di commissione)
di carte di credito a soggetti con precedenti negativi;
* Numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un
ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti, ecc.).


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