Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
mercoledì, novembre 05, 2003
MODENA: 50 ANNI FA IL PRIMO VILLAGGIO ARTIGIANO
Politiche innovative per garantire uno sviluppo equilibrato dell’area modenese sia dal punto di vista urbanista sia dal punta di vista ambientale. Il programma degli appuntamenti celebrativi
I Villaggi Artigiani di Modena compiono 50 anni. Era l’ottobre del 1953 quando 74 piccoli imprenditori – per la maggior parte ex-operai licenziati dalle grandi fabbriche nel dopoguerra – si riunirono per dare vita al primo Villaggio Artigiano di Modena, insediato nel quartiere della Madonnina. Un insediamento produttivo fortemente sostenuto dal Comune di Modena. Per favorire la rinascita economica del territorio, infatti, l’Amministrazione Comunale aveva dato il via a politiche di insediamento del tutto inedite, con un meccanismo che avrebbe garantito in seguito la nascita di molti altri Villaggi Artigiani: il Comune di Modena acquistava aree da privati che erano disposti a cederle a prezzo agricolo, offrendo loro la possibilità di conservare per sé un lotto, di urbanizzarlo e rivenderlo quindi a prezzo remunerativo. Allo stesso tempo il Comune di Modena urbanizzava l’area acquistata e la rivendeva ai piccoli imprenditori, che via via si attivavano sul territorio modenese, ad un prezzo che lo ripagava dell’investimento, ma che tuttavia rimaneva molto al di sotto dei costi di mercato delle aree fabbricabili. Questo risparmio nell’acquisto della sede costituiva per l’imprenditore un notevole vantaggio economico in quanto il prezzo pagato per il proprio insediamento risultava inferiore del 30/50% rispetto a quelli di mercato. Tale vantaggio economico e competitivo si traduceva poi in maggiori possibilità di sviluppo e maggiore competitività per le piccole imprese interessate.
Dal 1973 il meccanismo di insediamento produttivo sul territorio comunale di Modena è stato esteso anche a undici comuni circostanti riuniti nel Consorzio Aree produttive, ente al quale è affidato il compito di curare l’attuazione dei Piani per gli Insediamenti Produttivi (PIP) nell’ambito della pianificazione territoriale dei Comuni e della Provincia.
A 50 anni di distanza, il meccanismo dei benefit comunali per l’insediamento permette di portare a bilancio numeri importanti: nei Villaggi Artigiani si sono insediate – con un risparmio complessivo di circa 180 milioni di euro - più di mille imprese, creando complessivamente oltre diecimila posti di lavoro. La superficie totale delle imprese insediate è aumentata in questi 50 anni del 300%, così come l’occupazione, che ha fatto registrare un aumento del 44%.
La validità del modello è confermata inoltre dall’alto numero di richieste da parte di imprese che ancora oggi richiedono di insediarsi nei Villaggi Artigiani. Attualmente, infatti, in lista d’attesa ci sono oltre 500 aziende con una forza-lavoro di 5300 dipendenti. Ma oltre al vantaggio competitivo fornito alle piccole imprese insediate nei Villaggi artigiani le politiche degli insediamenti produttivi hanno consentito di raggiungere due importanti risultati di grande interesse per l’intera città. Inanzitutto attraverso tali politiche è stato possibile garantire uno sviluppo equilibrato dell’area modenese sia dal punto di vista urbanista sia dal punta di vista ambientale. Inoltre con tali azioni il Comune ha potuto dare un notevole contributo allo sviluppo delle piccole e medie imprese che caratterizzano il nostro territorio.
L’anniversario del cinquantenario del primo Villaggio prevede una ricca serie di iniziative organizzate dal Comune di Modena, Consorzio Attività Produttive Aree e Servizi, in collaborazione con ProMo, Unione Industriali, Api, Lapam Federimpresa, CNA, LegaCoop. La giornata principale è quella dell’8 novembre, nel corso della quale sono previsti l’inaugurazione di una mostra fotografica dal titolo “Il lunedì del Villaggio”, la premiazione degli imprenditori fondatori del primo villaggio artigiano, e la presentazione del volume “L’invenzione del Villaggio. Modena e i quartieri artigiani: cinquant'anni di un'esperienza d'avanguardia”, curata dall’architetto Ezio Righi, dal giornalista Michele Smargiassi e dall’economista Massimo D’Angelillo. Le manifestazioni, che prevedono anche visite guidate delle scuole nei Villaggi e altre iniziative di natura sportiva e accademica, sono iniziate lo scorso 25 ottobre con l’inaugurazione del nuovo Pip di via Malavolti.
I Villaggi Artigiani di Modena compiono 50 anni. Era l’ottobre del 1953 quando 74 piccoli imprenditori – per la maggior parte ex-operai licenziati dalle grandi fabbriche nel dopoguerra – si riunirono per dare vita al primo Villaggio Artigiano di Modena, insediato nel quartiere della Madonnina. Un insediamento produttivo fortemente sostenuto dal Comune di Modena. Per favorire la rinascita economica del territorio, infatti, l’Amministrazione Comunale aveva dato il via a politiche di insediamento del tutto inedite, con un meccanismo che avrebbe garantito in seguito la nascita di molti altri Villaggi Artigiani: il Comune di Modena acquistava aree da privati che erano disposti a cederle a prezzo agricolo, offrendo loro la possibilità di conservare per sé un lotto, di urbanizzarlo e rivenderlo quindi a prezzo remunerativo. Allo stesso tempo il Comune di Modena urbanizzava l’area acquistata e la rivendeva ai piccoli imprenditori, che via via si attivavano sul territorio modenese, ad un prezzo che lo ripagava dell’investimento, ma che tuttavia rimaneva molto al di sotto dei costi di mercato delle aree fabbricabili. Questo risparmio nell’acquisto della sede costituiva per l’imprenditore un notevole vantaggio economico in quanto il prezzo pagato per il proprio insediamento risultava inferiore del 30/50% rispetto a quelli di mercato. Tale vantaggio economico e competitivo si traduceva poi in maggiori possibilità di sviluppo e maggiore competitività per le piccole imprese interessate.
Dal 1973 il meccanismo di insediamento produttivo sul territorio comunale di Modena è stato esteso anche a undici comuni circostanti riuniti nel Consorzio Aree produttive, ente al quale è affidato il compito di curare l’attuazione dei Piani per gli Insediamenti Produttivi (PIP) nell’ambito della pianificazione territoriale dei Comuni e della Provincia.
A 50 anni di distanza, il meccanismo dei benefit comunali per l’insediamento permette di portare a bilancio numeri importanti: nei Villaggi Artigiani si sono insediate – con un risparmio complessivo di circa 180 milioni di euro - più di mille imprese, creando complessivamente oltre diecimila posti di lavoro. La superficie totale delle imprese insediate è aumentata in questi 50 anni del 300%, così come l’occupazione, che ha fatto registrare un aumento del 44%.
La validità del modello è confermata inoltre dall’alto numero di richieste da parte di imprese che ancora oggi richiedono di insediarsi nei Villaggi Artigiani. Attualmente, infatti, in lista d’attesa ci sono oltre 500 aziende con una forza-lavoro di 5300 dipendenti. Ma oltre al vantaggio competitivo fornito alle piccole imprese insediate nei Villaggi artigiani le politiche degli insediamenti produttivi hanno consentito di raggiungere due importanti risultati di grande interesse per l’intera città. Inanzitutto attraverso tali politiche è stato possibile garantire uno sviluppo equilibrato dell’area modenese sia dal punto di vista urbanista sia dal punta di vista ambientale. Inoltre con tali azioni il Comune ha potuto dare un notevole contributo allo sviluppo delle piccole e medie imprese che caratterizzano il nostro territorio.
L’anniversario del cinquantenario del primo Villaggio prevede una ricca serie di iniziative organizzate dal Comune di Modena, Consorzio Attività Produttive Aree e Servizi, in collaborazione con ProMo, Unione Industriali, Api, Lapam Federimpresa, CNA, LegaCoop. La giornata principale è quella dell’8 novembre, nel corso della quale sono previsti l’inaugurazione di una mostra fotografica dal titolo “Il lunedì del Villaggio”, la premiazione degli imprenditori fondatori del primo villaggio artigiano, e la presentazione del volume “L’invenzione del Villaggio. Modena e i quartieri artigiani: cinquant'anni di un'esperienza d'avanguardia”, curata dall’architetto Ezio Righi, dal giornalista Michele Smargiassi e dall’economista Massimo D’Angelillo. Le manifestazioni, che prevedono anche visite guidate delle scuole nei Villaggi e altre iniziative di natura sportiva e accademica, sono iniziate lo scorso 25 ottobre con l’inaugurazione del nuovo Pip di via Malavolti.
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