venerdì, ottobre 03, 2003

IN RUSSIA VIGE LA GIUSTIZIA SOMMARIA

Lo stato di diritto ha esteso il suo raggio d'azione nella Federazione
Russa, ma il modo in cui la legge viene applicata offre ancora scarsa
protezione a molte persone. E' quanto denunciato oggi da Amnesty
International, che ha diffuso un nuovo rapporto dal titolo "Giustizia
sommaria: la legge e i diritti umani nella Federazione Russa". Si tratta
del terzo rapporto pubblicato da Amnesty International nel corso della sua
campagna mondiale per i diritti umani in Russia, lanciata nell'ottobre
2002. Diffuso nel corso della campagna elettorale russa e alla vigilia delle
elezioni presidenziali nella Repubblica Cecena, il rapporto rappresenta un
monito per le autorita' di Mosca affinche' ricordino che hanno l'obbligo
di garantire a chiunque una protezione efficace contro le violazioni dei
diritti umani.
"Alla luce delle recenti prestazioni del paese in termini di violazioni
dei diritti umani, e' particolarmente importante assicurare protezione
dalla tortura, dai processi iniqui, dalle uccisioni illegali, dagli
arresti arbitrari e dalla discriminazione e che ognuno abbia accesso a
efficaci forme di ricorso nel caso in cui i suoi diritti siano stati
violati. Alcuni gruppi sono particolarmente esclusi dalla protezione della
legge, come le minoranze etniche, le donne, i bambini e i detenuti" si
legge nel rapporto di Amnesty International.
Lo studio dell'organizzazione per i diritti umani illustra fino a che
punto, a dodici anni di distanza dalla nascita della Federazione Russa
come Stato sovrano, i cambiamenti legislativi abbiano offerto alla
popolazione rapide, eque ed efficaci forme di ricorso contro le violazioni
dei diritti umani. Il rapporto esamina in particolare la situazione di
alcuni gruppi vulnerabili e raccomanda una serie di provvedimenti la cui
attuazione potrebbe migliorare radicalmente la protezione dei diritti
umani nel paese. Vengono messe in luce le importanti riforme approvate,
quali l'estensione dell'operato dei tribunali e l'introduzione di un nuovo
codice di procedura penale, che nei primi tre mesi di applicazione ha
favorito il rilascio di un impressionante numero di persone arrestate
senza valide ragioni. Allo stesso tempo, il rapporto denuncia le
preoccupazioni di Amnesty International per le violazioni dei diritti
umani e il cattivo funzionamento dei meccanismi di ricorso per le vittime:
* la propiska - il sistema di registrazione della residenza in vigore a
Mosca e in altri centri della Federazione Russa - limita la liberta' di
movimento, violando in questo modo gli obblighi in materia di diritti
umani che costituiscono parte integrante della legislazione nazionale.
Questo sistema e' causa di gravi violazioni dei diritti umani, come la
deportazione sommaria di appartenenti alle minoranze etniche, senza
possibilita' di accesso alla difesa o ad altri diritti procedurali.
Amnesty International nota con forte rammarico che il presidente Putin non
ha finora voluto applicare i poteri di cui dispone per contrastare questa
pratica illegale.
* La Legge per combattere il terrorismo del 1998 esonera dalla
responsabilita' chi ha preso parte a operazioni "anti-terrorismo", anche
se ha violato i diritti umani, e impedisce il ricorso alla giustizia alle
persone che lamentano di aver subito violazioni dei diritti umani.
* I bambini disabili mentali sono internati in istituti statali
semplicemente a causa della loro disabilita' e non perche' costituiscano
una minaccia nei propri confronti o della societa'. Le procedure usate per
rinchiuderli in queste istituzioni sono prive di ogni garanzia contro gli
errori.
* I prigionieri condannati all'ergastolo sono tenuti in condizioni di
quasi totale isolamento che costituiscono una crudelta', vietata dalle
norme internazionali relative al trattamento delle persone in stato di
detenzione.
"I bambini disabili mentali nella Federazione Russa sono privati del loro
diritto alla liberta', all'educazione e a una vita familiare. Sono
obbligati a vivere un'esistenza profondamente priva di senso in istituti
le cui condizioni non rispettano la dignita' dell'essere umano. Chiediamo
alla Federazione Russa di adottare una legge il cui obiettivo principale
sia l'interesse primario dei bambini affetti da disabilita' mentale" si
legge nel rapporto di Amnesty International.
L'organizzazione chiede inoltre una revisione di tutte le condanne
all'ergastolo emesse sulla base del vecchio codice di procedura penale,
ampiamente riconosciuto come ingiusto: "Le condizioni in cui versano i
condannati all'ergastolo violano il diritto ad essere trattati con
umanita' e a non essere sottoposti a torture o ad altri trattamenti
crudeli, inumani e degradanti".
La popolazione civile nella Repubblica Cecena costituisce il piu' ampio
gruppo privato dei fondamentali diritti umani, da parte sia delle forze
federali che dei combattenti ceceni: il diritto alla vita, alla liberta',
alla sicurezza, al rispetto per la vita privata e familiare, la protezione
dei beni personali e la liberta' di espressione. I ceceni non sono
protetti dalla discriminazione e dalla tortura e le autorita' federali non
mettono a loro disposizione procedure eque e rimedi efficaci a livello
nazionale.
"Dal 1991 la Federazione Russa ha accettato le norme internazionali sui
diritti umani che danno alle persone i cui diritti sono violati la
possibilita' di accedere a nuove forme di ricorso, a livello nazionale e
internazionale. L'esperienza dimostra che questi rimedi sono efficaci solo
quando sono sostenuti dalla comunita' internazionale" afferma Amnesty
International.
Le raccomandazioni di Amnesty International alle autorita' della
Federazione Russa comprendono:
* cessare di estradare persone verso paesi dove rischiano la pena di
morte, la tortura o processi irregolari;
* rendere pubblici tutti i rapporti del Comitato europeo per la
prevenzione della tortura e attuare le sue raccomandazioni;
* aprire indagini imparziali ed esaurienti sulle denunce di crimini di
guerra commessi nella Repubblica Cecena e assicurare alla giustizia i
responsabili, nel rispetto delle norme internazionali in materia di
diritti umani;
* inserire la questione dell'internamento dei bambini nelle istituzioni
all'interno del nuovo Sistema di giustizia minorile, con la possibilita'
di revisioni regolari e periodiche;
* ratificare il Protocollo n. 12 della Convenzione europea sui diritti
umani che sancisce la proibizione generale della discriminazione;
* abolire la pena di morte in tempo di guerra cosi' come in tempo di pace.

Il rapporto "Giustizia sommaria: la legge e i diritti umani nella
Federazione Russa" e' disponibile su www.amnesty.org e presso l'Ufficio
Stampa di Amnesty International. Per ulteriori informazioni sulla campagna di Amnesty International Russia.

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