mercoledì, settembre 17, 2003

FESTIVAL FILOSOFIA, CENTO APPUNTAMENTI SULLA VITA

Dal 19 al 21 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni di grandi maestri, ma anche cene, letture, mostre, concerti e giochi per bambini

Lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo - da Jack Goody a Jürgen Moltmann, da Agnes Heller a Slavoj Zizek, da Richard Sennet a Remo Bodei, da Fernando Savater e Umberto Galimberti - ma anche “cene filosofiche” ideate dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory. Letture di Alessandro Bergonzoni, performance nelle stazioni e sui treni, ma anche mostre, installazioni, film, concerti di fisarmoniche, iniziative per bambini e un bizzarro “convegno immaginario” a cura degli scrittori Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati.
Sono solo alcuni degli oltre cento appuntamenti – quasi tutti gratuiti - del terzo Festival filosofia, dedicato quest’anno alla vita e in programma in una trentina di luoghi di Modena (tra cui, per la prima volta, piazza Grande, dove sarà allestito anche un maxi schermo), Carpi e Sassuolo da venerdì 19 a domenica 21 settembre per iniziativa dei tre Comuni, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia, della Fondazione Collegio San Carlo, che ha curato il programma, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Gli sponsor sono l’Unione industriali, Vivaceramica e Gamma Due di Sassuolo (informazioni per il pubblico al numero 059 421210 e nel sito internet www.festivalfilosofia.it).
Come nella prima e nella seconda edizione – dedicate rispettivamente a felicità e bellezza - il cuore della manifestazione è costituito da lezioni di grandi pensatori italiani e stranieri, conversazioni tra filosofi, testimonianze, letture e dibattiti. Si potranno ascoltare, tra gli altri, l'antropologo Jack Goody, docente emerito a Cambridge, il teologo tedesco Jürgen Moltmann, i filosofi francesi Michel Maffesoli e François Jullien, la filosofa ungherese Agnes Heller, allieva di Lukacks. E, ancora, il maestro sufi Gabriele Mandel, il genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo e psicoanalista sloveno Slavoj Zizek, il presidente del Comitato nazionale per la bioetica Francesco D’Agostino, i sociologi Richard Sennett, critico dell’”uomo flessibile”, e Saskia Sassen, entrambi docenti negli Stati Uniti e alla London School of Economics di Londra.
Un vasto programma di "contorno" coinvolge la letteratura e il cinema, il teatro e la musica (la vita di Bach narrata da un attore accompagnato da un clavicembalo, un omaggio al compositore Luciano Berio, concerti di Claudio Lolli, delle fisarmoniche della città di Verona e dei salentini di "Officina Zoe", che hanno composto la colonna sonora del nuovo film "Il miracolo" di Edoardo Winspeare, presentato quest'anno alla mostra del cinema di Venezia).
Numerose anche le mostre, tra cui "La vita delle forme", che propone a Modena oltre 300 fotografie, disegni e opere grafiche di artisti del XX secolo - da Picasso a Warhol, da Ernst a Doisneau, da Lichtenstein a Ghirri, da Burri a Vedova - e l'originale l’installazione che l’artista Franco Vaccari presenterà al Palazzo dei Musei: il pubblico entra in un ambiente appositamente allestito, siede su una poltrona e vede scorrere in un video cortometraggi e fotografie che appartengono alla memoria personale dell’artista. E’ la “Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer”, riflessione sulla malattia attraverso il linguaggio dell'arte.
Alessandro Bergonzoni sarà impegnato nei racconti surreali delle vite di Steiner, Tarkovskij, Duchamps, Giacometti e con propri inediti, Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati con un insolito convegno di sproloqui, mentre la Koiné porterà in scena a Carpi le "Georgiche" di Virgilio in latino, italiano e dialetto modenese.
Otto diversi menu sul tema della vita, ideati dal filosofo Tullio Gregory, saranno proposti da ventisette ristoranti di Modena, Carpi e Sassuolo. Professore di Storia della Filosofia alla “Sapienza” di Roma, Accademico dei Lincei, fondatore e direttore del Centro di Studi del Cnr sul Lessico intellettuale europeo e noto gourmet, Gregory ha ideato menu per cene filosofiche all’insegna della tradizione a partire dai prodotti tipici modenesi e della cucina emiliano-romagnola. Il viaggio filosofico spazia dal “Bestiario minimo” (antologia gastronomica delle carni) alla “Vita vegetale” (trionfo di verdure e legumi), dalla “Dolce vita” (piatti dal sapore agrodolce) all’”Uovo alchemico” (paste, frittate e zabaione) passando per “Acqua e vita” (paste in brodo e bolliti misti), “Vite silenziose” (pesci della tradizione), “La vie en rose” (carni e verdure di colore rosa) e “Vite trite” (carni e dolci tritati).

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