Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
mercoledì, settembre 10, 2003
STADIO "ALL'INGLESE" PER 20 MILA TIFOSI, CON "SCOSSA"
Curve, gradinate e impianto di illuminazione ricostruiti nel corso dell'estate.
Del vecchio impianto, dedicato ad Alberto Braglia, sopravvive solo la tribuna.
Ma durante l'inaugurazione c'è un assestamento di un gradone della tribuna.
Uno stadio "all'inglese" con il pubblico a soli otto metri dal campo, capace di oltre 20 mila posti, nuove curve, nuove gradinate, un impianto di illuminazione garantito da quattro fari alti 45 metri, esterni all'area di gioco e con potenza doppia rispetto ai precedenti. E' il nuovo stadio Braglia realizzato a tempo di record in due sole estati - soprattutto nei cento giorni degli ultimi tre mesi - e ora dotato della capienza richiesta dalla Lega Calcio alle società che militano in serie A, dove il Modena gioca quest'anno il suo secondo campionato dopo 38 anni di assenza. Nuovi servizi e punti di ristoro sono già stati ultimati, la sala stampa e la copertura della gradinata (dove la diversa colorazione delle poltroncine permette di leggere la scritta "Modena FC") saranno completate per la prima partita casalinga con l'Udinese del 14 settembre.
Per il derby con il Bologna, in programma il 28 settembre, saranno pronte anche la sala vip e la sala conferenze, mentre a fine del mese i giocatori potranno utilizzare una palestra riservata al riscaldamento prima delle partite, collocata accanto al tunnel sotterraneo che collega il terreno di gioco agli spogliatoi (che saranno completati entro metà ottobre).
L'intervento di ricostruzione del Braglia è costato 12 milioni di euro, divisi quasi equamente tra il Comune, proprietario del terreno di gioco, e il Modena FC, che dall'amministrazione comunale l'ha avuto in gestione.
La seconda fase dei lavori è infatti iniziata subito dopo l'ultima partita casalinga dello scorso campionato. Il gruppo di progettisti composto da tecnici del Comune, dal professor Massimo Majovwiecki per l'architettura strutturale e dagli ingegneri Bruno Dettori e Fabrizio Baroni per il carico delle strutture, ha eliminato la pista di atletica, rimosso tutte le strutture metalliche provvisorie, abbattuto vecchie curve e gradinate e le ha rifatte in acciaio e calcestruzzo congiungendo le curve alla gradinata e alla tribuna. Tribuna che invece è stata salvaguardata, perché vincolata dalla Soprintendenza e ora ultima testimonianza dello stadio del 1936, che dieci anni dopo vide il Modena al terzo posto dopo Torino e Juve nel migliore piazzamento gialloblù in 90 anni di storia. Il vecchio campo comunale venne inaugurato l'11 ottobre del 1936 con una partita contro la Cremonese che finì blandamente con un pareggio senza reti e fu inizialmente intitolato a Cesare Marzari, ex calciatore canarino morto nella guerra d'Africa. Solo nel dopoguerra lo stadio di Modena ha preso il nome del ginnasta modenese Alberto Braglia, vincitore di tre ori olimpici. Recentemente la curva dei tifosi gialloblù è stata intitolata a Luigi "Gigi" Montagnani, presidente del Modena dal 1997 al 2000.
Del vecchio impianto, dedicato ad Alberto Braglia, sopravvive solo la tribuna.
Ma durante l'inaugurazione c'è un assestamento di un gradone della tribuna.
Uno stadio "all'inglese" con il pubblico a soli otto metri dal campo, capace di oltre 20 mila posti, nuove curve, nuove gradinate, un impianto di illuminazione garantito da quattro fari alti 45 metri, esterni all'area di gioco e con potenza doppia rispetto ai precedenti. E' il nuovo stadio Braglia realizzato a tempo di record in due sole estati - soprattutto nei cento giorni degli ultimi tre mesi - e ora dotato della capienza richiesta dalla Lega Calcio alle società che militano in serie A, dove il Modena gioca quest'anno il suo secondo campionato dopo 38 anni di assenza. Nuovi servizi e punti di ristoro sono già stati ultimati, la sala stampa e la copertura della gradinata (dove la diversa colorazione delle poltroncine permette di leggere la scritta "Modena FC") saranno completate per la prima partita casalinga con l'Udinese del 14 settembre.
Per il derby con il Bologna, in programma il 28 settembre, saranno pronte anche la sala vip e la sala conferenze, mentre a fine del mese i giocatori potranno utilizzare una palestra riservata al riscaldamento prima delle partite, collocata accanto al tunnel sotterraneo che collega il terreno di gioco agli spogliatoi (che saranno completati entro metà ottobre).
L'intervento di ricostruzione del Braglia è costato 12 milioni di euro, divisi quasi equamente tra il Comune, proprietario del terreno di gioco, e il Modena FC, che dall'amministrazione comunale l'ha avuto in gestione.
La seconda fase dei lavori è infatti iniziata subito dopo l'ultima partita casalinga dello scorso campionato. Il gruppo di progettisti composto da tecnici del Comune, dal professor Massimo Majovwiecki per l'architettura strutturale e dagli ingegneri Bruno Dettori e Fabrizio Baroni per il carico delle strutture, ha eliminato la pista di atletica, rimosso tutte le strutture metalliche provvisorie, abbattuto vecchie curve e gradinate e le ha rifatte in acciaio e calcestruzzo congiungendo le curve alla gradinata e alla tribuna. Tribuna che invece è stata salvaguardata, perché vincolata dalla Soprintendenza e ora ultima testimonianza dello stadio del 1936, che dieci anni dopo vide il Modena al terzo posto dopo Torino e Juve nel migliore piazzamento gialloblù in 90 anni di storia. Il vecchio campo comunale venne inaugurato l'11 ottobre del 1936 con una partita contro la Cremonese che finì blandamente con un pareggio senza reti e fu inizialmente intitolato a Cesare Marzari, ex calciatore canarino morto nella guerra d'Africa. Solo nel dopoguerra lo stadio di Modena ha preso il nome del ginnasta modenese Alberto Braglia, vincitore di tre ori olimpici. Recentemente la curva dei tifosi gialloblù è stata intitolata a Luigi "Gigi" Montagnani, presidente del Modena dal 1997 al 2000.
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