lunedì, agosto 18, 2003

MODENA: IMPRESE SINO A 50 DIPENDENTI IN DIFFICOLTA'

Indagine congiunturale di CNA: secondo trimestre consecutivo
con il segno meno per le piccole aziende modenesi


Secondo trimestre consecutivo con segno meno per la produzione delle imprese
sino a 50 dipendenti modenesi. Il confronto con lo stesso trimestre del
2002, infatti, fa registrare un -3,6% che va ad aggiungersi al -1,1% del
primo trimestre, un dato che, secondo la letteratura economica, basterebbe
per parlare di recessione per le piccole aziende di casa nostra. In realtà
pare essere più opportuno parlare di stagnazione, visto che altri indici
come gli ordinativi, soprattutto quelli provenienti dall'estero, fanno
registrare un aumento che fa ben sperare per una ripresa che i più
annunciano per la primavera 2004. L'analisi arriva dall'Osservatorio
Economico della CNA di Modena, che ormai da due anni monitora
trimestralmente l'andamento dei principali parametri aziendali di circa 200
imprese tra i 6 ed i 49 addetti.

LE NUOVE IMPRESE
La stagnazione è confermata anche dall'andamento delle imprese registrato
dalla Camera di Commercio. Le aziende effettivamente in attività, infatti,
crescono dell'1,9% rispetto al giugno 2002, ma si tratta di una crescita
trainata quasi esclusivamente dai servizi, a conferma del fatto che il
processo di terziarizzazione della nostra economia è ormai irreversibile Il
manifatturiero, infatti, diminuisce dell'1,3% (ma il calo è più accentuato
nel legno, -3,7% e nell'abbigliamento, -4,6%). Continua la sua crescita
l'edilizia (+4,7%), che precede commercio e turismo (+1,8%), e servizi alle
cose ed alle persone (+2,8%). Per quanto riguarda la distribuzione
territoriale, il capoluogo vede le imprese aumentare del 2,5%, mentre Carpi
(+1,8%) e Sassuolo (+1,6%) crescono anch'esse, pur ad un ritmo inferiore
alla media, nel primo caso probabilmente a causa delle difficoltà che sconta
il settore del tessile. Sotto la media anche l'Area Nord (+1,5%), mentre
Vignola è a +2,3% e l'Appennino a +2,1%.

I DATI GENERALI
Per ciò che riguarda la produzione, il confronto tra il secondo trimestre
2003 e lo stesso periodo dell'anno precedente denuncia un calo consistente
(-3,6%) per le aziende da 6 a 49 addetti, mentre quelle più grandi sono alla
pari. Se, invece, il confronto avviene con il primo trimestre 2003, il gap
fra piccola e grande impresa si riduce (-2,6% per la prima, -1,7% per la
seconda), ma, soprattutto, è inferiore anche la perdita di produttività
delle piccole imprese. Segnali più incoraggianti arrivano dagli ordini: se
il mercato interno è bloccato, (+0,1% rispetto al 2° trimestre 2002), quelli
esteri crescono del 2%. Cresce anche l'export (+0,5%), dato la cui
positività andrà letta alla luce dell'andamento nel terzo trimestre
dell'anno. Merita di essere sottolineata la tenuta del manifatturiero, che
perde l'1,9% sul 2° trimestre 2002 e l'1,8% sul I° trimestre 2003.

Imprese 6-49 addetti Imprese oltre 50 addetti
II° trim. '03/II° trim. '02 - 3,6% 0%
II° trim. '03/I° trim. '03 -2,6% -1,7%

I SETTORI
(DATI 2° TRIMESTRE 2003 SU 2° TRIMESTRE 2002)

ALIMENTARE
PRODUZIONE +0,3%
FATTURATO +5,9%
ORDINI ITALIA +2,2%
ORDINI ESTERO +5,7%
Si conferma tra i settori più positivi dell'intero panorama provinciale.

MAGLIERIA
PRODUZIONE -3,7%
FATTURATO -5,2%
ORDINI ITALIA -2,5%
ORDINI ESTERO - 0,5%
Si tratta del settore in più grave crisi, con dati ormai da tempo
estremamente negativi.

ABBIGLIAMENTO
PRODUZIONE -8,3%
FATTURATO -10,7%
ORDINI ITALIA -4,6%
ORDINI ESTERO +3,9%
Dopo un primo trimestre che aveva permesso di cogliere qualche segnale
positivo, l'abbigliamento negli ultimi tre mesi è ritornato a valori
analoghi a quelli della maglieria, con gli ordinativi esteri unico parametro
positivo.

CERAMICA
PRODUZIONE -4,6%
FATTURATO -3,9%
ORDINI ITALIA -2,5%
ORDINI ESTERO 1,6%
Quello della ceramica, per le aziende sino a 50 addetti, rappresenta un
settore estremamente limitato, settore al quale non sono ancora giunti i
segnali di ripresa che, invece, hanno caratterizzato l'ultimo trimestre
nelle aziende di maggiori dimensioni.

PRODOTTI IN METALLO
PRODUZIONE -2,7%
FATTURATO -3,8%
ORDINI ITALIA -4,3%
ORDINI ESTERO -0,1%
Il settore rimane n linea con i dati del trimestre precedente.

MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI
PRODUZIONE -1,9%
FATTURATO -0,5%
ORDINI ITALIA +2,8%
ORDINI ESTERO +3,0%
La meccanica continua ad essere il settore più solido della nostra economia,
quello che riesce a difendersi meglio, come dimostra anche l'aumento della
percentuale degli ordini dall'estero, arrivata, nel secondo trimestre
dell'anno, al 30% sul totale degli ordini.

BIOMEDICALE
PRODUZIONE -18,1%
FATTURATO -0,6%
ORDINI ITALIA +5,7%
ORDINI ESTERO +8,2%
I dati congiunturali non sono positivi, ma occorre ricordare che il
biomedicale viene da tre anni di crescita tumultuosa. In ogni caso, la
tenuta dell'occupazione e il buon andamento degli ordini confermano la
sostanziale tenuta del settore.

MEZZI DI TRASPORTO
PRODUZIONE -0,4%
FATTURATO +0,2%
ORDINI ITALIA +0,4%
ORDINI ESTERO +0,8%
Il settore rimane in linea con i dati del trimestre precedente, risentendo
positivamente delle buone performance ottenute dalle industrie modenesi che
operano in questa attività.

ALTRI SETTORI
PRODUZIONE -2,7%
FATTURATO -1,2%
ORDINI ITALIA +0,7%
ORDINI ESTERO +1,4%
Le imprese operanti in vari segmenti tengono sufficientemente; unico dato
negativo un'occupazione in leggera discesa.

In sintesi, pur con qualche difficoltà in più rispetto al trimestre
precedente, le piccole imprese modenesi continuano a tenersi a galla. In
questa situazione, incentivazione all'esportazione, il vero punto di forza
della nostra economia, ed investimenti in ricerca e formazione rimangono gli
ambiti principali sui quali agire per difendere la competitività delle
aziende modenesi. Per alcuni settori, come il tessile-abbigliamento, è poi
necessario un adeguato sostegno istituzionale sotto forma di incentivi e
tutela del prodotto locale.

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