giovedì, agosto 14, 2003

NIGERIA: IL 27 AGOSTO UDIENZA D'APPELLO PER AMINA LAWAL

Dopo alcuni rinvii, l’udienza di appello di Amina Lawal si terra’ il 27
agosto 2003 in Katsina, il suo Stato natale, nel nord della Nigeria. Si
prevede che Amina Lawal e i suoi avvocati saranno presenti. Il
processo giudiziario seguira’ il suo corso se questa volta il quorum
dei giudici sara’ raggiunto.
Amnesty International continua a ricevere quesiti che falsamente
annunciano l’imminente esecuzione di Amina Lawal – prima del 27
agosto o in quella stessa data – e citano Amnesty International come
fonte.
Nessuna esecuzione della sentenza e’ in programma prima di o in
quella stessa data.
Amnesty International ritiene che il diritto di Amina Lawal ad una
rappresentanza legale, ad un processo giusto e al diritto all’appello
al momento siano garantiti. Amina Lawal non e’ in stato di
detenzione e ha un’eccellente rappresentanza legale. E’ aiutata da
una coalizione di gruppi di donne nigeriane e gruppi dei diritti umani,
con cui Amnesty International e’ a stretto contatto.
“Purtroppo questo caso e’ stato rinviato talmente tante volte che
molti di coloro che si sono mobilitati per l’annullamento della sua
condanna non possono comprendere perche’ una donna e la sua
bambina possano essere trattati cosi’ duramente. Questo sta
diventando un caso palese di giustizia posticipata, che e’ giustizia
negata”, ha dichiarato Amnesty International.

Ulteriori informazioni

Amina Lawal – una donna musulmana – e’ stata giudicata colpevole
nel marzo 2002 per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio.
Secondo i “Codici penali della Sharia”, introdotti in Nigeria nel 1999 e
in vigore in alcuni Stati del nord del paese, questo e’ stato sufficiente
a condannarla per adulterio e a chiamarla a comparire in giudizio di
fronte ad un tribunale della Sharia per rispondere di un “crimine” che
ora e’ punito con la pena di morte per lapidazione.

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