Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
martedì, agosto 19, 2003
ARGENTINA: PIU' VICINA LA GIUSTIZIA PER LE VITTIME DELLA DITTATURA
Amnesty International accoglie con favore i recenti sviluppi relativi alle
violazioni dei diritti umani commesse in Argentina durante la dittatura
militare che governo' il paese dal 1976 al 1983.
Il 12 agosto la Camera dei Deputati argentina ha dichiarato nulle e
vuote le leggi del punto finale e dell'obbedienza dovuta. Tali leggi, note
anche come leggi di amnistia, incompatibili con gli obblighi
internazionali dell'Argentina di indagare, processare e punire gli autori
dei crimini contro l'umanita' commessi durante il periodo del governo
militare, sono state per anni un ostacolo alla verita' e alla giustizia
per le vittime delle violazioni dei diritti umani.
"L'Argentina ha compiuto un passo avanti per porre fine agli effetti
deleteri delle leggi di amnistia, per dare alle vittime ed alle loro
famiglie la giusta opportunita' di ottenere verita' e giustizia" ha
dichiarato Amnesty International.
L'organizzazione si augura che la decisione della Camera dei
Deputati sia approvata in breve tempo dal Senato affinche' diventi
parte del diritto argentino.
Amnesty International ha apprezzato i recenti pronunciamenti di
alcuni giudici argentini nel considerare le leggi di amnistia nulle, vuote
e incostituzionali. Queste decisioni hanno aperto la strada ad una
effettiva praticabilita' della giustizia in Argentina, tuttavia, sono in
attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Corte Suprema.
L'organizzazione saluta con favore anche la decisione del
Presidente argentino Nestor Kirchner di aderire alla Convenzione
delle Nazioni Unite sulla non applicabilita' di leggi di prescrizione a
crimini di guerra e crimini contro l'umanita' e la presentazione al
Congresso di un disegno di legge per rendere la Convenzione
costituzionale.
"Si tratta di segnali positivi da parte del nuovo esecutivo argentino,
permettono che la lotta contro l'impunita' dia risultati sempre piu'
concreti" ha affermato Daniele Demarie, coordinatore per l'Argentina della
Sezione Italiana di Amnesty International. "Occorre costruire su queste
basi il rispetto dei diritti umani e la pratica della giustizia, perche'
la societa' argentina possa misurarsi con il proprio passato e
riconciliare una frattura che oggi e' ben lungi dall'essere sanata". "Gli
attivisti di Amnesty International", ha aggiunto Demarie "che per anni
hanno sostenuto la lotta contro l'impunita' in Argentina, anche in
collaborazione con altre organizzazioni non governative e chiedendo alle
autorita' di rendere nulle le leggi di amnistia, continueranno la
pressione internazionale, affinche' l'abolizione di tali leggi sia
definitiva ed abbia una efficacia concreta".
violazioni dei diritti umani commesse in Argentina durante la dittatura
militare che governo' il paese dal 1976 al 1983.
Il 12 agosto la Camera dei Deputati argentina ha dichiarato nulle e
vuote le leggi del punto finale e dell'obbedienza dovuta. Tali leggi, note
anche come leggi di amnistia, incompatibili con gli obblighi
internazionali dell'Argentina di indagare, processare e punire gli autori
dei crimini contro l'umanita' commessi durante il periodo del governo
militare, sono state per anni un ostacolo alla verita' e alla giustizia
per le vittime delle violazioni dei diritti umani.
"L'Argentina ha compiuto un passo avanti per porre fine agli effetti
deleteri delle leggi di amnistia, per dare alle vittime ed alle loro
famiglie la giusta opportunita' di ottenere verita' e giustizia" ha
dichiarato Amnesty International.
L'organizzazione si augura che la decisione della Camera dei
Deputati sia approvata in breve tempo dal Senato affinche' diventi
parte del diritto argentino.
Amnesty International ha apprezzato i recenti pronunciamenti di
alcuni giudici argentini nel considerare le leggi di amnistia nulle, vuote
e incostituzionali. Queste decisioni hanno aperto la strada ad una
effettiva praticabilita' della giustizia in Argentina, tuttavia, sono in
attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Corte Suprema.
L'organizzazione saluta con favore anche la decisione del
Presidente argentino Nestor Kirchner di aderire alla Convenzione
delle Nazioni Unite sulla non applicabilita' di leggi di prescrizione a
crimini di guerra e crimini contro l'umanita' e la presentazione al
Congresso di un disegno di legge per rendere la Convenzione
costituzionale.
"Si tratta di segnali positivi da parte del nuovo esecutivo argentino,
permettono che la lotta contro l'impunita' dia risultati sempre piu'
concreti" ha affermato Daniele Demarie, coordinatore per l'Argentina della
Sezione Italiana di Amnesty International. "Occorre costruire su queste
basi il rispetto dei diritti umani e la pratica della giustizia, perche'
la societa' argentina possa misurarsi con il proprio passato e
riconciliare una frattura che oggi e' ben lungi dall'essere sanata". "Gli
attivisti di Amnesty International", ha aggiunto Demarie "che per anni
hanno sostenuto la lotta contro l'impunita' in Argentina, anche in
collaborazione con altre organizzazioni non governative e chiedendo alle
autorita' di rendere nulle le leggi di amnistia, continueranno la
pressione internazionale, affinche' l'abolizione di tali leggi sia
definitiva ed abbia una efficacia concreta".
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