Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
venerdì, settembre 26, 2003
NIGERIA: ANNULLAMENTO DELLA CONDANNA A MORTE DI AMINA LAWAL
MA L’USO DELLE LEGGI DISCRIMINATORIE RIMANE UNA QUESTIONE APERTA
Amnesty International ha espresso soddisfazione per la decisione odierna,
da parte della corte d’appello della sharia dello stato nigeriano di Katsina,
di annullare la condanna a morte di Amina Lawal, emessa il 22 marzo
2002. Secondo quanto dichiarato dal suo collegio di difesa, Amina Lawal è
stata rimessa in libertà poiché né la condanna né la confessione sono
state giudicate valide e dunque non è stata provata la commissione di
alcun reato.
“Il caso di Amina Lawal non avrebbe mai dovuto essere trattato in un
tribunale. Nessuna persona dovrebbe vivere un’esperienza del genere” -
ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty
International.
L’organizzazione per i diritti umani si è detta felice per la mobilitazione
delle organizzazioni femminili, che hanno condannato con forza le
discriminazioni di genere su cui si basano alcune sentenze delle corti della
sharia in Nigeria. Contemporaneamente all’annullamento del verdetto di
Amina Lawal, ricorda Amnesty International, rimane in corso un altro
appello relativo a una condanna a morte nei confronti di Fatima Usman e
Ahmadu Ibrahim, sempre da parte di una corte della sharia nello stato di
Niger.
“La pena di morte è l’estrema violazione del diritto alla vita e costituisce
una punizione crudele inumana e degradante, sempre e comunque.
Amnesty International chiede al governo e alla società civile della Nigeria
di cogliere questa occasione e affrontare un problema che è causa di danni
e sofferenza inutili per molti cittadini nigeriani,” ha aggiunto Bertotto.
Per Amnesty International, il governo federale della Nigeria dovrebbe
assumere l’iniziativa di abolire la pena di morte ed emendare le parti della
legislazione – federale e locale, compresa quella della sharia - che
prevedono la pena di morte e le punizioni crudeli, inumane e degradanti.
Amnesty International ricorda che punizioni quali la lapidazione, la
fustigazione e l’amputazione, previste nella nuova legislazione, sono
considerate trattamenti crudeli inumani e degradanti dal diritto
internazionale sui diritti umani. Esse sono in totale contrasto con la
Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, ratificata dalla Nigeria
nel giugno 2001.
Le relazioni sessuali extramatrimoniali tra adulti consenzienti non possono
essere considerate reati penali. Il Comitato sui diritti umani delle Nazioni
Unite ha affermato che “è incontestabile che gli atti sessuali in privato tra
adulti consenzienti rientrano nella sfera della riservatezza”. Incriminare e
imprigionare donne a causa delle loro relazioni sessuali viola il loro diritto
alla libera espressione e associazione, alla libertà dalla discriminazione e
alla riservatezza. Amnesty International prosegue dunque la propria
campagna per l’abolizione di tutte le leggi discriminatorie e contro la
criminalizzazione di atti sessuali in privato tra adulti consenzienti.
Amnesty International ha espresso soddisfazione per la decisione odierna,
da parte della corte d’appello della sharia dello stato nigeriano di Katsina,
di annullare la condanna a morte di Amina Lawal, emessa il 22 marzo
2002. Secondo quanto dichiarato dal suo collegio di difesa, Amina Lawal è
stata rimessa in libertà poiché né la condanna né la confessione sono
state giudicate valide e dunque non è stata provata la commissione di
alcun reato.
“Il caso di Amina Lawal non avrebbe mai dovuto essere trattato in un
tribunale. Nessuna persona dovrebbe vivere un’esperienza del genere” -
ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty
International.
L’organizzazione per i diritti umani si è detta felice per la mobilitazione
delle organizzazioni femminili, che hanno condannato con forza le
discriminazioni di genere su cui si basano alcune sentenze delle corti della
sharia in Nigeria. Contemporaneamente all’annullamento del verdetto di
Amina Lawal, ricorda Amnesty International, rimane in corso un altro
appello relativo a una condanna a morte nei confronti di Fatima Usman e
Ahmadu Ibrahim, sempre da parte di una corte della sharia nello stato di
Niger.
“La pena di morte è l’estrema violazione del diritto alla vita e costituisce
una punizione crudele inumana e degradante, sempre e comunque.
Amnesty International chiede al governo e alla società civile della Nigeria
di cogliere questa occasione e affrontare un problema che è causa di danni
e sofferenza inutili per molti cittadini nigeriani,” ha aggiunto Bertotto.
Per Amnesty International, il governo federale della Nigeria dovrebbe
assumere l’iniziativa di abolire la pena di morte ed emendare le parti della
legislazione – federale e locale, compresa quella della sharia - che
prevedono la pena di morte e le punizioni crudeli, inumane e degradanti.
Amnesty International ricorda che punizioni quali la lapidazione, la
fustigazione e l’amputazione, previste nella nuova legislazione, sono
considerate trattamenti crudeli inumani e degradanti dal diritto
internazionale sui diritti umani. Esse sono in totale contrasto con la
Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, ratificata dalla Nigeria
nel giugno 2001.
Le relazioni sessuali extramatrimoniali tra adulti consenzienti non possono
essere considerate reati penali. Il Comitato sui diritti umani delle Nazioni
Unite ha affermato che “è incontestabile che gli atti sessuali in privato tra
adulti consenzienti rientrano nella sfera della riservatezza”. Incriminare e
imprigionare donne a causa delle loro relazioni sessuali viola il loro diritto
alla libera espressione e associazione, alla libertà dalla discriminazione e
alla riservatezza. Amnesty International prosegue dunque la propria
campagna per l’abolizione di tutte le leggi discriminatorie e contro la
criminalizzazione di atti sessuali in privato tra adulti consenzienti.
ULTIMI AGGIORNAMENTI
- “INVEST IN MODENA” IL SITO PER CHI INVESTE
- A MODENA DAL 2 OTTOBRE GIOVEDI’ A TARGHE ALTERNE
- A MODENA DIECI GIORNI DEDICATI ALL'ALZHEIMER
- FESTIVAL FILOSOFIA, CENTO APPUNTAMENTI SULLA VITA
- UN NUOVO CENTRO ZOOTECNICO PER GRANTERRE
- EUROPA UNITA ED IMMIGRAZIONE ILLEGALE: I DUBBI DI ...
- AMNESTY INTERNATIONAL: CILE, 30 ANNI DOPO BASTA IM...
- STADIO "ALL'INGLESE" PER 20 MILA TIFOSI, CON "SCOSSA"
- PALESTINA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE UMANITA' A...
- VITA DI BACH, OMAGGIO A BERIO E ORCHESTRA DI FISAR...
INTERNATIONAL NEWS
FONTI QUOTIDIANE
- Panorama (I)
- L'espresso (I)
- Diario (I)
- La Voce (I)
- Bandiera Gialla (I)
- The Economist (UK)
- The Observer (UK)
- The Spectator (UK)
- L'Express (F)
- Le Nouvel Observateur (F)
- Der Spiegel (D)
- Die Zeit (D)
- Al-Ahram Weekly (Egitto)
- TIME (USA)
- Newsweek (USA)
- Business Week (USA)
- The New Yorker (USA)
- The Village Voice (USA)
- The Nation (USA)
- The New Republic USA)
- The Weekly Standard (USA)
- National Review (USA)
- Forbes (USA)
- Fortune (USA)
- The New York Review of Books (USA)
- The Atlantic Monthly (USA)
- The American Prospect (USA)
- The Washington Monthly (USA)
- Reason (USA)
- The American Conservative (USA)
- Monthly Review (USA)
- Prospect (UK)
- IdeAzione (I)
- Le Monde diplomatique (F)
- Mother Jones (USA)
- Bulletin of the Atomic Scientists (USA)
- Spacewar.com (F)
- Jane's Defence(UK)
- Foreign Affairs (USA)
- Foreign Policy (USA)
- The Wilson Quarterly (USA)
- Prima Comunicazione (I)
- Columbia Journalism Review (USA)
- American Journalism Review (USA)
- IPSE.COM - L'Informazione online -->
- Governo italiano (I)
- Regione Emilia Romagna (I)
- Provincia di Modena (I)
- Comune di Modena (I)
- White House (USA)
- C.I.A. (USA)
- The Brookings Institution (USA)
- Council on Foreign Relations (USA)
- Heritage Foundation (USA)
- American Enterprise Institute (USA)
- Hoover Institution (USA)
- Cato Institute (USA)
- Projet for the New American Century (USA)
- Carnegie Endowment (USA)
- Arms Control Association (USA)
- Federation of American Scientists (USA)
- TOMPAINE.com (USA)
- New Democrats Online (USA)
- MoveOn (USA)
- Reporters Without Borders
- FAIR - Fairness & Accuracy In Reporting (USA)
- Amnesty International Italia
- Human Rights Watch
- Libertà e Giustizia (I)
- Transparency International
- Open Democracy
- Islam Online
- SitiItalia
- Archives Directory