mercoledì, ottobre 01, 2003

A MODENA PUNTI DI VENDITA SEMPRE PIU’ NUMEROSI E GRANDI

Ecco i risultati della ricerca "Il commercio e la città - Analisi e prospettive per lo sviluppo del commercio modenese"

I punti di vendita al dettaglio nel Comune di Modena sono sempre più numerosi e sempre più grandi. I modenesi, inoltre, sono più che soddisfatti della rete commerciale della città. E’ quanto emerge dall’indagine "Il commercio e la città - Analisi e prospettive per lo sviluppo del commercio modenese", condotta dalle agenzie Trade Lab S.r.l. e Arché S.r.l. di Milano, oltre che da Fausto Zanasi di Modena, sotto la supervisione di Luca Zanderighi e coordinata dall’Assessorato alle Politiche Economiche del Comune di Modena. Obiettivo dell’indagine è stato quello di analizzare l’attuale struttura distributiva della rete commerciale modenese, e fotografare il profilo dei consumatori - modenesi e non - che fruiscono dell’offerta della città, condotta a cinque anni dall’entrata in vigore della “riforma Bersani” del 1998, che ha modificato e liberalizzato il settore commerciale, rinnovando il ruolo dei Comuni ai quali è stato assegnato un ruolo più attivo.
I dati dell’indagine saranno discussi nel corso di un convegno in programma il 2 ottobre a partire dalle 14,15 presso il Teatro San Carlo di Modena.

I dati della rete commerciale
Saldo positivo tra aperture e chiusure. Aumenta la dimensione media della superficie dei negozi


Tra il 1999 e la fine di agosto 2002 a Modena hanno aperto 1116 esercizi commerciali a fronte di 961 chiusure, con un saldo pari a +155 punti vendita. Entrando nello specifico della rete commerciale, al 31/8/2002 si rilevano a Modena 2823 punti di vendita al dettaglio in sede fissa. Si tratta prevalentemente di esercizi commerciali non alimentari (83% in termini numerici, 81% come superficie di vendita). C’è stato, tra il 1998 e il 2002, un aumento deciso del numero di esercizi commerciali non alimentari (+9,0%) e una riduzione di quelli alimentari (-7,2%). La superficie media per esercizio, inoltre, è passata da 160 mq a 175 mq per il non alimentare, e da 183 mq a 199 mq per l’alimentare. A Modena si conferma la presenza simultanea di un alto numero di punti di vendita di piccole e piccolissime dimensioni (il 43% dei negozi è contenuto come superficie entro i 50 mq) e da un numero esiguo di più grandi unità (solo l’1% oltre i 2.500 mq, e l’11% compreso fra i 250 e i 2500 mq). I numeri confermano che siamo ora in una fase di assestamento, dopo la grande vivacità provocata dall’effetto della “riforma Bersani”: il saldo fra aperture e chiusure rimane positivo anche per il 2002 (153 aperture a fronte di 146 chiusure, al 31/8/2002), ma il confronto con i tre anni precedenti mostra una dinamica più contenuta. Il commercio di vicinato, che rappresenta l’88% del totale degli esercizi, nel periodo 1998/2002 ha dato forti segni di ripresa: +4,7% come numero di esercizi attivi. Anche in questo caso si assiste alla ‘forbice’ tra l’andamento delle nuove aperture nel comparto non alimentare (+7,8% ) e in quello alimentare ( -7,9% ).

I dati del centro storico
Il commercio si concentra principalmente lungo via Emilia e Corso Canalchiaro


L’analisi per quartiere mostra una distribuzione dei negozi e delle diverse categorie merceologiche equilibrata e sostanzialmente adeguata a alle necessità delle varie zone della città. Particolare attenzione è stata data al Centro Storico, che con la presenza del 37% del totale dei punti vendita della città conferma il proprio ruolo fondamentale nel commercio modenese, con un’offerta che riguarda a grandissima maggioranza il settore non alimentare, caratteristica ormai comune a tutti i centri storici italiani. L’indagine mette in rilievo l’offerta ampia del commercio in Centro Storico, che copre tutti i principali comparti merceologici. Un ruolo trainante è quello del settore della moda, oltre che la presenza di alcuni esercizi di medie e grandi dimensioni in grado di svolgere il ruolo di polo di attrazione commerciale a vantaggio dell’intero sistema di offerta. Il commercio del Centro Storico è prevalentemente localizzato su due assi principali della Via Emilia Centro (e laterali) e Corso Canalchiaro, che accolgono complessivamente il 34% dei negozi del Centro. Una situazione che offre spunti di riflessione rispetto all’opportunità di attivare politiche mirate a sviluppare ulteriormente il commercio del Centro Storico su un’area più ampia, sfruttando gli ancora numerosi locali vuoti che caratterizzano alcune vie adiacenti ai due assi principali.

I dati dei consumatori modenesi

L’indagine rileva un alto grado di soddisfazione dei consumatori: il 92% dei residenti a Modena e il 94% dei non residenti considera la rete commerciale modenese in linea con le proprie attese o addirittura superiore ad esse. Il 78,4% dei modenesi sostiene di non uscire mai dal territorio comunale per gli acquisti, a conferma di una buona capacità di autocontenimento della spesa da parte della struttura commerciale di Modena. Gran parte dei modenesi, inoltre, ritiene che un servizio migliore potrebbe essere offerto lavorando meglio sia sul rapporto qualità/prezzo che sulla capacità di innovazione dei punti vendita. Ponendo comunque 1 come valore massimo per un indicatore di customer satisfaction, il comparto alimentare ha ottenuto un indice di 0,934 e quello non alimentare di 0,907.

Dati riassuntivi dell’indagine "Il commercio e la città - Analisi e prospettive per lo sviluppo del commercio modenese"

Punti vendita al dettaglio 2823
Saldo aperture/chiusure 1998-2002 + 155
Superficie media esercizi commerciali alimentari 175mq
Superficie media esercizi commerciali non alimentari 199mq
Esercizi con superficie entro i 50mq 43%
Esercizi con superficie compresa tra 50 e 250 mq 45%
Esercizi con superficie compresa tra 250 e 2500 mq 11%
Esercizi con superficie superiore ai 2500 mq 1%
% esercizi modenesi con sede in Centro Storico 37%
% residenti soddisfatti della rete commerciale modenese 92%
% non-residenti soddisfatti della rete commerciale modenese 94%
% residenti che dichiara di non uscire mai dal territorio comunale per gli acquisti 78,4%

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