giovedì, ottobre 30, 2003

MODENA: ECCO L’ANNUARIO STATISTICO 2002

Tutti i dati della città, dai cittadini residenti al lavoro, ai prezzi

178.311 residenti. La popolazione modenese continua a crescere grazie ad una sensibile ripresa delle nascite ed ad una forte immigrazione soprattutto dall’estero e dal sud Italia. Il dato, insieme a numerosi altri sui movimenti migratori, il lavoro, la scuola, la sicurezza stradale, è contenuto nell'edizione 2002 dell'Annuario statistico del servizio statistico del Comune di Modena. L’Annuario statistico del Comune di Modena 2002 ci presenta una città in costante evoluzione. Attraverso l’analisi di demografia, prezzi, lavoro, incidenti stradali e edilizia l’Annuario 2002 segnala alcune novità, tra le quali la crescita della popolazione residente dopo un lungo periodo di stasi e l’aumento degli incidenti stradali.
Strumento di grande utilità nella programmazione politica dell’Amministrazione Comunale, l’Annuario Statistico è nato nel lontano 1930. Negli anni si è rinnovato e ampliato, in particolare dall’inizio degli anni settanta in seguito all’informatizzazione dell’anagrafe comunale e grazie alle banche dati di carattere statistico. Ad occuparsene è il Servizio Statistica e Mercati del Comune di Modena, che ha il compito istituzionale di diffondere i dati statistici raccolti ed elaborati, uniformandosi così al programma statistico nazionale in ottemperanza al Decreto legislativo 322 del 1989.
E’ possibile consultare l’Annuario anche on-line, alla pagina www.comune.modena.it/serviziostatistica.

DEMOGRAFIA
178.311 residenti. La popolazione negli ultimi anni sta crescendo grazie ad una sensibile ripresa delle nascite ed ad una forte immigrazione soprattutto dall’estero e dal sud Italia. Modena, dall’inizio del 1900 ha sempre attratto persone dall’esterno. La più forte immigrazione si è registrata negli anni ’50, ’60, ’70, dalla campagna prima e dal sud Italia dopo, sino ad arrivare ai 180.557 residenti del 1980. Per i successivi 15 anni si è invece assistito ad una costante diminuzione della popolazione a causa di un esodo crescente di cittadini verso comuni limitrofi. A metà degli anni ’90 si registra una ripresa delle migrazioni dal sud Italia e di immigrazione di cittadini extracomunitari, fattori che hanno concorso ad innalzare nuovamente il numero della popolazione residente. (tavola 7 pag. 18 e 19 e tavole 26 e 27 pag. 33 e 34). Tutto questo si riflette sulla composizione dei residenti nel Comune di Modena al 31 dicembre 2002 per luogo di nascita: meno della metà sono nati a Modena (solo il 48,5%): il 17,8% proviene dalla provincia di Modena, il 13,6% dal sud Italia, il 12,5 da altre province italiane ed il 7,56% all’estero (tavola 23 pag. 31). Dal movimento migratorio 2002 si evidenzia che sui 5838 immigrati il 36,7% ha cittadinanza straniera (2142 individui i due terzi dei quali provengono direttamente dall’estero, il restante terzo da altre zone d’Italia), il 34% proviene dal sud Italia ed un 23% dalla provincia di Modena. Sul fronte delle emigrazioni ben 2543 dei 5390 emigrati (il 42,2%) si sono spostati nella nostra provincia.

LAVORO
Le imprese modenesi attraggono mano d’opera: il tasso di disoccupazione (disoccupati su persone occupate o in cerca di occupazione) è molto basso: 3,2% rispetto al 9,1% nazionale. Il tasso di occupazione (occupati su popolazione in età lavorativa 15-64 anni) è di poco al di sopra della media nazionale (67,1% contro il 55,4%). L’immigrazione di extracomunitari ha ripercussione sulle liste dei centri per l’impiego: su 1622 cittadini extracomunitari avviati dal collocamento, 921 provengono dai paesi africani (329 dal Marocco, 179 dal Ghana), 374 dai paesi dell’Est Europeo, 256 dall’Asia.

PREZZI
L’inflazione rilevata con metodologia e “pesi” Istat segue l’andamento di quella nazionale, e negli ultimi due anni ne è di poco al di sopra. Nel dettaglio, la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati a Modena nel 2002 è stata del + 2,6%, contro il 2,4% nazionale.

INCIDENTI STRADALI
A Modena circolano 145.961 autoveicoli. Nel 2002 sono stati registrati 1758 incidenti con danni alle persone: 2322 feriti e 36 morti. Nel 2001 gli incidenti erano stati 1739, nel 2000 invece 1779. A subire i maggiori danni sono soprattutto i cosiddetti “utenti stradali deboli”, cioè pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli: rappresentano infatti il 27,78% dei feriti ed il 22

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