Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
martedì, novembre 05, 2002
====== MODENA ======
>>>>> META, un futuro regionale?
Dopo le tante disavventure gestionali, l’azienda municipalizzata del comune di Modena potrebbe allearsi con altre “sorelle” emiliane, sotto la guida politica del presidente della Regione Vasco Errani. Ma intanto prosegue anche sulla via della quotazione in Borsa...
====== ITALIA ======
>>>>> Berlusconi prosciolto per il “caso Lentini”
Il Tribunale di Milano ha prosciolto “per intervenuta prescrizione” Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e l’avv. Berruti dall’accusa di falso in bilancio legato all’acquisto del giocatore Lentini, dopo aver rigettato l’eccezione di costituzionalità della nuova legge sul falso in bilancio avanzata dal PM Colombo, con la motivazione che i tribunali non possono riscrivere le leggi votate dal Parlamento, ma debbono applicarle. Principio costituzionalmente ineccepibile. Così il premier si trova assolto per l’ennesima volta non perché non ha commesso il fatto, ma solo perché il processo è durato troppo e quindi l’imputato non è più penalmente perseguibile. Intanto la Camera approva definitivamente la legge Cirami sul legittimo sospetto, studiata per far saltare il processo di Milano a Cesare Previti. Ma dopo questa sentenza sarà difficile affermare che a Milano la magistratura è prevenuta contro gli imputati...
>>>>> Terremoto, i danni superano i 300 milioni di euro
La Regione Molise calcola che i danni provocati dal tragico terremoto sono 5-6 volte superiori alla somma stanziata dal governo per fronteggiare l’emergenza. Aumentano gli sfollati, e crescono le lamentele, mentre il tempo si mette al brutto. In corso le indagini per stabilire responsabilità nel crollo della scuola. Ma non dimentichiamo, scrive Giorgio Bocca su la Repubblica, che tutta la comunità nazionale porta la colpa del degrado territoriale ed urbanistico del Belpaese.
>>>>> Il presidente Fresco ritiene che la FIAT non sia in malora
Con una lettera al direttore del Corriere della sera il presidente della Fiat Paolo Fresco fa luce sulle tante chiacchiere sul futuro della casa automobilistica torinese. Scrive: «sulla situazione della Fiat e, in particolare, di Fiat Auto si sono dette e scritte tante cose in questi giorni. (...) Non voglio far polemica con nessuno, ma una riflessione sul momento attuale mi sembra doverosa. (...) Per quanto riguarda l'indebitamento, visto che per il momento Fiat Auto non sta portando ancora flussi di cassa operativi, abbiamo realizzato un massiccio piano di interventi finanziari che ha permesso di ottenere nuove disponibilità per 7,5 miliardi di euro. Il tutto anche con il contributo diretto degli azionisti, quegli oltre 300 mila investitori che, con la loro fiducia nel Gruppo, affiancano la famiglia Agnelli. Pensiamo che queste risorse siano sufficienti per rispettare gli obiettivi di rientro dal debito sui quali ci siamo impegnati con le banche e con le agenzie di rating. (...) Per quel che riguarda Fiat Auto, (...) per ripristinare l'equilibrio reddituale dell'azienda c'è bisogno di una cura energica. E' quella che abbiamo adottato con il piano di rilancio e di ristrutturazione presentato ai sindacati e alle autorità politiche. Nel piano noi crediamo. E ci credono i nostri partner finanziari, le banche. Ora dobbiamo portarlo avanti perché Fiat Auto torni ai livelli di competitività necessari per riprendere un cammino di sviluppo. E per questo abbiamo deciso di immettere nella società nuove risorse finanziarie con un aumento di capitale. Il piano punta a vendere di più e meglio. Stiamo facendo importanti investimenti per nuovi modelli e per migliorare la nostra capacità commerciale. Per finanziare, anche se parzialmente, gli investimenti, dobbiamo procedere a tutta una serie di risparmi sui costi, fra i quali quelli riguardanti le persone sono certamente i più dolorosi. Risolvere la questione dei costi è un imperativo al quale non possiamo sottrarci. Se i volumi di vendita scendono, dobbiamo ridurre la capacità produttiva, pronti a farla crescere appena riprenderà la domanda per i nostri prodotti. Questo, d'altra parte, è ciò che è sempre stato fatto in casi del genere, in Europa come negli Stati Uniti, perché è l'unica risposta possibile a un forte calo delle vendite: è una cura che, se energica e tempestiva, ha sempre funzionato. A fronte di questa situazione, la soluzione meno penalizzante per le persone è il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che non comporta una perdita permanente del posto di lavoro. E' una medicina amara, ma non prenderla significherebbe mettere a rischio il futuro stesso dell'azienda. (...) L'idea, poi, di una Fiat che si sarebbe improvvisamente convertita all'assistenzialismo è del tutto fuori luogo. Come lo è quella, assai diffusa, secondo cui sia una forma di sussidio pubblico il ricorso alla cassa integrazione, che è invece un fondo alimentato dai versamenti delle imprese al quale tutti quelli che partecipano possono accedere. A questo fondo il Gruppo Fiat ha contribuito tra il 1997 e il 2001 con 310 milioni di euro, utilizzandone meno di un terzo. (...) Condivido al cento per cento il patriottismo di chi riconosce nella Fiat un bene nazionale da difendere. E lo apprezzo ancor di più ben sapendo che per natura noi italiani siamo notoriamente esterofili, come ci conferma il mercato dell'auto. D'altra parte, se il 65% dei tedeschi e il 60% dei francesi acquistano vetture di marchi nazionali, questo vuol dire che ci sono anche per noi ampi spazi per recuperare almeno un po' delle posizioni perse. (...) La scelta di General Motors come partner industriale è stata fortemente influenzata dalla sua disponibilità al fatto che, qualunque potesse essere in futuro l'evoluzione della proprietà, non solo l'attività produttiva, ma i centri di competenza, il management, la ricerca, insomma la «testa pensante» di Fiat Auto, rimanessero in Italia. (...) una campagna che ingigantisce i problemi e identifica ogni intervento esterno - ieri il prestito delle banche, oggi il presunto sostegno pubblico - come l'ennesimo «salvataggio» (...) non fa che alimentare una spirale negativa: perché disorienta i potenziali acquirenti dei nostri prodotti; e perché demotiva i nostri collaboratori e i nostri partner industriali e commerciali, minandone l'orgoglio e la consapevolezza che, come tante altre volte in passato, supereremo con successo tempi difficili».
E intanto la Fiat presenta un nuovo modello, la Stilo MPV Wagon.
>>>>> Si apre a Firenze il forum dei no-global
L’auspicio di tutti è che si svolga pacificamente e non si ripetano gli incidenti dello scorso anno a Genova. Arrivano delegazioni da 105 Paesi del mondo, comprese Micronesia e Cina, con 20 mila iscritti al forum, mille volontari, 426 associazioni aderenti e più di 200 mila persone attese per il corteo contro la guerra di sabato 9 novembre. In programma quattro giorni di convegni ed assemblee per affermare che "Un'altra Europa è possibile. Contro il neoliberismo, la guerra e il razzismo". Il nuovo quotidiano il Riformista chiede un corteo pro-global, e Giampaolo Pansa su L’espresso critica la sinistra che corre dietro ai no-global.
>>>>> META, un futuro regionale?
Dopo le tante disavventure gestionali, l’azienda municipalizzata del comune di Modena potrebbe allearsi con altre “sorelle” emiliane, sotto la guida politica del presidente della Regione Vasco Errani. Ma intanto prosegue anche sulla via della quotazione in Borsa...
====== ITALIA ======
>>>>> Berlusconi prosciolto per il “caso Lentini”
Il Tribunale di Milano ha prosciolto “per intervenuta prescrizione” Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e l’avv. Berruti dall’accusa di falso in bilancio legato all’acquisto del giocatore Lentini, dopo aver rigettato l’eccezione di costituzionalità della nuova legge sul falso in bilancio avanzata dal PM Colombo, con la motivazione che i tribunali non possono riscrivere le leggi votate dal Parlamento, ma debbono applicarle. Principio costituzionalmente ineccepibile. Così il premier si trova assolto per l’ennesima volta non perché non ha commesso il fatto, ma solo perché il processo è durato troppo e quindi l’imputato non è più penalmente perseguibile. Intanto la Camera approva definitivamente la legge Cirami sul legittimo sospetto, studiata per far saltare il processo di Milano a Cesare Previti. Ma dopo questa sentenza sarà difficile affermare che a Milano la magistratura è prevenuta contro gli imputati...
>>>>> Terremoto, i danni superano i 300 milioni di euro
La Regione Molise calcola che i danni provocati dal tragico terremoto sono 5-6 volte superiori alla somma stanziata dal governo per fronteggiare l’emergenza. Aumentano gli sfollati, e crescono le lamentele, mentre il tempo si mette al brutto. In corso le indagini per stabilire responsabilità nel crollo della scuola. Ma non dimentichiamo, scrive Giorgio Bocca su la Repubblica, che tutta la comunità nazionale porta la colpa del degrado territoriale ed urbanistico del Belpaese.
>>>>> Il presidente Fresco ritiene che la FIAT non sia in malora
Con una lettera al direttore del Corriere della sera il presidente della Fiat Paolo Fresco fa luce sulle tante chiacchiere sul futuro della casa automobilistica torinese. Scrive: «sulla situazione della Fiat e, in particolare, di Fiat Auto si sono dette e scritte tante cose in questi giorni. (...) Non voglio far polemica con nessuno, ma una riflessione sul momento attuale mi sembra doverosa. (...) Per quanto riguarda l'indebitamento, visto che per il momento Fiat Auto non sta portando ancora flussi di cassa operativi, abbiamo realizzato un massiccio piano di interventi finanziari che ha permesso di ottenere nuove disponibilità per 7,5 miliardi di euro. Il tutto anche con il contributo diretto degli azionisti, quegli oltre 300 mila investitori che, con la loro fiducia nel Gruppo, affiancano la famiglia Agnelli. Pensiamo che queste risorse siano sufficienti per rispettare gli obiettivi di rientro dal debito sui quali ci siamo impegnati con le banche e con le agenzie di rating. (...) Per quel che riguarda Fiat Auto, (...) per ripristinare l'equilibrio reddituale dell'azienda c'è bisogno di una cura energica. E' quella che abbiamo adottato con il piano di rilancio e di ristrutturazione presentato ai sindacati e alle autorità politiche. Nel piano noi crediamo. E ci credono i nostri partner finanziari, le banche. Ora dobbiamo portarlo avanti perché Fiat Auto torni ai livelli di competitività necessari per riprendere un cammino di sviluppo. E per questo abbiamo deciso di immettere nella società nuove risorse finanziarie con un aumento di capitale. Il piano punta a vendere di più e meglio. Stiamo facendo importanti investimenti per nuovi modelli e per migliorare la nostra capacità commerciale. Per finanziare, anche se parzialmente, gli investimenti, dobbiamo procedere a tutta una serie di risparmi sui costi, fra i quali quelli riguardanti le persone sono certamente i più dolorosi. Risolvere la questione dei costi è un imperativo al quale non possiamo sottrarci. Se i volumi di vendita scendono, dobbiamo ridurre la capacità produttiva, pronti a farla crescere appena riprenderà la domanda per i nostri prodotti. Questo, d'altra parte, è ciò che è sempre stato fatto in casi del genere, in Europa come negli Stati Uniti, perché è l'unica risposta possibile a un forte calo delle vendite: è una cura che, se energica e tempestiva, ha sempre funzionato. A fronte di questa situazione, la soluzione meno penalizzante per le persone è il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che non comporta una perdita permanente del posto di lavoro. E' una medicina amara, ma non prenderla significherebbe mettere a rischio il futuro stesso dell'azienda. (...) L'idea, poi, di una Fiat che si sarebbe improvvisamente convertita all'assistenzialismo è del tutto fuori luogo. Come lo è quella, assai diffusa, secondo cui sia una forma di sussidio pubblico il ricorso alla cassa integrazione, che è invece un fondo alimentato dai versamenti delle imprese al quale tutti quelli che partecipano possono accedere. A questo fondo il Gruppo Fiat ha contribuito tra il 1997 e il 2001 con 310 milioni di euro, utilizzandone meno di un terzo. (...) Condivido al cento per cento il patriottismo di chi riconosce nella Fiat un bene nazionale da difendere. E lo apprezzo ancor di più ben sapendo che per natura noi italiani siamo notoriamente esterofili, come ci conferma il mercato dell'auto. D'altra parte, se il 65% dei tedeschi e il 60% dei francesi acquistano vetture di marchi nazionali, questo vuol dire che ci sono anche per noi ampi spazi per recuperare almeno un po' delle posizioni perse. (...) La scelta di General Motors come partner industriale è stata fortemente influenzata dalla sua disponibilità al fatto che, qualunque potesse essere in futuro l'evoluzione della proprietà, non solo l'attività produttiva, ma i centri di competenza, il management, la ricerca, insomma la «testa pensante» di Fiat Auto, rimanessero in Italia. (...) una campagna che ingigantisce i problemi e identifica ogni intervento esterno - ieri il prestito delle banche, oggi il presunto sostegno pubblico - come l'ennesimo «salvataggio» (...) non fa che alimentare una spirale negativa: perché disorienta i potenziali acquirenti dei nostri prodotti; e perché demotiva i nostri collaboratori e i nostri partner industriali e commerciali, minandone l'orgoglio e la consapevolezza che, come tante altre volte in passato, supereremo con successo tempi difficili».
E intanto la Fiat presenta un nuovo modello, la Stilo MPV Wagon.
>>>>> Si apre a Firenze il forum dei no-global
L’auspicio di tutti è che si svolga pacificamente e non si ripetano gli incidenti dello scorso anno a Genova. Arrivano delegazioni da 105 Paesi del mondo, comprese Micronesia e Cina, con 20 mila iscritti al forum, mille volontari, 426 associazioni aderenti e più di 200 mila persone attese per il corteo contro la guerra di sabato 9 novembre. In programma quattro giorni di convegni ed assemblee per affermare che "Un'altra Europa è possibile. Contro il neoliberismo, la guerra e il razzismo". Il nuovo quotidiano il Riformista chiede un corteo pro-global, e Giampaolo Pansa su L’espresso critica la sinistra che corre dietro ai no-global.
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