Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
sabato, settembre 28, 2002
IRAQ: “USARE LA FORZA SOLO
COME ULTIMA RISORSA”.
L’APPELLO DELLA SEGRETARIA GENERALE
DI AMNESTY INTERNATIONAL
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA
Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International, si e’ rivolta nelle ultime ore a tutti i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, impegnati nella discussione su una nuova risoluzione riguardante l’Iraq, chiedendo loro di assicurare che sara’ fatto ogni sforzo per risolvere l’attuale situazione con mezzi pacifici. Segue il testo della lettera:
A tutti i membri del Consiglio di Sicurezza
Mentre il Consiglio di Sicurezza e’ impegnato nella discussione su una nuova risoluzione riguardante l’Iraq, vi scrivo per sollecitarvi a porre al centro delle vostre deliberazioni la protezione dei diritti umani e le preoccupazioni umanitarie per la vita e la sicurezza della
popolazione irachena.
Tra le misure che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza stanno esaminando vi e’ il ricorso alla forza armata. Il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite fornisce il quadro di riferimento per le misure che il Consiglio di Sicurezza e’ chiamato a intraprendere per dare effetto alle sue decisioni: esse comprendono il ricorso alla forza armata, definito come ultima risorsa dopo che tutte le misure per risolvere una situazione attraverso mezzi pacifici sono state prese in considerazione e ritenute inadeguate.
Il ricorso alla forza militare e’ destinato con ogni probabilita’ a produrre ulteriori devastanti conseguenze su ampie parti della popolazione irachena, gia’ colpita dalle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal proprio governo e dall’effetto delle sanzioni economiche.
Sollecito il Consiglio di Sicurezza a considerare attentamente tali conseguenze nelle sue deliberazioni su un eventuale ricorso alla forza, onde assicurare che verra’ compiuto ogni sforzo per risolvere la situazione attraverso mezzi pacifici.
Voglio aggiungere che, nell’esperienza di Amnesty International, il ricorso alla forza militare e’ invariabilmente accompagnato da violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario. La Carta delle Nazioni Unite attribuisce un posto centrale alla promozione e al rispetto dei diritti umani e delle liberta’ fondamentali, considerati obiettivi dell’Organizzazione. Non deve essere mai dimenticato che le Nazioni Unite sono state create per mantenere la pace e promuovere i diritti umani.
Sinceramente,
Irene Khan
Segretaria Generale
di Amnesty International
COME ULTIMA RISORSA”.
L’APPELLO DELLA SEGRETARIA GENERALE
DI AMNESTY INTERNATIONAL
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA
Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International, si e’ rivolta nelle ultime ore a tutti i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, impegnati nella discussione su una nuova risoluzione riguardante l’Iraq, chiedendo loro di assicurare che sara’ fatto ogni sforzo per risolvere l’attuale situazione con mezzi pacifici. Segue il testo della lettera:
A tutti i membri del Consiglio di Sicurezza
Mentre il Consiglio di Sicurezza e’ impegnato nella discussione su una nuova risoluzione riguardante l’Iraq, vi scrivo per sollecitarvi a porre al centro delle vostre deliberazioni la protezione dei diritti umani e le preoccupazioni umanitarie per la vita e la sicurezza della
popolazione irachena.
Tra le misure che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza stanno esaminando vi e’ il ricorso alla forza armata. Il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite fornisce il quadro di riferimento per le misure che il Consiglio di Sicurezza e’ chiamato a intraprendere per dare effetto alle sue decisioni: esse comprendono il ricorso alla forza armata, definito come ultima risorsa dopo che tutte le misure per risolvere una situazione attraverso mezzi pacifici sono state prese in considerazione e ritenute inadeguate.
Il ricorso alla forza militare e’ destinato con ogni probabilita’ a produrre ulteriori devastanti conseguenze su ampie parti della popolazione irachena, gia’ colpita dalle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal proprio governo e dall’effetto delle sanzioni economiche.
Sollecito il Consiglio di Sicurezza a considerare attentamente tali conseguenze nelle sue deliberazioni su un eventuale ricorso alla forza, onde assicurare che verra’ compiuto ogni sforzo per risolvere la situazione attraverso mezzi pacifici.
Voglio aggiungere che, nell’esperienza di Amnesty International, il ricorso alla forza militare e’ invariabilmente accompagnato da violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario. La Carta delle Nazioni Unite attribuisce un posto centrale alla promozione e al rispetto dei diritti umani e delle liberta’ fondamentali, considerati obiettivi dell’Organizzazione. Non deve essere mai dimenticato che le Nazioni Unite sono state create per mantenere la pace e promuovere i diritti umani.
Sinceramente,
Irene Khan
Segretaria Generale
di Amnesty International
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