mercoledì, settembre 11, 2002

NEW YORK
UN ANNO DOPO


È trascorso un anno dal terribile attacco terroristico negli Stati Uniti contro le torri gemelle del World Trade Center a New York e contro il Pentagono a Washington. La rete terroristica Al Qaeda guidata da Osama bin Laden, dopo aver combattuto e sconfitto i russi invasori dell’Afghanistan foraggiata dagli americani e dai sauditi, si era impadronita del potere in quel paese tramite i mullah talebani cresciuti dai servizi segreti pakistani. Dopo aver sconfitto il Satana comunista, si rivoltava contro il Satana occidentale, materialista e miscredente. Dopo attentati e massacri contro militari e diplomatici americani in Libano, Arabia ed Africa, era giunto il momento di colpire al cuore gli Stati Uniti (il World Trade Center aveva già subito nel 1993 un attentato, una bomba era stata fatta esplodere nei sotterranei): commandos suicidi avrebbero dirottato aerei di linea civili negli Usa e si sarebbero schiantati contro i simboli dell’unica superpotenza sopravissuta alla guerra fredda ed al collasso dell’Unione Sovietica. L’11 settembre 2001, tra le ore 8,30 e le 10,30 di mattina, la tragedia si compiva, cogliendo tutti impreparati, nonostante convergenti avvisaglie, e causando circa 3.000 vittime. La reazione compatta dell’Occidente ha restituito la libertà all’Afghanistan con la cacciata dei talebani, mentre di Osama non si sa più nulla: forse è stato ucciso dai bombardamenti angloamericani, forse è ancora in vita e ritesse la tela nella zona di nessuno pakistana. Ma la guerra al terrorismo non si ferma, e l’amministrazione americana è pronta a saldare i conti anche con l’Iraq di Saddam Hussein (che niente per ora lega agli attentati dell’11 settembre).

This page is powered by Blogger. Isn't yours?