sabato, ottobre 09, 2004

10 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE

La Coalizione Mondiale contro la pena di morte, di cui Amnesty International fa parte, ha dichiarato il 10 ottobre Giornata mondiale contro la pena di morte, promuovendo azioni e iniziative in tutto il mondo. Fondata a Roma nel maggio 2002, la Coalizione è composta da organizzazioni impegnate nel campo dei diritti umani, associazioni legali, sindacati e autorità locali, che hanno unito i propri sforzi in favore dell'abolizione della pena di morte in tutto il mondo. I suoi obiettivi sono i seguenti: stimolare il dibattito pubblico e rafforzare l'opposizione alla pena di morte; fare pressione sugli Stati mantenitori affinché fermino le esecuzioni e aboliscano la pena di morte; costruire legami con altre organizzazioni locali che aderiscono alla Coalizione Mondiale; promuovere eventi a livello mondiale, come la Giornata del 10 ottobre.
In occasione della Giornata mondiale i cittadini e le associazioni che in Italia hanno a cuore un mondo senza esecuzioni sono invitati a partecipare alle iniziative organizzate nelle proprie città -dibattiti, concerti, mozioni e manifestazioni - per dare ampia risonanza alle richieste della Coalizione. Eventi sono in programma ad Aosta, Ascoli, Bari, Biella, Brescia, Cagliari, Catania, Certaldo (FI), Como, Eboli (SA), Empoli (FI), Ferrara, Firenze, Imola (BO), La Spezia, Lecce, Legnano (MI), Livorno, Macerata, Mantova, Merate (LC), Milano, Molfetta (BA), Modena, Monterotondo (RM), Napoli, Novara, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Piacenza, Pisa, Rapallo(GE), Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Salerno, San Benedetto del Tronto (AP), Savona, Scascoli(BO), Sesto San Giovanni (MI), Siracusa, Termini Imerese (PA), Torino, Torre Annunziata (NA), Treviso, Urbino, Venezia, Vercelli, Verona e Viterbo.
«In un periodo in cui l'attualità ci spinge a rivolgere lo sguardo alle tragiche conseguenze, per i diritti umani, della ricerca della sicurezza a tutti i costi e del disprezzo per la vita mostrato quotidianamente dai gruppi armati, non dobbiamo dimenticare che quello della pena di morte è un problema da un lato grave, come dimostrano le cifre, ma allo stesso tempo in positiva evoluzione e risolvibile» ha dichiarato Karen Hooper, responsabile pena di morte di Amnesty Italia. «Se pensiamo alla situazione in Europa e in Asia centrale, dove si registrano esecuzioni solo in Uzbekistan e Bielorussia, o se consideriamo il fatto che tutti gli Stati tranne cinque (Usa, Cina, Pakistan, Iran e Repubblica Democratica del Congo) aderiscono al divieto di esecuzioni di imputati minorenni, una delle manifestazioni piu' atroci della pena di morte, ci rendiamo conto dei progressi fatti. È per questo che, proprio ora, non dobbiamo diminuire il nostro impegno!» ha aggiunto Hooper.

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