venerdì, dicembre 12, 2003

13 E 14 DICEMBRE: AMNESTY INTERNATIONAL LANCIA LA "MARATONA AZIONI URGENTI"

Da mezzogiorno di sabato 13 alla stessa ora di domenica 14, centinaia di
migliaia di soci di Amnesty International in trenta paesi di ogni parte
del mondo prenderanno parte alla "Maratona azioni urgenti", una mobilitazione straordinaria in favore di uomini e donne che rischiano, nei prossimi giorni, di subire gravi violazioni dei diritti umani. Oltre all'Italia, parteciperanno all'iniziativa i seguenti paesi: Armenia, Australia, Austria, Bahrain, Barbados, Bermuda, Canada, Finlandia,
Germania, Giappone, Kyrgyzstan, Libano, Malaysia, Messico, Nepal, Nuova
Zelanda, Paraguay, Perú, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Stati Uniti
d'America, Sudafrica, Tanzania, Togo, Tunisia, Turchia, Venezuela e Zimbabwe.
In Italia, la "Maratona azioni urgenti" si svolgerà nell'ambito della
campagna "Io non discrimino", lanciata dalla Sezione Italiana di Amnesty International nel marzo di quest'anno. Le azioni urgenti riguarderanno:
- il rischio di rimpatrio in Cina di un gruppo di uiguri,
attualmente detenuti nella base navale statunitense di Guantanamo Bay. Gli
uiguri, una minoranza turcofona e musulmana della regione autonoma del
Xinjiang, subiscono da anni una forte repressione da parte delle autorità
cinesi, intensificatasi all'indomani dell'11 settembre
- la persecuzione religiosa ai danni di otto attivisti della chiesa
cristiana evangelica in Eritrea. In questo paese, i fedeli delle
confessioni non autorizzate vanno regolarmente incontro ad arresti e
torture
- la possibile esecuzione della condanna a cinquanta frustate nei
confronti di sette donne, arrestate in Iran per aver ascoltato musica
durante il Ramadan.
La tecnica delle azioni urgenti risale al 19 marzo 1973, data in cui
Amnesty International lanciò il suo primo appello in favore di Luiz Rossi,
minacciato di tortura sotto il regime brasiliano. L'azione consiste
nell'invio immediato di un elevato numero di appelli alle autorità dei
paesi in cui una o più persone stanno subendo gravi violazioni dei diritti
umani e la loro vita o le loro condizioni di salute sono in forte
pericolo.

This page is powered by Blogger. Isn't yours?