martedì, novembre 12, 2002

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VERTICE UNIONE EUROPEA ­ PUTIN:
LA CREDIBILITA’ DEI QUINDICI E’ MESSA ALLA PROVA,
SECONDO AMNESTY INTERNATIONAL



In occasione dell’incontro, in programma oggi a
Bruxelles, con il Presidente russo Vladimir Putin,
Amnesty International ha rivolto un appello
all’Unione Europea affinche’ rompa il silenzio sulla
Cecenia e torni a riconoscere ai diritti umani un
ruolo centrale nelle relazioni con Mosca.
Alla fine di ottobre, Amnesty International ha
lanciato una campagna mondiale per la giustizia
nella Federazione Russa, denunciando il circolo
vizioso di abusi e impunita’ che colpisce i diritti
fondamentali di ciascun individuo in tutto il
paese.

“In termini di abusi dei diritti umani, la Cecenia e’
la piaga contagiosa che influenza molto di quanto
sta accadendo in Russia” - ha dichiarato Dick
Oosting, Direttore dell’Ufficio dell’Unione Europea
di Amnesty International.
“Ambedue le parti in conflitto commettono
atrocita’, ma e’ di vitale importanza che l’Unione
Europea affronti le politiche portate avanti dalla
Russia in Cecenia. Il vertice di oggi fra Unione
Europea e Russia rappresenta una prova
decisiva, soprattutto perche’ si svolge nel
momento in cui l’Unione Europea sta discutendo
su come affermare il proprio ruolo globale di
comunita’ basata sui valori”.
“Un’Unione Europea che rinuncia a premere
affinche’ la Russia ponga fine alla clamorosa
impunita’ per le piu’ gravi violazioni dei diritti
umani e del diritto internazionale umanitario,
possibili crimini di guerra compresi, non puo’ ne’
potra’ essere considerata un soggetto credibile
nella promozione di riforme volte a rafforzare il
primato della legge nella Federazione Russa” - ha
aggiunto Oosting.

All’indomani dei tragici eventi relativi alla crisi
degli ostaggi, Amnesty International nutre grandi
preoccupazioni per le conseguenze del cosiddetto
giro di vite “antiterrorismo”, in particolare per le
pressioni esercitate sui profughi a rientrare in
Cecenia, nonostante vi siano seri rischi per la loro
sicurezza; le vessazioni nei confronti dei ceceni
residenti a Mosca; le notizie di un aumento delle
operazioni militari in Cecenia; le proposte di
legge restrittive in materia di liberta’ di stampa;
le proposte di legge che permettono la sepoltura
di persone “non identificate” considerate
terroristi.
Amnesty International ha esortato oggi l’Unione
europea a sottoporre al governo russo una serie
di richieste, tra le quali:
* assicurare che i civili siano protetti
dall’impatto delle operazioni delle forze di
sicurezza;
* condurre indagini esaurienti ed imparziali
sulle denunce di violazioni del diritto
internazionale umanitario e dei diritti
umani, inclusi i crimini di guerra, e
consegnare i responsabili alla giustizia;
* garantire pieno accesso ai detenuti da
parte del Comitato Internazionale della
Croce Rossa;
* garantire accesso al Relatore speciale delle
Nazioni Unite sulla tortura e al Relatore
speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni
extragiudiziali, sommarie e arbitrarie e
concedere accesso illimitato alla stampa
indipendente e agli osservatori sui diritti
umani;
* rendere pubblici i nomi, e i luoghi di
detenzione di tutte le persone arrestate e
le accuse nei loro confronti;
* avviare un’indagine indipendente ed
imparziale sugli eventi verificatisi al teatro
Dubrovka ­ comprese le circostanze di tutti
i decessi ­ e pubblicare i risultati.


L’appello Diritti umani in Cecenia ­ una prova
decisiva per le relazioni tra Unione europea e
Russia e’ disponibile presso il sito Internet
www.amnesty-eu.org


Presso l’indirizzo Internet
www.amnesty.it/primopiano e’ disponibile il
materiale della campagna mondiale di Amnesty
International sulla Federazione Russa

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