Modenapiù
Una Città e il Mondo: politica, cultura, economia, società a cura di Roberto Gazzotti.
mercoledì, novembre 13, 2002
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====== MODENA ======
SCIOPERO GENERALE UNITARIO DEI METALMECCANICI
IL 15 NOVEMBRE
INIZIATIVA REGIONALE DEI METALMECCANICI FIOM
Venerdì 15 novembre i metalmeccanici italiani incroceranno le braccia per
lo sciopero generale nazionale proclamato da Fim Fiom e Uilm, con
articolazione regionale: 8 ore per le aziende del gruppo Fiat e 4 ore di
sciopero "in uscita" per tutte le altre imprese dell'industria e
dell'artigianato.
"Le ragioni dello sciopero - afferma la Fiom regionale dell' Emilia Romagna
- vanno oltre la solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Fiat.
La crisi della Fiat Auto sta producendo gravi conseguenze nella nostra
regione, come nel caso della Magneti Marelli di Bologna ma anche in
numerose aziende dell'indotto", mentre aumentano le incertezze anche in
altri comparti significativi della holding, con precisi riferimenti alla
New Holland, alla Ferrari e alla Maserati. "Si aggravano anche in Emilia
Romagna - proseguono i dirigenti sindacali regionali - problemi di crisi
aziendali e di settore, ad esempio nel sistema produttivo della mobilità
(autobus, ciclo, motociclo, motoristica, componentistica) o nel settore
delle macchine agricole, dovuti principalmente ad una mancata ricerca sulla
qualità ed innovazione di prodotto". Per queste ragioni la Fiom regionale
chiede alle imprese emiliane di "non seguire la linea della Fiat, ma di
investire sull'innovazione dei prodotti e sulla valorizzazione del lavoro",
mentre invita le istituzioni pubbliche a svolgere "un ruolo attivo" di
politica industriale tesa a favorire "un processo di qualità anche in
Emilia Romagna".
Nell'ambito dello sciopero di venerdì prossimo, la Fiom regionale organizza
una manifestazione a Modena, presso l'Aula Magna dell'Istituto "J. Barozzi"
(Viale Monte Kosica, 136), con inizio alle ore 14.30, alla quale
parteciperanno Danilo Barbi (Segretario generale Cgil Emilia Romagna) e
Giorgio Cremaschi (Segreteria Nazionale Fiom) per le conclusioni. Sono
stati invitati rappresentanti della Giunta regionale dell' Emilia Romagna e
delle istituzioni locali modenesi.
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FIAT: SCIOPERO UNITARIO, MA PER LA CISL
RESTANO I PROBLEMI SINDACALI
«Nonostante lo sciopero unitario di dopodomani a sostegno della vertenza Fiat, anche a Modena restano problematici i rapporti tra i sindacati dei metalmeccanici».
Lo afferma il segretario provinciale della FIM-CISL Pasquale Coscia a proposito delle lotte decise a livello nazionale da FIM-FIOM-UILM, insieme a CGIL-CISL-UIL, per difendere l’occupazione negli stabilimenti Fiat e riaprire la trattativa con Fiat Auto.
«Dopodomani, venerdì 15 novembre, i lavoratori metalmeccanici si fermano per quattro ore. Quelli delle aziende del gruppo Fiat, invece, scioperano otto ore. Questo significa – spiega Coscia – che venerdì a Modena si blocca la produzione di Case New Holland, Ferrari-Scaglietti, Maserati e Iveco Bus. La vertenza Fiat è condotta unitariamente, ma non possiamo negare che restano molto difficili i rapporti tra le nostre organizzazioni, in particolare quelli con la Fiom. Pochi giorni fa ha proclamato uno sciopero da sola; inoltre nelle scorse settimane si sono svolte assemblee separate per preparare la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale, che negli ultimi quarant’anni è sempre stata unitaria. Però – dice Coscia – sono convinto che si può agire insieme se torniamo a mettere al centro i problemi concreti dei lavoratori, come dimostra proprio la vertenza Fiat».
Intanto, mentre la crisi del gruppo torinese per ora coinvolge solo indirettamente le aziende modenesi della Fiat, a Modena i sindacati sono chiamati a scelte impegnative. La Case New Holland, che nella nostra città tiene funzioni strategiche come la progettazione e le forniture meccaniche per tutta la gamma medio-bassa, vuole sfruttare meglio gli impianti degli stabilimenti modenesi. A tale scopo ha chiesto di aumentare dagli attuali 40 a circa 116 i lavoratori utilizzati con i cosiddetti turni a scorrimento (si lavora anche il sabato e si effettua il riposo durante la settimana). «Occorre un confronto serio e costruttivo tra azienda e sindacati per capire il percorso, i tempi per la realizzazione e soprattutto le condizioni proposte ai lavoratori coinvolti in questo progetto. Solo salvaguardando la loro professionalità, infatti, – conclude il segretario della FIM-CISL – questo progetto potrà contribuire ad aumentare la competitività ed efficienza degli stabilimenti modenesi di Case New Holland».
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"NESSUN LAVORO SENZA DIRITTI E TUTELE".
PER GLI ATIPICI UN NUOVO SINDACATO (NIDIL CGIL)
A Modena sono 33.863 (al 30 giugno 2002, dati INPS), oltre millecinquecento
in più in soli sei mesi rispetto a quelli registrati a dicembre 2001.
Parliamo dei collaboratori coordinati continuativi, dei professionisti con
partita iva, ai quali occorre poi aggiungere i lavoratori interinali. I
lavoratori atipici, presenti in tutti i settori, dal pubblico al privato,
nelle aziende piccole, medie e grandi, nel terziario come nei servizi,
chiedono ora visibilità come lavoratori e come persone che hanno meno
tutele e diritti degli altri. L' hanno chiesta sfilando con le maschere
bianche nelle recenti mobilitazioni organizzate dalla Cgil a sostegno
dell'art. 18. Un diritto che pure non li riguarda ma che hanno sentito
doveroso sostenere e semmai far estendere anche a loro. La Cgil già nel
1998 affiancò al Cid (Centro informazione disoccupati) una nuova struttura,
NIdiL Cgil (Nuove identità di lavoro), per offrire servizi e consulenze a
queste nuove figure del mondo del lavoro. Oggi si compie un ulteriore passo
in avanti, dando corpo alla decisione assunta dalla Cgil nell'ultimo
congresso: usare lo strumento della contrattazione per estendere i diritti
e le tutele a questi lavoratori nei luoghi di lavoro, data anche l'assenza
pressoché totale di una legislazione a loro favore. Nidil Cgil diventa così
una vera e propria categoria, cioè una struttura sindacale che, oltre ai
servizi e alle consulenze si incarica, insieme alle altre categorie, di
promuovere e svolgere contrattazione e vertenze, individuali e collettive.
A Modena, del resto, ci sono già esperienze di questo tipo: l'accordo
quadro con ARCI (esteso poi a livello nazionale), quello con Confesercenti
e con il Comune di Modena (Serdom). Dopo l' atto ufficiale del mese scorso,
che ha "promosso" NIdiL a categoria nazionale, si stanno ora svolgendo le
istanze congressuali territoriali con lo slogan: "Nessun lavoro senza
diritti e tutele".
L'appuntamento congressuale per Nidil di Modena è fissato per giovedì
prossimo 14 novembre, presso la Sala 9 gennaio (10° piano della Camera del
Lavoro) in piazza Cittadella 36, a partire dalle ore 17.00. Compito
essenziale dell'assemblea congressuale è l'elezione del Comitato Direttivo,
il quale poi eleggerà il segretario provinciale della categoria. I lavori
prevedono la relazione di Valentina Montorsi (responsabile provinciale
Nidil Cgil, e componente della stessa segreteria nazionale) e il dibattito,
che si interromperà per il buffet dalle ore 19.45 alle 20.15, per poi
riprendere fino alle votazioni previste intorno alle 22.30. Sono stati
confermati gli interventi di Domenico D'Anna (della Segreteria provinciale
Cgil e responsabile Area Mercato del Lavoro), della dott. Anna Meneghini
dell'AMSCE (Associazione Medici Specializzandi Comunità Europea)
attualmente impegnata nella dura lotta degli specializzandi e verso i quali
Nidil ha espresso solidarietà e sostegno, e di Leonardo Pastore della lista
universitaria "Avanzi di Sinistra". Le conclusioni sono affidate a
Elisabetta Ramat, della Segreteria nazionale SLC CGIL.
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